Consiglio Comunale: guerra ai videopoker
Firme contro la legge sul gioco d’azzardo

Le iniziative per contrastare le norme su sale e macchinette. Una Consulta comunale per informare e sensibilizzare la cittadinanza, e soprattutto i giovani. A Genova attivi 2.007 esercizi commerciali con newslot e 56 con video lottery

Testo Alternativo
 «Raccoglieremo le firme per chiedere al Parlamento di modificare la legge sui giochi d'azzardo». Dalla Sala Rossa parte una vera e propria sfida contro le video lottery (sale gioco) e le new slot (video poker che restituiscono le vincite in denaro). La proposta è stata lanciata, nel corso del Consiglio Comunale, dall'assessore al Commercio, Gianni Vassallo, annunciando un'idea presentata in Giunta la scorsa settimana dal sindaco Marta Vincenzi.

«Visto che le norme che regolano il gioco d'azzardo dipendono dal Parlamento - ha precisato Vassallo -  noi come amministrazione comunale possiamo fare ben poco.  Quello che era in nostro potere per arginare questa piaga sociale lo abbiamo fatto, inserendo nel Puc alcune norme che rendono più difficile aprire una sala giochi, come avere una superficie minima di  100 metri quadrati, la dotazione di idonei servizi igienici e la disponibilità di un posto auto ogni 20 mq di superficie, ma la parola definitiva sulle autorizzazioni spetta sempre alla Questura». La battaglia, che verrà combattuta strada per strada, su banchetti elettorali sistemati proprio davanti alle sale

Verranno segnalate alla Questura le zone in cui il gioco d’azzardo può potenzialmente produrre più sconquassi, stoppando così l’apertura di nuove sale gioco, soprattutto in quartieri particolarmente fragili dal punto di vista sociale. Nel Centro Storico, ad esempio, da tempo gli assistenti sociali segnalano casi di famiglie assistite a causa del gioco d’azzardo, rappresentato a volte dai video poker sotto casa, sistemati in locali come latterie e tabaccai. Per venire contagiati dalla ludopatia, quindi, basta scendere sotto casa, stare tra amici e a volte anche in casa propria come nel caso dei giochi d’azzardo on line. Nella nostra città lo scorso anno sono stati censiti 2007 esercizi commerciali con new slot e 56 sale con video lottery.

Chi soffre di ludopatia perde il controllo della propria persona e la percezione della realtà. Per rifarsi del denaro perso al gioco contrae debiti  e cade spesso nel baratro dell’usura. La Consulta, nelle intenzioni degli estensori della delibera, dovrà appunto occuparsi di questi fenomeni  e studiare le azioni per combattere il vizio del gioco attraverso iniziative come le campagne pubblicitarie, materiale informativo, progetti nelle scuole e con le famiglie, contro i rischi della dipendenza da gioco. Dovrà anche segnalare in Questura gli abusi nell’uso della licenza da parte di chi gestisce tali locali, contro coloro cioè che creano un’illecita turbativa nei soggetti appartenenti alle fasce economicamente deboli della cittadinanza e ai minorenni. Verrà proposta l’attivazione di un numero verde contro la ludopatia. Faranno parte della Consulta due consiglieri comunali, gli assessori ai Servizi sociali e al Commercio con i rispettivi dirigenti di settore, rappresentati della Asl 3, della Fondazione antiusura, dell'Arci, dell'Acli, e delle associazione del commercio e dei consumatori.

La delibera ha inoltre stabilito che siano predisposti dalla Polizia Municipale frequenti controlli presso i locali adibiti al gioco con premi in denaro, presso i pubblici esercizi e gli esercizi di vicinato che hanno installato apparecchi videolottery e simili. La presenza di minorenni e pregiudicati verrà immediatamente segnalata alla Forze dell’ordine. La proposta è stata approvata con 35 voti favorevoli e nessun contrario.
genova, 28 febbraio 2012
Ultimo aggiornamento: 29/02/2012
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