Bilancio 2012: conti in ordine
Buone notizie dall’assestamento

La consueta verifica di novembre dello stato di salute dei conti del Comune ha evidenziato risultati positivi, fra maggiori entrate, minori tagli e risparmi. Rispettato il patto di stabilità, saranno saldati tutti i crediti ai fornitori, l’anno chiuderà in pareggio

foto M.Luna
Come previsto dalla normativa, il Comune di Genova ha proceduto alla verifica degli scostamenti fra il bilancio preventivo e lo stato reale dei conti per il 2012, combinando i dati effettivi fino ad ottobre e le proiezioni per gli ultimi due mesi dell’anno.
L’Assessore alle Finanze Francesco Miceli ha presentato questa mattina i confortanti risultati.

Due le voci più significative sul fronte maggiori entrate: da un lato, un riesame effettuato dal Ministero ha permesso di scoprire che Genova era in credito di un contributo non erogato di ben 12.648.000 euro risalenti al 2001, che ora sono stati riconosciuti (e che di fatto annullano l’effetto negativo della mancata vendita dell’edificio Mira, stimato a 13 milioni di euro); dall’altro, ancora il Governo ha pubblicato le stime sul gettito IMU, dando ragione al Comune di Genova che rivendicava un minor taglio della propria quota dell’imposta: le verifiche puntuali basate sul gettito ICI del 2010, parametro di riferimento, ha permesso di lasciare nelle casse di Tursi 121 milioni di euro anziché 102, con una maggiore entrata di 19 milioni.

Oltre a queste voci, Genova è stata “graziata” anche rispetto ai tagli previsti dal governo nella scorsa estate, che riguardano i comuni italiani per 500 milioni di euro: la nostra città avrebbe dovuto riservare 7 milioni, tratti dalle spese correnti, per il ripianamento del debito; verifiche fatte sulla “virtuosità” del Comune rispetto a un set di circa 30 indicatori ha permesso di portare quella cifra da 7 a 4,6 milioni di euro, permettendo così di mantenere 2,4 milioni da destinare a servizi.
E poi ci sono gli esiti della cosiddetta “spending review locale”: il risparmio di ben 2,6 milioni di euro sul personale e di 3,5 milioni sul piano dei minori interessi passivi, grazie ad una attenta gestione dei tassi; ma anche di 400.000 mila euro sulle spese di telefonia o di 285.000 sul vestiario. L’Assessore Lanzone ha specificato che il risparmio sul personale deriva essenzialmente dal fatto che a fine anno si avranno 230/240 pensionamenti, a fronte dei 150 stimati in sede di previsione e dei circa 200 che si verificano in media ogni anno. Poiché per contro sono state previste solo 26 assunzioni, si verifica un delta positivo sul piano dei costi; con l’intenzione di fronteggiare gli effetti sui servizi legati alla diminuzione del personale grazie alla riorganizzazione dell’Ente.

Sul fronte opposto, occorre anche segnalare alcune voci di entrare inferiori alle previsioni, che spesso rivelano i lati più drammatici della crisi in atto: la mancata entrata per 2,5 milioni di euro derivante dalle contravvenzioni dipende in parte dal fatto che i genovesi cominciano ad “imparare” le nuove norme, come quelle sulla Sopraelevata; ma anche che riescono meno a pagare le multe; analogamente, mancano 1 milione e 350 mila euro dalla refezione scolastica, sintomo di un problema di mancati pagamenti ma anche del fatto che le famiglie cercano di tenere a casa a pranzo i bambini, o ad applicare con più attenzione la dichiarazione ISEE per cercare di risparmiare.
Va ricordato infine che la recente rimodulazione delle aliquote IMU porterà minori entrate per oltre 2 milioni.

Le maggiori entrate permettono di far fronte ad alcune spese non rinviabili per l’Amministrazione: le voci più significative sono 7 milioni da destinare ad AMT, compresi i 5 milioni previsti dalla delibera di indirizzo di luglio; 4,5 milioni per integrare il contratto di servizio ASTER; 1,4 milioni per utenze di varia natura; oltre 1 milione ancora ad AMT per il servizio di controllo sulle corsie gialle; ma anche 592 mila euro destinati alle spese sociali e oltre 300 mila per le politiche attive del lavoro; oltre a voci di minore entità segnalate dai singoli servizi.

L’Assessore ai Trasporti Dagnino sottolinea con soddisfazione come sia stato possibile onorare l’impegno preso con AMT prima dell’estate, cui come richiesto ha corrisposto un analogo impegno dell’azienda nella revisione dei propri costi; anche se questo non fa calare l’attenzione sulla situazione AMT, che è sempre di emergenza.

L’Assessore Miceli può quindi chiudere il quadro con alcune informazioni generali di grande rilevanza: ad oggi si può parlare di un bilancio 2012 in equilibrio; al 31 dicembre Genova chiuderà l’anno avendo rispettato il Patto di stabilità, anche grazie all’intervento della Regione che attraverso il Patto di stabilità regionale ha dato respiro a tutti i comuni della Liguria; ed avendo onorato tutti i propri debiti con tutti i fornitori e i prestatori di servizi, elemento estremamente significativo per l’economia della città.
A questo punto, sottolinea Miceli, Genova ha fatto la propria parte; resta da vedere quali saranno le risposte del Governo per il 2013.
15 novembre 2012
Ultimo aggiornamento: 15/11/2012
Comune di Genova  - Palazzo Tursi  -  Via Garibaldi 9  -  16124 Genova  | Numero Unico: 010.1010
Pec: comunegenova@postemailcertificata.it - C.F. / P. Iva 00856930102 
Questo sito è ottimizzato per Firefox, Chrome, Safari e versioni di Internet Explorer successive alla 8