Prosegue la “scalata” della collina degli Erzelli
In giunta anche Terzo Valico e via San Vincenzo

Infrastrutture, industria e recupero urbano: decisa la firma di un protocollo d’intesa per collocare i cantieri della nuova linea ferroviaria Milano-Genova. Via libera alla vendita della sede di Esaote in partenza per la collina hi-tech. Approvato un project financing che cambierà il volto della strada degli acquisti.

Testo Alternativo
Erzelli - «I soldi per l'innovazione e la ricerca non è vero che non ci siano: si trovano se viene studiato un business plan intelligente». Così ieri il ministro della Pubblica istruzione, Francesco Profumo, “incorniciava” gli Erzelli di Genova: come un polo di ricerca modello da seguire a livello nazionale. E lo stesso argomento è stato affrontato oggi dalla Giunta comunale che, riunita in seduta straordinaria, ha approvato, tra gli altri, un provvedimento di variante al Piano Urbanistico Comunale finalizzato a riconvertire gli immobili di proprietà dell’azienda a favore di funzioni urbane (residenziali, commerciali, ricettive).

Con questa delibera, la civica amministrazione, d’intesa con la Provincia di Genova, Esaote e Confindustria, ha recepito l’esigenza di “monetizzare” la sede di Esaote a Calcinara, per realizzare un “tesoretto” destinato a coprire gli oneri legati al trasferimento presso il polo tecnologico degli Erzelli, previsto per l’anno 2013. Il cambiamento di sede è una delle condizioni indispensabili perché il Gruppo Esaote, riconosciuto come punto di eccellenza strategico per l’alta qualificazione della sua attività di ricerca e produzione tecnologica, possa consolidare e sviluppare la propria attività industriale e di ricerca a Genova.

 «Questa variante al Puc – ha commentato il sindaco – è un passaggio fondamentale per “scalare” la collina degli Erzelli. Con il trasferimento di Esaote risulterà più facile attrarre nuove aziende hi-tech, l’università e la ricerca, così come deve essere un villaggio tecnologico». La variante verrà presentata domani in Commissione urbanistica e giovedì prossimo in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.

Terzo Valico – «Convenzione quadro avente ad oggetto la linea ferroviaria ad alta velocità Milano – Genova ». Questo il titolo del protocollo che verrà firmato domani in Regione dal sindaco, e che rappresenta una tappa fondamentale per la realizzazione del Terzo valico dei Giovi. Non il traguardo, s’intende, ma un momento concreto, in cui, dopo tante parole, Regione, Provincia, Comune di Genova e di Capomorone, l’Autorità portuale, l’Amiu, la Rete ferroviaria italiana, il Consorzio Cociv dovranno decidere dove verranno collocati i cantieri e, soprattutto, dove verrà conferito lo smarino, cioè i detriti provenienti dai lavori di scavo dei tunnel.

«La cosa importante  - commenta il vice sindaco Paolo Pissarello – è essere arrivati a parlare di Terzo Valico in termini operativi. Per adesso siamo ancora all’inizio, trattandosi di lavori che riguardano il primo tunnel di esplorazione, ma con questo protocollo comincia la fase pratica, nel senso che le istituzioni e le società sottoscrivono questo documento per ragionare dove posizionare i cantieri e conferire il materiale proveniente dagli scavi». Lavori che riguarderanno le alture ma che avranno ricadute positive sul traffico cittadino.

« Si tratta di portare avanti – commenta il sindaco - quella parte di viabilità che è di cantiere ma che poi servirà per sempre alla città e che si collegherà con la strada di Scarpino, appena inaugurata, con grande sollievo degli abitanti vittime da anni di una “servitù di passaggio” di traffico pesante divenuta ormai intollerabile».

Via San Vincenzo – Parte da molto lontano la delibera con la quale verrà risanata l’area compresa tra via Carcassi, salita della Misericordia, via San Vincenzo e salita della Tosse. Per trovarne traccia è necessario rileggere un protocollo d’intesa del 2002 tra il Comune e il Centro Integrato di Via degli Operatori San Vincenzo che aveva lo scopo, appunto, di recuperare l’area al quartiere, con capitale privato, attraverso la procedura del project financing.

L’ingranaggio si è però inceppato per alcuni anni a causa di una  piccola superficie di terreno che non era di proprietà del Comune e che andava acquistata. L’interesse pubblico deriva non solo dalla riqualificazione dell’area d’intervento, recuperata dopo molti anni di degrado, ma anche dalla possibilità di far seguire all’iniziativa altre importanti azioni, quali ad esempio il recupero di Salita della Misericordia e la ricostituzione di antichi percorsi storici tra la zona di San Vincenzo e la soprastanti aree di pregio.

L’opera prevede la realizzazione di un edificio gradonato disposto su sette livelli, destinato ad autorimessa e servizi, compreso fra la parte superiore di via Carcassi e la quota inferiore di Salita della Misericordia, così suddiviso: 66  posti auto in sottosuolo più 4 in superficie;  28 box singoli; 22 doppi. Locali a posti moto e parcheggi ad uso Civ (8 box);  palestra,  locali ad uso uffici comunali.





 



genova, 20 dicembre 2011
Ultimo aggiornamento: 20/12/2011
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