Social Housing: il piano del Comune
Le iniziative in soccorso ai senza tetto

L'amministrazione genovese, riunita in Giunta, ha deciso per due importanti provvedimenti: nuovo piano case, che prevede un recupero di alloggi da destinare a canone contenuto, e iniziative per aiutare il silenzioso esercito dei senza fissa dimora

Foto di Luca Ess
Si scrive social housing ma si legge case a canone contenuto. Che il mercato degli affitti a Genova sia tra i più cari d’Italia è risaputo. Non tutti sanno però che il Comune di Genova cerca di “raffreddare” il costo delle locazioni con una serie di interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione. Per incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, la Giunta, su proposta dell’assessore al Patrimonio Bruno Pastorino, ha deciso di sovvenzionare il recupero di 40 alloggi di proprietà della civica amministrazione inagibili e sfitti, di cui 30 a Voltri e 10 nel Centro Storico.

Il valore complessivo dell’intervento, inserito nel piano triennale dei lavori pubblici, è di circa un milione e mezzo di euro: un milione e cento mila per il Ponente (vie Fontanella, Novella, via pastore Giulio e via Pavese), e 450 mila euro per gli appartamenti nei vicoli (piazza Truogoli di Santa Brigida, salita del Prione, via del Colle e vico Indicatori). Inoltre, stanno per essere terminati i lavori nell'ex portineria dell'ospedale Pastorino in via Bensizza, nella quale verranno realizzati 24 nuovi alloggi. La Giunta si è occupata poi di quel piccolo “esercito sconfitto” che ogni notte si avvolge nei cartoni e si accampa agli angoli dei palazzi del centro. Invisibili a molti, ma non alle associazioni religiose e laiche, che da anni si occupano di loro, nell’ambito di un piano contro l'emergenza freddo orchestrato dalla civica amministrazione.

“Il problema dei senza tetto a Genova – ci dice Roberta Papi assessore alle Politiche Sociali - non ha raggiunto il livello di allarme ma certo quello di attenzione. Anche quest'anno abbiamo previsto un piano per dare aiuto prima e accoglienza poi, a partire dalla strada, alle persone senza fissa dimora". Oltre alle sistemazioni tradizionali, verranno attivate altre forme di soccorso, come ad esempio la consegna di coperte, indumenti e caffè caldo, distribuiti da volontari che girano la notte a bordo di pulmini. Vi sono segnali che la recente crisi finanziaria abbia incrementato il numero di chi non può più permettersi di pagare un affitto.

L'assessore tiene a sottolineare che l’emergenza freddo prenderà il via a prescindere dallo zero termico. “Già da alcuni anni l'allerta freddo scatta in base al valore del freddo percepito, che ci viene comunicato dalla Regione, e non di quello tradizionale. A Genova anche se la colonnina di mercurio è sopra lo zero, più che tollerabile in altri contesti, può, a causa del forte vento, costituire un grave pericolo per chi dorme all’aperto”.
Genova, 18 novembre 2011
Ultimo aggiornamento: 18/11/2011
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