T/n Andrea Doria. La nave più bella del mondo da sabato 12 novembre in mostra al Galata Museo del Mare

A 60 anni dal naufragio della T/n Andrea Doria e per la prima volta in Italia, al Galata Museo del Mare da sabato 12 novembre, la mostra che ricostruisce una vicenda centrale nella storia della marineria italiana. L’esposizione, che occupa lo spazio suggestivo delle rampe, inclinate quasi come il ponte della nave, affronta a 360 gradi la storia di una nave bellissima e sfortunata. Il curatore Campodonico: “Vogliamo dedicare questa area espositiva al Comandante Calamai e al suo equipaggio, protagonisti di veri atti di eroismo”. Assessore Sibilla: “Mostra che riconferma il ruolo del Galata per la cultura del mare: la tragedia dell’Andrea Doria dal punto di vista del coraggio delle maestranze”

Armando Valle Key Visual mostra
Presentata venerdì 11 settembre, l’esposizione, in pieno stile Galata, fa vivere a chi la visita un’esperienza anche fisica: attraverso ricostruzioni di ambienti della nave, tra cui la prora in scala 1:5 e una parte di ponte di passeggiata inclinato a 30°, i visitatori sono invitati a percorrere le ‘rampe’ inclinate che portano al Mirador, come i passeggeri e l’equipaggio dovettero fare per scampare alla tragedia

“I dodici scatoloni dello straordinario Fondo Francesco Scotto, sono stati la base, ricchissima, della mostra: abbiamo capito quanti membri dell’equipaggio, dagli ufficiali ai “comuni”, avessero lasciato una traccia, un ricordo, un memoriale, quasi a voler dire la propria opinione, le impressioni, a confutare le molte menzogne e mistificazioni - a raccontare il percorso che ha portato alla mostra è il direttore del Mu.MA e Galata Museo del Mare Pierangelo Campodonico - Dino Buzzati, il giorno dopo il naufragio, parlò di un “pezzo dell’Italia migliore che se n’era andata”, pensando alla nave, alla sua bellezza. Dopo avere ricostruito tante storie, parlato con superstiti e familiari, sono convinto che l’Italia migliore era proprio quella a bordo, formata da tante persone che fecero molto di più del loro dovere".

Campodonico propone a Comune e Muma che sia dedicata al comandante Piero Calamai e al suo equipaggio la zona espositiva che, dopo il 30 maggio 2017, data di chiusura ufficiale della mostra, diventerà una sezione permanente del Galata "sempre più casa dei genovesi e del mare".  

La mostra - allestimento e grafica curati rispettivamente da Sara Cerisola e Paola Marelli - è suddivisa in otto sezioni: le prime tre dedicate alla nave, alla sua genesi, agli spazi artistici e architettonici di bordo maggiormente significativi, al varo e il maiden voyage ovvero viaggio inaugurale, con grande spazio alla vita di bordo raccontanta attraverso le foto messe a disposizione dai familiari del fotografo di bordo Lorenzo Volante.

La quarta sezione mostra il vero gioiello della mostra: un modello di sei metri dell'Andrea Doria, realizzato a scopi promozionali nel 1952, che, dopo il recente restauro, restituisce tutto il fascino della 'bellissima nave' che dà il titolo alla mostra. A lato del modellino, la ricostruzione a grandezza naturale di una parte di ponte di passeggiata inclinato di 30 gradi, fa provare fisicamente al visitatore l'esperienza del momento del naufragio.

La quinta sezione, più tecnica, spiega attraverso un filmato la dinamica dell’incidente che causò il naufragio; la sesta sezione dedicata alle vittime ricostruisce la vicenda umana di “sommersi” e “salvati”; la settima è dedicata all'equipaggio attraverso la ricostruzione dei dialoghi che avvennero nella notte tra le navi soccorritrici e il “Doria”, un database di racconti, foto ed interviste vuole rappresentare quello che è stato considerato il più grande (e più riuscito) salavataggio in mare della storia; l’ottava sezione rappresenta l’impatto che la vicenda del “Doria”, prima tragedia in diretta, ebbe sui mass-media. Un’ultima parte rappresenta ciò che avvenne “dopo”: seguirono al Doria navi importanti e storie diverse, ma il declino del settore era già cominciato. Fu infatti il 1958 l'anno che vide il sorpasso del numero dei viaggiatori che trasvolarono l'Atlantico rispetto a quello dei passeggeri delle grandi navi. 

"Questo allestimento - ha commentato la Presidente del Mu.Ma Maria Paola Profumo - è in linea con il filo conduttore del Galata, ove protagonisti non sono solo le navi ma anche e soprattutto gli uomini che vi hanno operato e vi operano con le loro professionalità e la loro ricca umanità".

Alla presentazione è intervenuta l'assessore alla cultura Carla Sibilla "Questa mostra - ha detto - da un lato racconta la tragedia dell’Andrea Doria dal punto di vista del coraggio delle maestranze e dall'altro la storia dell'industria della cantieristica navale italiana . L’Andrea Doria era riconosciuta a livello  mondiale come la nave più bella, innovativa e di qualità e ancora oggi la nostra cantieristica navale mantiene quelle caratteristiche".

“La mostra - ha concluso il Direttore della Fondazione Ansaldo Mario Orlando  - non vuole essere una mostra sul naufragio dell’Andrea Doria, ma una mostra che racconta la storia di uno dei prodotti più straordinari dell’industria italiana del secondo dopoguerra, simbolo della  rinascita di un paese prostrato da un conflitto devastante". 


info
www.galatamuseodelmare.it 








11 novembre 2016
Ultimo aggiornamento: 17/11/2016
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