Consiglio Comunale
seduta del 29 luglio

Ultima riunione prima della pausa estiva. Domande alla Giunta su cantiere di Largo Zecca, pista ciclabile in via XX Settembre, attraversamenti pedonali e raccolta differenziata in Valbisagno. Guerello ringrazia chi ha contribuito a portare in sicurezza la Concordia. Il sindaco risponde su Carlo Felice, Esaote e auspica il cessate il fuoco nei conflitti in corso in Ucraina e a Gaza

Testo Alternativo
La seduta consiliare inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

Il consigliere del Pd Alberto Pandolfo chiede un aggiornamento sul cantiere di largo della Zecca / via Vallechiara: vorrei chiedere quali siano gli obiettivi di quel cantiere. È in un punto di grande traffico, che interessa la viabilità pedonale di un’importante scuola e del ristrutturato mercato del Carmine.

Risponde l’assessore Anna Maria Dagnino: È, o forse era, un nodo problematico per la viabilità. Siamo partiti dalla messa in sicurezza dell’istituto scolastico Vittorio Emanuele, richiesta da molti anni, con un marciapiede rialzato ma in regola con le normative sulle barriere architettoniche. Da lì l’intervento si è allargato ad altre parti dello snodo. La pedonalizzazione di via Vallechiara avvantaggia varie scuole della zona e crea il percorso pedonale da via Cairoli al mercato del Carmine. Fortunatamente siamo riusciti a sostenere l’impegno economico dell’intervento.

Il consigliere del Gruppo Misto Francesco  De Benedictis  chiede chiarimenti sulla realizzazione del progetto di pista ciclabile in via XX Settembre e sulle soluzioni proposte dall’amministrazione per risolvere i pericoli e disagi sia alla viabilità che agli esercizi commerciali: sui giornali si legge che si partirà dopo le vacanze. Ci sono fondi europei finalizzati alla realizzazione di 6-7 km di pista. “Molti dicono però che il percorso di via XX settembre non sia il migliore: percorso in salita e in mezzo agli autobus. È definitiva la scelta del percorso, o si può cambiare?”.

Risponde l’assessore Anna Maria Dagnino: La delibera è vecchia di anni e prevede 6 km in centro e altri percorsi. Via XX settembre è un asse di collegamento fondamentale tra le due parti della città. Si pensa già di collegarla a corso Italia. Si tratta di un intervento molto leggero dal punto di vista urbanistico; probabilmente si penserà a una riduzione del traffico privato, oggi presente solo in discesa. Tutti gli interventi dell’amministrazione da diversi anni a questa parte prevedono una riduzione del carico sulla via XX Settembre.

È la volta del consigliere della Lega Nord Edoardo Rixi  che pone l’attenzione sugli attraversamenti pedonali  da lui definiti “killer”: parto da episodi recenti di pedoni investiti su attraversamenti non segnalati a dovere da parte di Aster. Si parla adesso di attraversamenti in laminato con “occhi di gatto”. Più di un investimento, per esempio, sull’attraversamento di via Puccini a Sestri. Ci sono varie segnalazioni, anche di Aci e polizia municipale, di attraversamenti pericolosi. Che cosa sta facendo Aster?

Risponde ancora una volta l’assessore Dagnino: In via Puccini l’attraversamento è normalmente regolato da semaforo. Gli episodi citati sono legati ad altri fattori che non è il caso di discutere in questa sede. Il piano degli attraversamenti potenziati è portato avanti da Aster, con i dovuti studi per i singoli casi. Un ulteriore piano per il ponente attende un finanziamento dalla Regione. C’è poi la normale pratica di rifacimento, da parte di Aster, della segnaletica. Quest’anno ne sarà rifatta per più della metà.

La consigliera del Pdl Lilli Lauro chiede chiarimenti in merito alle multe inerenti alle irregolarità sui cantieri di Mediterranea delle Acque / Iren: "abbiamo letto sui giornali delle multe e del rincaro delle bollette per i cittadini. So che la competenza del Comune è limitata, ma il problema alla fine è dei cittadini. Mediterranea delle Acque ha un atteggiamento scorretto nella manutenzione delle condutture nelle zone di proprietà pubblica. Mediterranea delle Acque non fa quello che deve. Come può il Comune costringere l’azienda alla correttezza?”

Risponde l’assessore Valeria Garotta: "Come detto dalla consigliera, la programmazione degli interventi spetta all’Ato, alla Provincia. Le sanzioni derivano dai controlli che questo organismo effettua. Le sanzioni sono relative all’assenza di documenti di cantiere e al superamento di 5 giorni di un termine stabilito per dotarsi della documentazione. La manutenzione è una voce minore rispetto a investimenti per nuove opere, ma indubbiamente è necessario prestare a essa la massima attenzione."

