Enzo Costa, “Tra il dire e il disegnare c’è di mezzo il mare”

Enzo Costa ci ha lasciato un ricordo indelebile con la sua satira sottile e intelligente. In mostra fino al 27 gennaio alla Commenda di Prè

foto Enzo Costa
Tra il dire e il disegnare c’è di mezzo il mare è il titolo della mostra di Enzo Costa, giornalista, autore e poeta recentemente scomparso e Gabriella Corbo, in arte Aglaja, docente, illustratrice e vignettista.

L’esposizione presenta 180 opere tra disegni e scritti ed è incentrata sul mare come luogo di “scontri, intolleranze, così come integrazioni”.

All’inaugurazione, avvenuta il 29 novembre,  Aglaja, ha raccontato: “Io e Enzo lavoriamo sostanzialmente sulla satira ma mi è piaciuto molto trovare un tema che, al di là di tutto quello che facciamo quotidianamente, potesse aprire il cuore e la mente ad un argomento a cui teniamo molto: l’accoglienza, il vedere nella diversità un’opportunità e non un ostacolo”.

Enzo Costa attraverso scritti “sia divertenti che più riflessivi” voleva suscitare “più consapevolezza e più immedesimazione negli altri”.

Sorrisi, amarezza e profondità sono i punti cardine di questa mostra che accompagna il pubblico in una riflessione sulla società e sul comportamento del singolo nei confronti del prossimo e del mondo.

Messaggi importanti, quasi amici, che accompagnavano la nostra quotidianità, senza, da oggi in poi, ci sentiremo un pò spersi.

Arrivano

Arrivano arrivano arrivano /  urli di vita falcidiata / che “non si arrestano”; / hanno le facce del nostro passato / e della loro fame di futuro / li porta la guerra, il fuoco, il vento / l’angoscia, il destino e l’ostinato sfuggirvi, / la miseria più ricca di speranze / insensate e fondate / e il mare più umano, / che feroce approfitta del suo essere necessario, / e più umano / che sa sedare la furia / ci portano il loro dolore e le nostre paure, / le loro paure e il nostro dolore, / e odori cattivi da mascherine e lutti e risa di / bimbi e strazi muti e spazi che mancano / destinati a ridursi ancora / e titoli a rapida scadenza / e slanci troppo belli / per non essere veri / e pensieri osceni / di chi è morto dentro, ben prima che arrivassero. / Arrivano arrivano arrivano / da noi, per noi, malgrado noi: / sono la vita che non si ferma /sono la solita storia / sono l’unica possibilità che hanno / e che abbiamo.
17 dicembre 2014
Ultimo aggiornamento: 19/12/2014
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