Trasporto pubblico, tutti i dettagli dell’accordo
Adesso si attendono i fondi del governo

Istituzioni e sindacati hanno firmato il patto preventivamente approvato dai lavoratori. Prosegue la strada verso il bacino unico di trasporto pubblico regionale. Giovedì 27 nuova convocazione delle parti per discutere i finanziamenti

Il tavolo dell'accordo sul Tpl - Foto di Simone D'Ambrosio
È passata a’ nuttata, parafrasando i versi del maestro del teatro partenopeo. Effettivamente, dopo una giornata di sciopero e mobilitazione, i tranvieri liguri e genovesi hanno approvato, praticamente all’unanimità (un solo voto contrario), le ipotesi di accordo maturate dal confronto tra l’azienda, i rappresentati sindacali e Amt, e sono tornati al lavoro.

Il sì definitivo è arrivato poco dopo le 23 di lunedì nella Sala Chiamata del Porto, ma le firme che hanno ratificato l’intesa su tutto il territorio regionale sono state apposte solo nella mattinata odierna nel Palazzo della Regione Liguria. In realtà, la situazione sembrava potersi risolvere già nel pomeriggio di ieri: «Abbiamo fatto un errore di valutazione - spiegano i rappresentanti sindacali - non considerando che l’accordo andava spiegato e approvato da tutti i lavoratori interessati e non solo da quelli che stavano affollando i corridoi della Regione. Per questo motivo ci siamo riuniti alla Sala Chiamata del Porto e la decisione definitiva è arrivata solo in tarda serata».

Il patto, come ha spiegato l’assessore regionale Enrico Vesco, concentra l’attenzione su due punti fondamentali: il primo, riguarda la costituzione di un vero e proprio tavolo di crisi del trasporto pubblico locale (TPL) che si ponga l’obiettivo di giungere, nel più breve tempo possibile, alla modifica della legge regionale attualmente vigente in materia. «La bozza della nuova legge è già pronta - assicura Vesco - ed è già stata distribuita a tutte le parti interessate, allo scopo di intavolare un primo confronto». Di conseguenza, l’iter ufficiale del provvedimento che mira a realizzare un unico bacino regionale di trasporto pubblico sarà avviato entro fine febbraio. La finalità ultima, non certo perseguibile per via legislativa, resta comunque la costituzione di una sola azienda di TPL su tutto il territorio ligure, in sostituzione delle cinque attualmente esistenti. «L’auspicio - ha proseguito Vesco - è che questo cambiamento non coinvolga solo il trasporto su gomma, ma anche quello su ferro, a partire dal 2015. Speriamo, in questo senso, di poter vincere le ultime resistenze delle province del ponente».

Il secondo punto interessato dall’accordo riguarda gli aspetti economici. Difficile parlare con chiarezza di cifre mancanti e necessarie. Certo è che istituzioni e sindacati sono compatti nel chiedere al governo di aumentare la quota di 1,6 miliardi di euro messi a disposizione per tutto il settore a livello nazionale (di cui, in realtà, solo 1,2 miliardi sono attualmente disponibili). Decisivo sarà l’incontro convocato a Roma giovedì 26 gennaio, in cui, tra l’altro, verrà chiesto al ministro Passera di reintegrare i 400 milioni di euro mancanti dal fondo nazionale di trasporto. Solo dopo aver appreso la volontà del governo sarà possibile tornare a parlare di ripartizione delle risorse tra le Regioni e all’interno delle stesse. «L’auspicio - conclude l’assessore - è che i fondi che saranno messi a disposizione possano essere sufficienti a ripristinare i livelli di servizio su gomma, ma anche su ferro, del 2011. Purtroppo, possiamo escludere fin d’ora che si riesca a ripristinare il quadro del 2010». Tuttavia, se persistesse l’insufficienza dei trasferimenti dal governo, le istituzioni locali si sono impegnate ad attivare le eventuali azioni necessarie al reperimento di fondi integrativi.

Sulla questione economica è intervenuto anche il vicesindaco del Comune di Genova, Paolo Pissarello: «L’unica soluzione per aumentare i fondi a disposizione per il trasporto pubblico credo sia intervenire sulla fiscalità. Tuttavia questo tipo di provvedimenti non possono gravare sull’operato degli enti locali ma dipendono dal governo nazionale. Come ha detto giustamente il sindaco Vincenzi, lo Stato non può imporre al Comune di Genova, come a tutti gli altri Comuni, di chiedere ai cittadini i 50 milioni di euro che mancano». Pissarello, ha suggerito, poi, la strada da percorrere: «Bisogna lanciare una sorta di operazione verità sul trasporto pubblico. Il governo deve dire chiaramente quanti soldi sono a disposizione e in che direzione li si vuole investire. Il documento che firmiamo oggi è alla base di un discorso di questo tipo».

A chiudere l’accordo, due “clausole sociali” per la salvaguardia dei tranvieri: la prima fa riferimento all’eventuale subentro di una nuova azienda di TPL, che dovrà garantire i livelli occupazionali e i trattamenti economici e normativi a tutti i lavoratori liguri; la seconda, di carattere prettamente estemporaneo, riguarda la non perseguibilità dei lavoratori che ieri hanno prolungato dal sospensione del servizio pubblico oltre l’orario stabilito.

A margine dell’accordo regionale, si è discusso anche della situazione di Amt. In mattinata, infatti, le organizzazioni sindacali e il vicesindaco Paolo Pissarello hanno siglato un secondo accordo che impegna Tursi a rispettare tutti i punti ancora in sospeso del patto firmato il 7 giugno 2010. I lavoratori, infatti, lamentano la mancata regolamentazione dei turni di servizio, la necessità di una selezione interna di personale da dedicare alla manutenzione dei mezzi e alle manovre in rimessa, l’inquadramento professionale di impiegati e operai. «Siamo consapevoli dei disagi che abbiamo provocato ai cittadini - dicono compatti i rappresentati sindacali - ma i genovesi devono sapere che quando si parla di possibile fallimento dell’azienda, significa che esiste il rischio concreto che il trasporto pubblico sparisca. Per questo motivo, confidando nell’impegno delle istituzioni, abbiamo deciso di sospendere la mobilitazione ma vigileremo costantemente perché non sarebbe la prima volta che un accordo politico verrebbe disatteso».
Genova, 18 gennaio 2012
Ultimo aggiornamento: 19/01/2012
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