Nidi d'Infanzia: al via
l'accreditamento regionale

Convegno a Palazzo Ducale “Costruire la qualità sostenibile”. Da settembre 2012 un nuovo sistema integrato tra pubblico e privato in tutta la Liguria. L'esperienza di Genova: riconoscimento dei nidi privati già dal 2006

convegno asili nido
È un vero e proprio check up, nelle intenzioni della Regione: una revisione periodica del sistema dei servizi per i bambini nei primi anni di vita, a partire da settembre di quest'anno. All'inizio di questa attività sperimentale i servizi sotto esame saranno i nidi per l'infanzia pubblici, insieme a quelli privati che ne faranno richiesta, poi l'intervento sarà esteso agli altri servizi per la stessa fascia d'età. L'adesione, per i privati, sarà facoltativa, ma sarà un requisito necessario per avere contributi pubblici di qualsiasi tipo.

L'accreditamento non è una novità assoluta, in Liguria: il Comune di Genova ha fatto questa scelta nel 2006 e da allora certifica i propri servizi, dopo averne valutato la qualità, come le strutture private che chiedono di collaborare in convenzione. All'inizio i nidi convenzionati erano una dozzina; dopo sei anni sono 27. In questo modo il cosiddetto privato accreditato interviene a integrare il servizio comunale con 855 posti in più, di cui 225 convenzionati, cioè più del dieci per cento dei posti nelle scuole del Comune. Sono infatti 2201 i bambiniI inseriti nei 32 nidi comunali e  nelle 16 sezioni primavera.

La ricca esperienza genovese, evocata dal sindaco Marta Vincenzi e dall'assessore Paolo Veardo nei loro interventi di saluto al convegno sul tema  della "Qualità sostenibile e il sistema di accreditamento dei nidi nella regione Liguria" che si è svolto nella Sala del Minor consiglio di Palazzo Ducale, è stata molto positiva: grazie a un rapporto stretto e costante tra pubblico e privato c'è stata una crescita dei singoli servizi e del sistema in generale. Oggi Genova è certamente un riferimento importantissimo per la più estesa iniziativa regionale, che si rivolge a 234 nidi d'infanzia, 102 sezioni primavera, 41 servizi domiciliari e 48 integrativi, per 425 servizi in totale, in grado di educare più di diecimila bambini.

Ai nidi comunali genovesi non basterà più, a partire da quest'estate, la certificazione del Comune: al pari degli altri dovranno superare l'esame di una commissione tecnica regionale in cui ovviamente il Comune, con il suo bagaglio di esperienza, di competenza tecnica e di elevata professionalità, è rappresentato insieme agli altri territori.
L'intento è quello di dare alle famiglie liguri ulteriori garanzie sulla qualità (che è comunque giudicata già molto buona) e sulla tendenza al miglioramento, considerando fattori come il progetto pedagogico, le interazioni tra il nido, le famiglie e il territorio, l'organizzazione della giornata, le modalità del pranzo, la formazione del personale, l'organizzazione degli spazi, la presenza del coordinatore pedagogico e, più in generale, l'apertura verso l'innovazione, anche attraverso scambi di educatori tra una scuola e l'altra,  e la disponibilità nei confronti dei bambini svantaggiati o diversamente abili.

Lidia Boccaccio, Coordinatrice Pedagogica dei Distretti Sociosanitari 8-13 Genovesi, tra le relatrici del convegno, assicura che Genova parte bene: forte della lunga esperienza, sempre a livelli di qualità elevati, dei suoi servizi pubblici e dell'intensa collaborazione di questi anni tra il pubblico e una parte del settore privato, «conta di svolgere le procedure di accreditamento per tutto il proprio sistema entro l'estate».
Genova, 12 marzo 2012
Ultimo aggiornamento: 14/03/2012
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