Nuova viabilità Chiaravagna Borzoli Erzelli: più sicurezza sulle strade del Ponente

Un sistema di gallerie che libera via Giotto e via Borzoli dal transito dei camion. Facilita il percorso per chi si dirige verso la A10.  Spesi 53 milioni di euro. Bernini: "Opera attesissima dalla popolazione, trasferisce il traffico pesante direttamente al casello autostradale, liberando il centro abitato dai Tir. Coniuga ambiente, industria e manifattura, esalta la vocazione produttiva di quel territorio e concorre ad attrarre investimenti"

Una piccola tangenziale che collega l’aeroporto di Genova e la val Chiaravagna tagliando fuori dal traffico pesante via Giotto e via Borzoli. E' stata inaugurata questa mattina, presenti le massime autorità civili e militari, dal vicesindaco Stefano Bernini, l'assessore alla mobilità Anna Maria Dagnino, il commissario di governo per la realizzazione del Terzo Valico Iolanda Romano, e il vice presidente del municipio medio ponente Fabrizio Gelli.

Costata circa 53 milioni, realizzata con una forza lavoro di 70 persone/giorno per un periodo di 40 mesi, l'opera accessoria del Terzo Valico è lunga quasi due chilometri e servirà a eliminare il transito di circa 185 veicoli pesanti ogni ora dal centro abitato. La nuova viabilità, realizzata dal Consorzio Cociv costituito da Salini Impregilo, leader nel settore delle infrastrutture (64%), da Società italiana per Condotte d'acqua (31%) e da Civ (5%), è un'opera accessoria ai lavori della linea ferroviaria del Terzo Valico il cui committente è Rfi, sotto l'alta sorveglianza della società di ingegneria Italferr.

Il collegamento tra l’aeroporto di Genova e la val Chiaravagna è così suddiviso: 630 metri, di cui 315 di galleria, tra via Borzoli e via Chiaravagna e un secondo tratto tra via Borzoli e il casello autostradale di 1.180 metri di cui 977 di galleria. Quest’ultimo è a sua volta suddiviso in due tunnel: il primo di 150 metri (finito nell’aprile del 2014) e il secondo di 850 metri. Soprattutto quest’ultimo scavo ha richiesto particolari soluzioni tecniche con interventi ingegneristici di eccellenza: si è proceduto con lo scavo tra le due gallerie autostradali e la zona sovrastante, fortemente urbanizzata, attività che ha richiesto monitoraggi costanti delle strutture adiacenti.

"È un'opera attesissima dalla popolazione – ha detto il vicesindaco Stefano Bernini – perché trasferisce il traffico pesante generato dalle attività produttive della zona su un'arteria collegata direttamente al casello autostradale. Ciò permette di liberare il centro abitato dai Tir, con ricadute positive sulla sicurezza degli abitanti della zona. Non dimenticheremo mai la tragica morte di Alessandro Fontana nel dicembre 2014. Ma c'è molto di più: la nuova infrastruttura, infatti, consente di coniugare la tematica ambientale con quella industriale e manifatturiera, esaltando la vocazione produttiva di quel territorio e concorrendo ad attrarre investimenti: Genova non rinuncia ad essere una città che produce e lavora".

Un altro aspetto di novità è legato alla difesa del suolo e alla messa in sicurezza del territorio dalle esondazioni. "Trasferire il traffico pesante fuori dal centro abitato permetterà, grazie ad alcune modifiche di viabilità, di abbattere il ponte di via Giotto e il cosiddetto “ponte obliquo” sul torrente Chiaravagna, ostacoli al deflusso delle acque in caso di piena. Insomma – conclude il vicesindaco – le nuove gallerie che apriamo oggi al traffico rappresentano molto più che un’arteria stradale, ma un valore aggiunto per tutta la città».

La nuova viabilità, realizzata dal Consorzio COCIV costituito da Salini Impregilo, leader nel settore delle infrastrutture (64 per cento), da Società italiana per condotte d’acqua (31 per cento) e da Civ (5 per cento), è un’opera accessoria ai lavori della linea ferroviaria del Terzo Valico il cui committente è RFI, sotto l’alta sorveglianza della società di ingegneria Italferr.

«Abbiamo lavorato in sinergia con tanti soggetti, interni ed esterni all’Amministrazione – ha sottolineato l’assessore alla mobilità Anna Maria Dagnino – perché si tratta di un’opera non solo in grado di alleggerire sensibilmente i flussi veicolari nelle zone maggiormente popolate della delegazione di Sestri Ponente, ma che avrà positive ricadute ambientali e di sicurezza stradale e pedonale. Via Borzoli, ma anche via Chiaravagna e via Pier Domenico da Bissone, sono infatti assi viari su cui gravano i transiti dei veicoli pesanti diretti ai numerosi insediamenti industriali presenti in zona. Si potranno inoltre risolvere alcune criticità quali la svolta da via Giotto a via Borzoli e le curve a tornanti comprese tra via Borzoli e via Fegino. Grande cura ha concluso Dagnino – è stata prestata all'allestimento del percorso pedonale lungo la rotatoria posta all'uscita della galleria di via Borzoli. La nostra azione, anche nella tempistica delle scelte di mobilità, è stata pensata per ricavare il massimo beneficio da un’opera che avrà ricadute positive su tutta la città».

Per permettere di ultimare alcuni impianti, sarà necessario interdire la circolazione nella galleria di Levante fino al 31 marzo dalle ore 22 alle ore 6. Trascorso un breve periodo, necessario all’assestamento dei percorsi viari e alla loro conoscenza – e comunque entro dieci giorni – sarà interdetto il transito in via Borzoli su entrambe i versanti ai veicoli con una massa superiore alle 7,5 tonnellate.

Questo divieto entrerà in vigore contestualmente all’inizio dei lavori in via Giotto che sono necessari alla sistemazione idraulica del torrente Chiaravagna e che comporta la demolizione del ponte con la conseguentemente interruzione del traffico veicolare verso ponente da via Giotto.

Per sopperire alla parziale chiusura di via Giotto sarà riaperta al traffico via Manara in direzione ponente, mentre via Giotto sarà regolata a doppio senso di marcia per permettere la salita in via Borzoli e la discesa da via Chiaravagna. Queste variazioni alla viabilità renderanno necessarie le modifiche di 6 impianti semaforici.
16 febbraio 2017
Ultimo aggiornamento: 16/02/2017
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