Rinunciare al cane
Ma senza abbandonarlo

In sala Rossa si discute una delibera contro il randagismo. Quando le vicende della vita spingono a rinunciare al proprio amico a quattrozampe il Comune aiuta a non dirgli addio definitivamente. Montanari: «Un provvedimento di grande civiltà». Ok da parte di ambientalisti e amici degli animali

Testo Alternativo
"Non un modo per invogliare i padroni a sbarazzarsi dei propri cani, bensì uno strumento per combattere gli abbandoni".  Così commenta l'assessore al Benessere animale, Pinuccia Montanari, a margine della Commissione Bilancio, la delibera di Giunta “Individuazione delle tariffe da applicare per la rinuncia di proprietà dei cani”, che ha lo scopo di prevenire gli abbandoni dei cani, spesso causati da una vacanza, il trasferimento in una casa più piccola o uno sfratto. Talvolta, però, ci si può trovare oggettivamente in difficoltà nel gestire un quattrozampe. "Spesso il randagismo  - commenta l'assessore - è il frutto di chi non ha il coraggio di dire che non ha si più la forza, le condizioni o le risorse per tenere il proprio cane. Così, piutttosto di ammettere le proprie difficoltà nel conservare la proprietà dell'animale, si finisce per abbandonarlo". Per ovviare a questa barbarie il canile municipale di Monte Contessa a Sestri Ponente si offre di ospitare l'animale in attesa di trovargli una nuova sistemazione. E’ la legge regionale a prevedere che “coloro i quali non intendono o non possono più custodire un animale in loro possesso e non trovano per esso adeguata sistemazione devono consegnare l’animale al ricovero competente per territorio sottoscrivendo una dichiarazione di rinuncia all’animale stesso”. In caso di presenza di grave infermità o privazione della libertà personale, l’animale deve essere preso in carico gratuitamente dalla struttura comunale del canile fino alla riconsegna. In tutti gli altri casi, dice la normativa regionale, è necessario stabilire una tariffa forfettaria. Per Genova la tariffa è stabilita in 330 euro. Il Comune ha deciso però di esentare dal pagamento, oltre alle persone affette da gravi patologie o quelle in stato di privazione della libertà, anche quei cittadini con un ISEE inferiore a 8.300 euro l’anno, che chiedono di ricoverare il cane nella struttura municipale per impossibilità economica a provvedere al mantenimento dell’animale. "Chi non può più tenere il proprio cane conclude Montanari - lo può affidare con tranquillità al canile, rinunciando all'animale senza abbandonarlo.  Il cane rimarrà nella struttura comunale sino all'adozione o ad un eventuale ripensamento del proprietario".
genova, 13 marzo 2012
Ultimo aggiornamento: 13/03/2012
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