Consiglio Comunale
seduta del 17 settembre

Un nuovo logo per Genova. Via Garibaldi: il cantiere chiuderà entro novembre. Il sindaco illustra ai consiglieri il suo ruolo di commissario sanitario. Dall'Aula Rossa un invito al Governo per allargare il tavolo della vertenza acciaio anche all'Ilva di Cornigliano

Testo Alternativo
Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

Si inizia con il bando di concorso per il nuovo logo di Genova, perché cambiarlo? Lo chiede Franco De Benedictis (Gruppo Misto).

Risponde l’assessore Carla Sibilla: all’interno di un programma comunitario, si è creato un gruppo di lavoro finanziato dalla Comunità Europea con l’obiettivo di contribuire – attraverso il rinnovamento del logo - al rafforzamento dell’immagine delle città medio grandi. Genova ha un logo, ma in realtà ne utilizza una pluralità vastissima, per esempio quello di Genova Smart City. C’è, quindi, una certa confusione di simboli. Aderendo a  questo progetto, abbiamo realizzato diversi gruppi che condividono le criticità e le caratteristiche di Genova, per rilanciarne l’immagine. Il concorso di idee sarà lanciato entro fine mese, come già avvenuto a Bologna e a Firenze, e sarà allargato a un pubblico il più ampio possibile. Obiettivo ultimo è che il logo sia condiviso e utilizzato anche dagli operatori: il logo con i grifoni è molto istituzionale, e forse oggi non comunica ciò che la città vuole trasmettere.

Stefano Balleari, Lilli Lauro (entrambi Pdl) e Vittoria Musso (Lista Musso), chiedono chiarimenti circa i lavori in via Garibaldi.

Risponde l’assessore Gianni Crivello: la data indicata dall’impresa per la fine dei lavori è quella del prossimo 31 ottobre. L’intervento si è svolto senza interruzioni, tranne nel periodo dal 15 al 18 agosto e, all’occorrenza, si è lavorato anche di notte. Per questo alcuni cittadini hanno presentato esposti. Il ritardo nella consegna del cantiere è legato al rinvenimento di una serie di pavimentazioni, di interesse per la Soprintendenza. In tutto ciò, l’amministrazione ha solo un ruolo di coordinamento e di controllo.

Lo stato di salute dei cittadini, in relazione al programma statistico nazionale. A chiedere informazioni al riguardo è il M5S: Paolo Putti, Stefano De Pietro, Mauro Muscarà, Emanuela Burlando e Andrea Boccaccio.

Risponde il sindaco Marco Doria: i nostri uffici statistici sono in diretto rapporto con l’Istat nazionale e sono obbligati  a raccogliere una serie di dati che questo ente compie. Per l’elaborazione dei dati e la loro messa a disposizione, ad esempio nell’annuario statistico, si utilizzano anche dati diffusi da altri enti. Nell’annuario comunale si pubblicano anche dati sui numeri dei ricoveri, sulla mortalità etc. Il ruolo del sindaco all’interno della politica sanitaria, come recita il testo unico degli enti locali, ha a che vedere con un concetto di igiene pubblica un po’ datato, che riguarda le condizioni generali di salubrità e igiene dell’ambiente in cui si vive. E si estrinseca, per esempio, attraverso ordinanze di divieto di balneazione o di chiusura del traffico veicolare, qualora il livello di inquinamento atmosferico sfori i limiti consentiti. Un altro aspetto sanitario riguarda la disciplina del commercio, nella fattispecie, della somministrazione di generi alimentari. Poi esiste il ruolo del Comune come elemento della governance del sistema sanitario; un discorso molto più ampio e a diversi livelli: 1) le politiche sanitarie si associano a un’idea di città sana, quindi ci consorziamo con altri per dar vita a una città con più verde, sport etc. 2) ruolo del sindaco sul posizionamento delle strutture ospedaliere sul territorio. Recentemente ho partecipato all’inaugurazione di un nuovo padiglione all’ospedale di Sampierdarena 3) abbiamo definito la nomina piena dei direttori dei distretti socio-sanitari dell’area genovese: in ogni distretto abbiamo un nostro referente, un funzionario comunale che si interfaccia con il direttore della Asl.

La situazione Ilva è l’argomento dell’ultima interrogazione, presentata da Antonio Bruno (Fds), Lilli Lauro (Pdl) e Simone Farello (Pd).

