Tassa di soggiorno: un investimento
in accordo con gli albergatori

«Un’imposta in favore della città e degli albergatori perché non grava contro di loro ma, al contrario, sarà un investimento a garanzia del turismo genovese» dichiara l'assessore Giovanni Vassallo

Giovanni Vassallo
Tassa di soggiorno sugli albergatori, perché si? «Perché sono pochi euro che saranno interamente reinvestiti nelle attività turistiche della città» dichiara Giovanni Vassallo, assessore alla Promozione e allo sviluppo economico di Genova.

La proposta deve ancora essere portata in Consiglio Comunale ma ne sono già state delineati i punti: a partire dal primo marzo 2012 gli hotel e i bed and breakfast da 1, 2 e 3 stelle pagheranno 1 euro, 4 stelle 2 euro e 5 stelle 3 euro.

Esenti gli under 14 e coloro che per motivi di salute (insieme ai loro accompagnatori) saranno obbligati a soggiornare fuori casa. Importante sottolineare che la tassa è stata discussa in accordo con gli albergatori genovesi e non contro, come è avvenuto in molte altre città italiane.

Infine, Comune e Camera di commercio concorderanno insieme la qualità e le modalità delle spese di investimento per Genova, garantendo in questo modo la totale partecipazione di chi è direttamente chiamato in causa: proprietari alberghieri.

Il Comune, forte della sua proposta, non teme un dietro front dei turisti, anzi controbatte Vassallo «Io credo che un visitatore sia maggiormente spinto a soggiornare in un albergo dove per soli 2 euro contribuisce ad abbellire la città in cui si trova – e conclude – tutti i fondi saranno devoluti per il benessere della città».
Genova, 17 gennaio 2012
Ultimo aggiornamento: 19/01/2012
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