5 maggio, coesione sociale
unità e indivisibilità

Il Sindaco Marco Doria alla cerimonia in occasione del 153° anniversario dalla partenza della Spedizione dei Mille, che aprì la strada alla proclamazione del Regno unificato, ha parlato delle ragioni e dell'importanza del ricordare questo fatto storico.

Testo Alternativo
Il 5 maggio 1860 è stata una grande pagina del Risorgimento italiano. Oggi il nostro compito è far rivivere le ragioni dell’unità e dell’indivisibilità, è quanto detto dal Sindaco ricordando le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L’unità del paese e la necessità di una maggiore coesione sociale sono i messaggi che ci arrivano ricordando l'impresa dei "Mille".

Nel corso della cerimonia, ricordato anche il 10 dicembre 1847 quando nel quartiere di Oregina per la prima volta fu suonato l'inno di Mameli, eseguito durante la cerimonia dalla Banda musicale  di Cornigliano, la presidente nazionale dell’Associazione nazionale veterani e reduci garibaldini, Anita Garibaldi Jallet, si è soffermata sulla figura di Garibaldi come difensore delle libertà civili dei popoli.

Sono passati 153 anni dalla partenza della Spedizione dei Mille, che aprì la strada alla proclamazione del Regno unificato, nella notte tra il 5 ed il 6 maggio 1860 prese il largo, dagli scogli di Quarto vicino a Genova,l’impresa che ha segnato indubbiamente l’intero Risorgimento italiano.

Fra maggio e giugno un manipolo di volontari e avventurieri guidati da Giuseppe Garibaldi salpò dallo scoglio di Quarto, a Genova, in pochi mesi riuscì a liberare Palermo e tutta la Sicilia dai Borbone e dall’odiato Regno di Francesco II. Sconfiggendo un esercito di oltre 21 mila uomini.

La vittoria, oltre alle gesta eroiche dei Garibaldini fu resa possibile anche dall’insurrezione contadina in Sicilia, che aiutò e rafforzò i volontari.
La notizia dell’arrivo dei “Mille” alimentò la speranza di molti siciliani favorevoli a Vittorio Emanuele II.

Domenica 5 maggio a Quarto, nel rinnovato spazio dedicato alla spedizione si è tenuta la consueta cerimonia.

Alle ore 9,45 è stata deposta la corona alla Stele dei Mille seguita dall'’orazione ufficiale con l’esecuzione degli inni risorgimentali eseguiti dalla Banda musicale di Cornigliano, e visita alla villa Garibaldi in via Sartorio,1.

Le celebrazioni dureranno fino all’11 maggio presso il museo del Risorgimento con le seguenti iniziative:

Lunedì 6 maggio dalle - ore 16 alle 19
apertura straordinaria del percorso espositivo (ingresso gratuito)

- alle ore 17: si terrà la Conferenza di Annita Garibaldi Jallet, Presidente Nazionale ANVRG
“La tradizione garibaldina e l´entrata dell´Italia nella prima guerra mondiale: la legione garibaldina nelle Argonne. 1914-1915.”  -Le vicende della Legione garibaldina del 1914-1915 in Francia sono state studiate sotto molti aspetti: militare, diplomatico, politico.
Mentre si avvicina il centenario di quell´avventura di poco più di 2.000 uomini che vollero influire sulle scelte dell´Italia alle soglie della Grande Guerra, l´ANVRG vuole ricordare alcune figure significative di quei combattenti - tra i quali i Fratelli Garibaldi - ma per la maggior parte militi quasi ignoti, che, nella tradizione del volontariato militare, hanno aperto la strada alla vittoria italiana. Nel corso della conferenza saranno proiettate le immagini dei cimeli della collezione dell´ANVRG nei musei di Roma e Riofreddo (Lazio)-.

- alle ore 18: presentazione del volume di Renzo Parodi, Ed. Carlo Delfino Editore 2011(Sassari)
“Garibaldi il grande seduttore. Amori e avventure donnesche di un conquistatore spesso conquistato”.
Il libro racconta i rapporti e le storie del Generale Garibaldi con le innumerevoli donne che affollarono la sua lunga vita. Amiche, come Jessie White Mario, fidanzate più o meno ufficiali (Speranza von Schwarz, Emma Collins) e naturalmente mogli. Ne ebbe tre, la brasiliana Anna de Souza Ribeiro, detta Anita, il grande amore, la madre dei suoi primi quattro figli. La marchesina Giuseppina Raimondi, giovanissima meteora ripudiata sul sagrato della chiesa dove era stato celebrato il matrimonio, perché incinta di un altro. E infine Francesca Armosino, la compagna degli anni del crepuscolo a Caprera, la madre di Clelia, Rosa e Manlio.
Nel Pantheon femminile di Garibaldi figurano innumerevoli figure femminili che ci restituiscono un´immagine privata e veritiera del Conquistatore dei due Mondi. Il libro è un florilegio di episodi e retroscena che illuminano la figura di Garibaldi di una luce inedita, contestualizzandola tuttavia nelle gesta che lo hanno reso immortale.
Intervengono, oltre all’autore:
- Dino Cofrancesco (Università di Genova)
- Annita Garibaldi Jallet (Presidente Nazionale ANVRG)
- Anna Lazzarino Del Grosso (Presidente ANVRG Genova - Chiavari “Sante Garibaldi” e della Federazione Liguria)

Mercoledì 8 maggio, ore 17,30
1913: verso la crisi dello stato liberale
conferenza di Bianca Montale (Università di Genova)

Sabato 11 maggio, ore 10,30
visita guidata al percorso a cura di Liliana Bertuzzi (Istituto Mazziniano)

Le iniziative sono state realizzate in collaborazione con:
- Associazione Nazionale Volontari Reduci Garibaldini Sez. di Genova - Chiavari “Sante Garibaldi”
- Associazione Mazziniana Italiana
- Istituto per la Storia del Risorgimento Comitato di Genova
3 maggio 2013
Ultimo aggiornamento: 06/05/2013
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