Risponde, ancora, il sindaco Marco Doria: sono favorevole all’approfondimento della questione Ilva in commissione consiliare. Il gruppo Riva si struttura in Riva Acciaio e Ilva, con stabilimenti a Genova e a Taranto. Riva Acciaio, invece ha stabilimenti in Lombardia e nella pianura padana. Poiché la magistratura tarantina ha sequestrato le risorse del gruppo, Riva Acciaio ha sospeso lavori e la decisione coinvolge 1.400 lavoratori di Veneto e Lombardia. Giovedì ci sarà un incontro su Riva Acciaio; Ilva, del quale fa parte lo stabilimento genovese, è già commissariata e ciò che avviene a Genova è legato a quello che avviene a Taranto. Considero l’industria un pezzo fondamentale dell’economia del Paese e anche la siderurgia nel suo specifico. L’accordo di programma prevedeva una concessione dell’area al Gruppo Riva, fino agli anni 30 di questo secolo. Sull’area  è stato raggiunto un accordo positivo, che prevedeva la chiusura della lavorazione a caldo, che è stata dismessa, evitando su Genova gli scenari che si sono verificati in altre parti d’Italia. Gli investimenti per la banda stagnata e la zincatura hanno portato lavorazioni molto più sostenibili. Sulla restituzione delle aree recuperate alla città: sono in corso i lavori per la strada a mare del Ponente; realizzato il cineporto, incubatore di imprese e, con Società per Cornigliano, abbiamo raggiunto l’accordo che ci consentirà di realizzare in quelle aree il depuratore del ponente. Quindi gli effetti dell’accordo di programma sono stati positivi, il problema è verificarne la tenuta: i magistrati facciano i magistrati e non giudichino se le risorse per gli investimenti sono sufficienti o meno. La posizione del Comune: chiediamo al Governo che durante la discussione su Riva Acciaio si parli anche di Ilva genovese, chiediamo anche di essere invitati alla discussione. Ribadisco la validità dell’accordo di programma, il nostro obiettivo è di farlo rispettare.

Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno, che prevede cinque delibere di giunta:

 La prima riguarda il gemellaggio tra il Comune di Genova e la Municipalità di Beyoglu. La delibera viene approvata con 24 voti favorevoli e 11 astenuti (Lista Musso, M5S e Pdl) e, con voto unanime, viene concessa l’immediata eseguibilità.

A seguire, la conferenza di servizi ex articolo 59 della legge regionale n. 36/97 e successive modifiche per l’approvazione del progetto di parziale demolizione e ricostruzione per la trasformazione dell’ex fabbrica Til Fischer in edificio residenziale, in via Romana della Castagna 20A, in applicazione dell’articolo 7 della legge regionale 49/2009, comportante variante al P.U.C. ex articolo 44 della legge regionale 36/97 - Controdeduzioni alle osservazioni - Parere del Comune di Genova - Recepimento atto di impegno. Anche questo documento viene approvato, con 24 voti favorevoli (maggioranza e Udc), 8 astenuti (Lista Musso e Pdl), 5 contrari (M5S) e 1 presente non votante (Fds). Con voto unanime, viene concessa l’immediata eseguibilità.

Ancora una delibera, sul  preventivo assenso ex articolo 59 - comma 2 lett. a) della legge regionale n. 36/97  e successive modifiche per la promozione di un aggiornamento al progetto preliminare del P.U.C. adottato con deliberazione del consiglio comunale n.92/2011, ex articolo 43 della stessa legge, finalizzato al recepimento della variante puntuale al piano di bacino del torrente Bisagno approvata dalla Provincia di Genova con deliberazione della giunta provinciale n.148/2012 e al recepimento del progetto di un edificio residenziale unifamiliare in località Serino, Municipio Valbisagno, rubricato presso lo Sportello Unico dell’Edilizia al n. 3828/2011. Un’altra approvazione, con voti 22 favorevoli e 10 astenuti (M5S e Pdl). Viene anche concessa, con voto unanime, l’immediata eseguibilità.