Il consigliere del Pdl Luigi Grillo interviene in merito alla decisione del Municipio Media Valbisagno del 21 luglio 2014 circa la costituzione di un osservatorio di cittadinanza attiva “Rifiuti zero in Valbisagno”.
Chiede di essere informato sulla metodologia adottata per la individuazione dei rappresentanti, del comitato e sulle competenze assegnate all’osservatorio: “Il Consiglio del Municipio ha approvato la costituzione di un osservatorio. Mi ha colpito che in tale osservatorio non sia prevista alcuna figura tecnico-scientifica delegata a fornire dati certi sulla salute della popolazione nei pressi degli impianti.”

Risponde l’assessore Valeria Garotta: "Si tratta di un decisione del Municipio che, in coerenza con le linee d’indirizzo stabilite dal Comune, istituisce un tavolo che ha il compito anche di far circolare le informazioni. Ci auguriamo che i tecnici indicati da Amiu siano in grado di far circolare informazioni corrette. I recenti equivoci sull’impianto di separazione secco-umido a Volpara mi sembrano in gran parte dovuti a cattiva informazione."

Il consigliere di Fds Antonio Bruno chiede quale sia la situazione  del teatro Carlo Felice alla luce dell’ultimo accordo.
Bruno: dopo il recente accordo con i sindacati, è stata sollevata la questione dell’anatocismo. Che cosa pensa di fare il Comune per recuperare dalle banche gli interessi troppo elevati che sono stati applicati?

Risponde il sindaco Marco Doria. Il sindaco spiega come intenda muoversi il Consiglio di amministrazione della Fondazione Carlo Felice sulla questione degli interessi anatocistici. La Fondazione agisce in contraddittorio con Carige, come è giusto e come prevede la legge Bray. Sono stati avviati contatti con la banca. Il percorso non è facile. Carige non manca di riconoscere il problema, ma le stime restano distanti. Da parte della Fondazione non basta un’unica perizia per quantificare la richiesta di restituzione. In caso di una distanza di valutazione è preferibile cercare una transazione piuttosto che un contrasto giudiziario che avrebbe inevitabilmente tempi lunghissimi tra due soggetti che l’Amministrazione comunale ha intenzione di tutelare al meglio.
Per quanto riguarda l’accordo sindacale sottoscritto tra le parti e siglato dallo stesso sindaco, Doria osserva che esso è “un tassello” previsto dalla legge Bray ed è volto al contenimento dei costi del personale, che verrà realizzato attraverso pensionamenti. Il commissario di governo ha ritenuto questo accordo compatibile con gli obiettivi di contenimento della spesa  previsti dal piano di risanamento di cui pertanto entra a far parte.

La parola passa al consigliere della Lista Musso Pietro Salemi che vuole conoscere quali iniziative / pianificazioni stia ipotizzando la civica amministrazione per quanto riguarda la messa in sicurezza e riqualificazione della ex caserma Gavoglio: “i cittadini, che vogliono riavere la Gavoglio, fanno pressione. In occasione della recente festa si era parlato di un primo stralcio di lavori che avrebbe reso praticabile almeno il piazzale. Come si è visto, non era così.”

Risponde l’assessore Giovanni Crivello: "Non credo di poter riuscire a rispondere con precisione. L’amministrazione è disposta comunque a tornare a parlarne. Il Comune ha inoltrato formale richiesta al demanio, che sta elaborando un programma anche per rimettere la proprietà in condizione di essere restituita alla città. L’analisi che lei chiede è in corso; si sta elaborando un documento di sintesi per informare, a partire da settembre, la cittadinanza. Saranno attivati dal Municipio punti d’informazione all’interno dei locali. Colgo l’occasione per comunicare che l’intervento di via Ventotene, per cui erano parte in causa la civica amministrazione e il demanio militare, è terminato."

Il consigliere del Sel Gian Piero Pastorino, relativamente all’arrivo a Genova della Costa Concordia,  chiede quali misure verranno intraprese affinché vengano rispettate tutte le procedure di tutela ambientale e per la sicurezza dei lavoratori interessati: necessaria la costituzione di un osservatorio, anche per illustrare ai cittadini, al Municipio, le modalità del lavoro di smantellamento. I pescatori professionisti del canale di Calma hanno già problemi: la Capitaneria gli ha impedito l’uscita a ponente. Sembra che potrebbero sbattere contro la Concordia. Che pescatori professionisti possano fare questo mi sembra ridicolo. Hanno bisogno dell’uscita a ponente per andare a pescare il pesce azzurro a Varazze, è la stagione giusta per questa pesca; non possono perdere più di mezz’ora per uscire dall’altra parte.

Risponde l’assessore Giovanni Crivello: "L’osservatorio si è costituito ed è operativo. Sarà mio compito parlare dei pescatori professionisti e del loro problema con la Capitaneria . Quanto alle questioni di salute pubblica e dei lavoratori, sia pur certo il consigliere Pastorino che il progetto è dettagliatissimo e conforme alle leggi. Con piacere sarà via via reso pubblico."

