Si tratta di rapporti che traggono origine nell’attrazione di Piano verso il doppio carattere, minerale e marino, di Genova: il “sibilo dei mulinelli di vento” nei carrugi percorsi dalle raffiche e il mare aperto, la luce riflessa dai marosi e le uscite in barca a vela. “Quello che si immagazzina nei primi anni di vita - sottolinea Renzo Piano - forma il bagaglio che ognuno di noi si porterà sempre dietro e che diventerà cifra della propria personalità, della propria espressione artistica: ecco, io ricordo quando passeggiavo da piccolo sul lungomare di Pegli e questo mare, il Mare, è diventato parte di me”. “Un segnale d’amore per la propria città - sottolinea Carla Sibilla, assessore a cultura e turismo del Comune di Genova - di un cittadino del mondo partito da Pegli. Ma la mostra guarda anche al futuro di Genova, comprendendo disegni e modelli della nuova Torre Piloti e del Blueprint”. Presenti in sala anche Gino Paoli, caro amico dell’architetto, Beppe Grillo e Adriano Sansa, ex sindaco della città. La mostra, curata dalla Fondazione Renzo Piano, dal Renzo Piano Building Workshop, da Pegli Live e dal CUP (Centro Universitario del Ponente), è stata realizzata in collaborazione col Comune di Genova e il Mu.MA – Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni ed ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il percorso inizia nella loggia ovest del museo, dove sono esposti, con disegni e fotografie, i primi progetti per barche degli anni Sessanta, costruite dapprima nel garage di casa e poi ai cantieri navali Mostes di Prà. Contemporaneamente alle prove d’architettura, le barche sono sempre state per Piano un prezioso laboratorio, in cui sperimentare in libertà materiali e tecniche costruttive da reimpiegare in progetti futuri. Il percorso espositivo prosegue nel salone centrale e approda nella loggia est, dove sono esposti i dieci progetti del Renzo Piano Building Workshop al centro della mostra: la Crown Princess progettata per la Fincantieri (1988-1991), il ponte nell’arcipelago di Ushibuka (1989-1996) e il terminal dell’aeroporto internazionale Kansai in Giappone (1988-1994), il Centro Culturale Jean-Marie Tjibaou a Noumea in Nuova Caledonia (1991-1998), il Centro Nazionale per la Scienza e la Tecnologia NEMO ad Amsterdam (1992-1997), la ricostruzione della Potsdamerplatz a Berlino (1992-2000), la base operativa Luna Rossa a Valencia (2005-2006), il Museo di arte moderna Astrup Fearnley a Oslo (2006-2012), il Centro Botín a Santander e il Centro Culturale della Fondazione Stavros Niarchos ad Atene, i cui cantieri sono ancora in corso. Una collocazione particolare è riservata i progetti per Genova, esposti al centro della loggia in due grandi tavoli: la riabilitazione del Porto Antico in occasione delle Colombiane del 1992; il Blueprint la riorganizzazione dell’area portuale di Genova presentata nel 2014 e il recentissimo progetto per la nuova Torre Piloti, esposto per la prima volta. Maria Paola Profumo, presidente del Consiglio d'amministrazione del Mu.MA, ricorda come “Questo spazio espositivo sia radicato nel territorio” e come sia importante per una città come Genova “allargare e distribuire le proprie attrattività su tutto il territorio urbano, anche nelle periferie” Proprio dalle periferie parte l’intervento del sindaco Marco Doria, intervenuto alla presentazione: “Lo sviluppo delle grandi città, negli anni, ha sempre portato a differenziare il centro dalle periferie; noi oggi abbiamo un obiettivo, eliminare queste distanze, valorizzando tutti i vari luoghi della nostra città”. “Le persone riescono a dare un’affezione identitaria ai luoghi un cui nascono - sottolinea Renzo Piano, in chiusura della presentazione – e quasi diventa impossibile usare il termine periferie, sicuramente Città Metropolitana è più giusto e anche più bello”. La mostra del Museo Navale di Pegli (Piazza Cristoforo Bonavino) continuerà fino al 1 novembre 2015, con i seguenti orari: da martedì a venerdì 10-18; sabato 10-22; domenica 10-18; lunedì chiuso.