Si vota poi il preventivo assenso ex articolo 59 - comma 2 lett. a) della legge regionale n. 36/97 e successive modifiche per la promozione di un aggiornamento ai sensi dell’articolo 43 – stessa legge - del progetto preliminare di P.U.C. adottato con deliberazione del consiglio comunale n. 92/2011, in applicazione di quanto previsto dall’articolo AR-PA-2 delle norme di conformità del P.U.C. stesso, relativamente alla realizzazione di un nuovo edificio ad uso residenziale in via Superiore Torrazza, in conformità al progetto rubricato presso il Settore Approvazione progetti e Controllo attività edilizia al n. 8312/2011. Delibera approvata con 25 sì (maggioranza, Andrea Boccaccio del M5S) e 11 astenuti (Pietro Salemi della Lista Musso, Pdl, Udc, Paolo Putti, Emanuela Burlando, Stefano De Pietro, Mauro Muscarà). Con voto unanime, viene concessa l’immediata eseguibilità.


Chiude i lavori la delibera sul riconoscimento, ai sensi dell’articolo 194, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 267/2000 e successive modifiche e integrazioni, del debito conseguente alla sentenza del Tribunale di Genova n.3975/2012 e dell’atto di precetto notificato da Top S.p.A. al Comune di Genova in data 24 maggio 2013.
Ultima approvazione della seduta, con 23 voti a favore e 10 astenuti (Lista Musso, M5S e Pdl). Anche in questo caso, l’immediata eseguibilità viene approvata con voto unanime.

Infine, una relazione informativa sulla situazione del trasporto pubblico genovese.

Interviene il sindaco Marco Doria: il disagio dei lavoratori, che oggi hanno scioperato per la seconda volta, è uno degli elementi a cui, come giunta, guardiamo con particolare attenzione. Nostro obiettivo per il 2013 è stato salvaguardare Amt e tutelare il servizio pubblico. La questione che abbiamo dovuto affrontare è stata il rischio della liquidazione, con i libri in tribunale, ma l’intervento che abbiamo messo in campo ha consentito di ridurre il disavanzo 2012, che è stato di 10 milioni contro i 25 che avremmo rischiato. Per il 2013 abbiamo agito per tempo per incidere sull'intero anno, raggiungendo un secondo accordo sindacale. I due accordi, soprattutto il più recente, approvati  dal referendum dei lavoratori, prevedono un contributo dei dipendenti al contenimento dei costi.
Il nostro impegno, che abbiamo rispettato, è consistito nello stanziamento di 30 milioni in bilancio per Amt, nella manovra tariffaria (salvaguardando l'integrazione treno-bus e l’adeguamento delle tariffe ferme da più di due anni), l’entrata in servizio della nuova stazione metropolitana di Brignole e il conseguente ridisegno di alcune linee di superficie e, infine, la patrimonializzazione dell’azienda mediante il trasferimento della proprietà delle rimesse. Le previsioni di bilancio alla data odierna, 140 milioni in equilibrio, non si discostano da quanto avevamo ipotizzato. Dobbiamo però garantire l’equilibrio anche per il 2014. Il testo della nuova legge regionale è stato proposto soltanto ieri. Il sistema del Tpl è in situazione di sofferenza e deve essere governato. Nonostante le critiche, il nostro servizio urbano è a un livello decente, se comparato alle altre città italiane. Resta tuttavia un grave problema di vetustà media del parco mezzi (malgrado i nuovi 14 bus di diciotto metri immessi, soprattutto in Valbisagno). Il caso ATP è emblematico della situazione: l'immobilismo non è consentito.

A seguire, la relazione dell’assessore Anna Dagnino: la Regione, con l'ultima versione della legge, ha compiuto la scelta necessaria del bacino unico; finora molte opposizioni a questa novità erano dovute a una confusione tra bacino unico e azienda unica. Le tematiche, in realtà, sono completamente distinte. In un bacino unico si può cominciare, invece, a integrare gomma e ferro. La legge proposta al consiglio regionale istituirebbe l’agenzia regionale del trasporto con scopi di programmazione. Ciò corrisponde ad una richiesta di sindacati, enti e aziende. La fusione delle aziende, anche una ipotetica tra Amt e Apt, non produrrebbe risparmi apprezzabili perché il tpl è un servizio tipicamente territoriale, e non può puntare oltre misura su economie di scala. La mancanza di un finanziamento strutturato del Tpl spiega anche la situazione di Apt. 

Il consiglio comunale si conclude alle ore 17.57.
17 settembre 2013
Ultimo aggiornamento: 17/09/2013
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