Il presidente Giorgio Guerello, dopo l’appello, con cui ha verificato la validità della seduta per la presenza di 33 consiglieri, ricorda la tragedia della Concordia:

"L’arrivo nel porto di Genova del relitto della Costa Concordia è la conclusione di una storia che nessuno di noi potrà mai dimenticare e il nostro primo pensiero va alle vittime di questa tragedia e alle loro famiglie.
Ho ascoltato in questi giorni un’intervista serena e di grande dignità del fratello di Russel Rebello, l’ultimo disperso di cui non è ancora stato trovato il corpo; tutti ci auguriamo che in questi giorni si possa concludere anche questa vicenda e si possa restituire alla famiglia questo coraggioso ragazzo.
Come ha sottolineato il presidente del Consiglio Matteo Renzi “questo è un nuovo inizio” che nasce da un dolore che non si spegnerà mai, ma che dà speranza per il futuro.
Desideriamo in questa sede esprimere le più vive congratulazioni a chi, con le proprie capacità di ingegno, professionalità e dedizione ha ideato e realizzato questa impresa unica al mondo.
Desideriamo sottolineare infine la soddisfazione e il compiacimento per la scelta di Genova quale sede per la demolizione della nave perché è un riconoscimento alle capacità, alle strutture e alle competenze degli operatori della nostra città.
Ringraziamo inoltre l’Autorità Portuale di Genova e la Capitaneria di Porto per le capacità e la professionalità dimostrate in questo frangente, nelle difficili operazioni del viaggio del relitto e del suo attracco a Pra’ Voltri."

Il presidente Giorgio Guerello dà poi la parola al sindaco per un’espressione di sentimenti.

Doria:  "Non siamo indifferenti a quanto accade. Si tratta di situazioni diverse ma accomunate dal prevalere di guerra, violenza, approcci nazionalistici e dalla limitatissima capacità di intervento della comunità internazionale."
Dopo aver ripercorso le tappe dell’escalation in Ucraina e osservato la delicatezza del principio di autodeterminazione dei popoli, il sindaco insiste sulla indispensabile necessità che alla presenza di due popoli nell’area israeliana e palestinese corrisponda l’esistenza di due Stati, quello di Israele e quello palestinese. “A Gaza si verifica una grave asimmetria delle forze in campo, l’uccisione di ragazzi e civili è inaccettabile. È urgente un cessate il fuoco per far giungere aiuti umanitari alla popolazione palestinese pesantemente colpita. Ma la soluzione del conflitto richiede che vengano riconosciuti i diritti del popolo palestinese in un contesto di pace”.

Si passa poi alla discussione dell’articolo 55 previsto, “aggiornamenti situazione Esaote”.

Il presidente Giorgio Guerello dà la parola al sindaco.

Il sindaco  espone al Consiglio un aggiornamento di informazione sulla vicenda Esaote. Sul piano delle relazioni sindacali il sindaco sottolinea che l’Amministrazione comunale ha mantenuto un'interlocuzione con le parti, innanzi tutto per conoscere i contenuti e le rispettive posizioni sul piano presentato dall’Azienda che prevede interventi pesanti  (tra cui la creazione di nuove  società che assorbirebbero importanti attività aziendali, esuberi di personale e il passaggio di una cinquantina di dipendenti ad una ditta che ha solo rapporti di fornitura con Esaote).
Il sindaco fa poi riferimento al recente incontro presso il Ministero rilevando che il blocco delle procedure per la cassa integrazione crea migliori condizioni per la discussione ma non scioglie i nodi di fondo. A proposito della polemica circa l’esclusione degli assessori comunali di Genova e Firenze dall’incontro in sede ministeriale, il sindaco conferma di aver appreso questa volontà di parte aziendale ed esclude che i due assessori abbiano potuto equivocare quanto è stato loro comunicato. Questa la ragione della nota di protesta emessa dai sindaci delle due città.
Il secondo punto di aggiornamento informativo riguarda gli atti che la Giunta ha intrapreso a seguito dell’ordine del giorno assunto all’unanimità dal Consiglio comunale il 10 luglio. Nella  prima riunione successiva alla seduta consiliare la giunta ha dato mandato agli uffici competenti di avviare le procedure per la variante urbanistica per le  aree attualmente occupate da Esaote, così come indicato dal Consiglio comunale. La procedura dovrà seguire lo stesso percorso della precedente variante urbanistica e quindi comporterà la convocazione di una conferenza dei servizi sulla base di un piano urbanistico operativo per concludersi con un accordo di pianificazione specifico. Il Consiglio comunale sarà quindi chiamato a pronunciarsi sugli atti.
Il sindaco osserva che il segnale dato dal Comune è stato inequivocabile e non compromissorio. Al contempo l'obiettivo resta quello di creare le condizioni perché, sulla base di un accordo condiviso tra le parti, si possa salvaguardare una presenza non temporanea ed effimera dell’azienda a Genova. L’azione condotta è quindi volta a coinvolgere tutte le parti e lo stesso Consiglio comunale.

