Ultimo aggiornamento
18 Marzo 2025
Cittadini che hanno bisogno di chiarimenti in caso di incertezza sulla corretta interpretazione delle norme IMU (Imposta Municipale Unica).
L'istituto dell'interpello è disciplinato dall'art. 11 dello Statuto dei diritti del contribuente.
E' una richiesta che il contribuente può rivolgere al Comune circa l'interpretazione di una disposizione normativa.
Deve riguardare situazioni specifiche e personali relative all'applicazione delle norme tributarie, quando ci sono incertezze (deve trattarsi di incertezza obiettiva) sulla loro corretta interpretazione.
Deve essere presentato in via preventiva, ovvero prima della scadenza del versamento dell'imposta.
Deve essere proposta dal contribuente una soluzione interpretativa.
All'art. 14, comma 2 bis del Regolamento IMU vengono riportati tutti gli elementi che la richiesta di interpello deve contenere a pena di inammissibilità.
La risposta, scritta e motivata, vincola l'Amministrazione con esclusivo riferimento alla questione oggetto della richiesta e limitatamente al richiedente. Quando la risposta non è comunicata al contribuente entro il termine previsto, il silenzio equivale a condivisione della soluzione prospettata dal contribuente da parte del Comune.
La presentazione della richiesta di interpello non incide sulle scadenze previste dalle norme tributarie né sulla decorrenza dei termini di decadenza e non comporta interruzione o sospensione dei termini di prescrizione.
Qualsiasi richiesta di chiarimenti o di integrazioni da parte dell’ufficio sospende il termine di 90 giorni fino al ricevimento di quanto richiesto.
Puoi presentare richiesta di interpello tramite una delle seguenti modalità:
Ad eccezione della presentazione online, per la quale è previsto apposito modulo, l'istanza va presentata in carta libera.
Attenzione: Se non ci sono dubbi sull'interpretazione della norma e non hai una soluzione da proporre all'Ufficio, ma vuoi solo ottenere informazioni sull'imposta, non devi presentare richiesta di interpello, ma scrivere una mail alla casella di posta imuonline@comune.genova.it.
Per accedere al servizio online, è necessaria una delle seguenti credenziali:
Una risposta, scritta e motivata da parte dell'Ufficio, circa la questione posta dal richiedente.
Dalla presentazione dell’istanza.
Il servizio è gratuito.
Puoi accedere a Istanza di interpello IMU tramite il servizio online.
Servizio onlinePer conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.
Indicatore | Valore garantito | Risultati raggiunti anno precedente |
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Tempo massimo di risposta | Entro 90 giorni dalla presentazione dell’istanza |
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L’organizzazione persegue il miglioramento continuo dell’efficacia e dell’efficienza dei propri servizi a beneficio di tutte le parti interessate.
Nell’anno 2025 le aliquote subiranno variazioni rispetto all’anno 2024 poiché dal 2025 i Comuni hanno l’obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU tramite l’elaborazione del Prospetto previsto dall’art. 1, comma 756 della Legge 160/2019 in base al quale, in deroga all’art. 52 del D. Lgs. n. 446/1997, i comuni possono diversificare le aliquote di cui ai commi da 748 a 755 esclusivamente con riferimento alle fattispecie in esso individuate.
Tutela del cittadino
I principali istituti a tutela del cittadino sono:
Informativa relativa ai ricorsi
Il contribuente può presentare ricorso entro 60 giorni dalla notifica contro:
Per controversie di valore fino a 3.000,00 euro il ricorso può essere proposto direttamente dall’interessato, senza avvalersi di assistenza tecnica.
Per importi superiori a 3.000,00 euro, il ricorrente deve necessariamente farsi assistere da un difensore abilitato, ai sensi di quanto previsto all'articolo 12 del D.Lgs. 31.12.1992 n. 546.
Per valore della lite si intende l'importo del tributo al netto degli interessi e delle eventuali sanzioni irrogate con l'atto impugnato. In caso di controversie relative esclusivamente alle irrogazioni di sanzioni, il valore è costituito dalla somma di queste.
Il ricorso deve essere proposto mediante notifica al Comune di Genova unicamente via PEC all’indirizzo comunegenova@postemailcertificata.it con le modalità stabilite dall’art.16 bis comma 3 del D.Lgs 31.12.1992 n. 546, ossia “Le parti, i consulenti e gli organi tecnici indicati nell’articolo 7, comma 2, notificano e depositano gli atti processuali, i documenti e i provvedimenti giurisdizionali esclusivamente con modalità telematiche previste dalle vigenti norme tecniche del processo tributario telematico, salva la possibilità, nelle ipotesi di cui all'articolo 79, di effettuare le notificazioni ai sensi dell'articolo 16”.
Successivamente, entro 30 giorni dalla notifica del ricorso al Comune, il ricorrente dovrà costituirsi in giudizio mediante deposito di copia del ricorso presso la Corte Tributaria di primo grado adita, secondo le modalità previste dall’art. 22 del D.Lgs. 31.12.1992 n. 546.
La Corte Tributaria di primo grado territorialmente competente è sita in Piazza Dante 7 – 16121- Genova.
Normativa
Diritto di interpello - Legge n. 212/2000 art.11
D.Lgs. 156/2015
D.Lgs. n. 23/2011
D.Lgs. n. 147/2013
Legge 27 dicembre 2019, n. 160
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18 Marzo 2025