Bruno: l’atteggiamento fermo dei due sindaci ha avuto un impatto positivo. Necessario adesso che il procedimento urbanistico proceda, cioè che gli atti dovuti siano compiuti con rapidità, già nelle prossime settimane e poi a settembre.

Grillo: "A settembre ci sarà un appuntamento importante presso il ministero. Pare che l’azienda si sia impegnata a non aumentare la cassa integrazione. Mi auguro che ci sia la presenza dei due Comuni, e in particolare di quello di Genova."

Rixi: "Abbiamo ottenuto un primo risultato; è bene che le aziende di Genova rimangano a Genova e che altrimenti non abbiano il sostegno pubblico in nessuna forma."

Pastorino: Esaote ha avuto la possibilità di un rafforzamento della propria presenza in città, grazie a una delibera che le permetteva la vendita di aree. Ciò rientrava in un accordo, un impegno con il Comune. Vista la posizione di Esaote, quell’accordo non vale più.

Pignone: "Ben venga il cambiamento di orientamento di Esaote, così come appare dalle ultime notizie. Noi abbiamo il dovere di rimanere fermi sulla nostra posizione, al fine di perseguire un risultato positivo per la città e per i lavoratori."

Farello: È frequente, in questi decenni, che un’amministrazione debba patteggiare con un’azienda la vendita di aree in cambio del mantenimento altrove della produzione. Lo strumento del patto è proprio quello che permette di mantenere la posizione. È uno strumento che ha bisogno di essere perfezionato, reso più attuale; prova ne sia che tutti e tre gli accordi con grandi aziende assunti dal Comune di Genova sono attualmente in crisi, e non certo per responsabilità dell’amministrazione.

Putti: "La richiesta unanime del consiglio alla giunta è di dare un segnale di fermezza: se l’accordo non vale pere l’impegno dell’azienda, non vale neanche per l’impegno del Comune. Rinnovo la richiesta al Sindaco e alla giunta di prendere una posizione chiara e conseguente."

Doria: "Su quell’area si possono fare solo attività industriali. Questo è un punto che rimane fermo. Abbiamo avviato le procedure per mantenere l’impegno a cui il Consiglio ci ha legati. È bene tenere conto dei necessari tempi tecnici. La posizione del Comune è ferma, con l’obiettivo non dello sfascio, ma del mantenimento delle produzioni e dei posti di lavoro."

Si passa quindi alla discussione dell’ordine del giorno, che comprende una delibera di Giunta:

Delibera di Consiglio n. 0125 del 6/5/2014

Proposta di deliberazione dei consiglieri Alberto Pandolfo e Gianpaolo Malatesta ai sensi dell’articolo 51 del regolamento del Consiglio Comunale. Modifica della deliberazione del Consiglio Comunale n. 93 del 10 dicembre 2009, e successive modificazioni ed integrazioni, ad oggetto: “Indirizzi per le nomine e le designazioni del Comune di Genova negli enti di competenza”
Il documento viene approvato con  23 voti favorevoli, 4 voti contrari (Boccaccio, Burlando, Muscarà e Putti M5s) 4 astenuti (Balleari, Lauro, Repetto Pdl e Gioia Udc), 2 presenti non votanti (Caratozzolo Pd e Rixi Lega Nord) e viene anche accordata l’immediata eseguibilità.


….e due mozioni:

La prima mozione (n. 0018 del 17/4/2014) riguarda il Nucleo Tutela e Decoro Urbano ed è presentata da Francesco De Benedictis. Il consigliere De Benedictis chiede se non è possibile procedere anche a Genova come in altre città ad istituire il Nucleo Tutela e Decoro Urbano.
La mozione è approvata con 24 voti a favore (Fds, Lega Nord, Lista Doria, Lista Musso, Pd, Pdl, Sel, Udc,), 5 contrari (M5s) e un presente non votante (Caratozzolo del Pd)

La seconda mozione (n. 0023 del 29/5/2014) attiene alle Iniziative in ambito risparmio energetico in Sala Rossa e in edifici pubblici comunali ed è  presentata da Paolo Putti, Andrea Boccaccio, Emanuela Burlando, Stefano De Pietro e Mario Baroni
Anche questa pratica viene approvata con 26 voti favorevoli, 1 astenuto (Balleari Pdl), 1 presente non votante (Russo Pd).

Il Consiglio Comunale si conclude alle ore 17.57.
genova, 29 luglio 2014
Ultimo aggiornamento: 30/07/2014
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