Il Consiglio comunale in diretta
Musso: «Non penso che il sindaco si debba dimettere»
Scialfa: «Non si cerchino capri espiatori»

Gli interventi in tempo reale della seduta odierna in sala Rossa. Il sindaco ricostruisce gli eventi dei giorni drammatici. Il dibattito dei consiglieri. Approvata l'istituzione di una Commissione speciale di indagine. Gli altri ordini del giorno deliberati in serata.

Ore 19.45 - Ecco l’elenco degli Ordini del Giorno su cui si è deliberato nella sessione conclusiva della seduta consiliare:

Odg 1. Istituzione di una Commissione Speciale d’Indagine sugli eventi alluvionali del 4 novembre per individuare eventuali responsabilità in seno al Comune di Genova in tutte le sue articolazioni e azioni ed opere per prevenire il verificarsi di altri tragici eventi – APPROVATO.
Odg 2. Predisposizione di  emendamenti al PUC e di nuove misure di sicurezza, anche con demolizioni degli edifici vicino agli argini – RESPINTO.
Odg 3. Richiesta di riferire, nel corso di un’apposita Commissione Consiliare da convocarsi in breve tempo, circa i provvedimenti che saranno attuati per risollevare  le attività commerciali danneggiate dall’alluvione – APPROVATO.
Odg 4. Organizzazione di un incontro “All Star Game” di pallavolo (nazionale italiana contro una selezione di giocatrici straniere militanti nei campionati italiani), anche in collaborazione con aziende e organizzazioni private che sponsorizzino l’evento, in favore di coloro che sono stati colpiti dall’alluvione – APPROVATO.
Odg 5. Richiesta di impegno della Giunta per garantire l’acquisizione di risorse necessarie per i provvedimenti di massima urgenza, di sostegno alle persone e alle attività economiche e legati alla messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico. Impegno da parte del Consiglio comunale, entro 7 giorni dal 10 novembre, ad istituire una apposita Commissione Speciale ai sensi e per effetto degli articoli 35 comma 7 dello statuto e 40 del regolamento, che abbia i seguenti compiti e funzioni:
1. valutazione sulle cause, sui sistemi di monitoraggio, controllo e coordinamento, in stretto rapporto con i territori colpiti.
2. elaborazione di proposte operative e di miglioramento in relazione ad:
-interventi di prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico;
- efficacia ed adeguatezza delle risposte operative con particolare riferimento agli abitanti, agli operatori economici e comunque a tutti i soggetti e a chi, a vario titolo, è stato coinvolto da eventi atmosferici –APPROVATO.
Odg 6. Richiesta di impegno del Sindaco e della Giunta a dar luogo a tutte le iniziative necessarie e opportune affinché venga concesso lo stato di calamità naturale per le zone alluvionate nel prossimo Consiglio dei Ministri – APPROVATO.
Odg 7. Richiesta di assegnare immediatamente ai cittadini residenti negli alloggi evacuati di piazza Adriatico altri alloggi situati nella stessa piazza, ai piani superiori, di proprietà del Comune e sfitti – APPROVATO.
Odg 8. Richiesta di istituzione di una giornata annuale (potrebbe essere il 4 novembre) in memoria di tutte le vittime delle alluvioni che hanno colpito la città di Genova – APPROVATO.

18.58 - Finite le votazioni. Si conclude la prima parte del Consiglio comunale dedicato all'alluvione. Termina la diretta dalla Sala Rossa. A breve vi daremo notizia degli ordini del giorno approvati.

18.25 - Seduta sospesa per 5 minuti.

18.25 - Terminano gli interventi. L'assemblea passa a votare gli ordini del giorno.

18.20 - Giuseppe Murolo (L'altra Genova): "La città non è rappresentata né da chi oggi era sugli spalti né da chi oggi ha attaccato il sindaco. Forse oggi un fischio in più da parte della gente sarebbe stato giusto che ce lo fossimo presi tutti"

18.14 - Emanuele Basso (capogruppo L'altra Genova): "Non dobbiamo disperdere il patrimonio dei nostri giovani che sono scesi in strada ad aiutare. Un plauso agli uomini delle aziende comunali. Sono umanamente vicino al sindaco perché se si possono capire le critiche nei  suoi confronti, non si può accettare il linciaggio mediatico a cui è stata sottoposta"

18.05 - Giuseppe Costa (Pdl): "Il sindaco deve indicare le carenze di responsabilità degli altri enti. Non può caricarsi per solidarietà le responsabilità di tutti"

18.04 - Cappello: "Si è parlato di aiuti economici. Non dimentichiamoci che a Sestri ponente ci sono commercianti che aspettanno ancora i finanziamenti e sono sull'orlo del fallimento"

18.02 - Cappello: "Non si possono prendere provvedimenti all'ultimo minuto. L'assessore Scidone deve sapere con precisione che cosa fare quando scatta l'allerta 2".

17.54 - Cappello: "Dal 2001 sul piano di bacino c'è scritto che l'area del Fereggiano è un caso limite italiano ed europeo di vulnerabilità alluvionale. E vi sono anche tutte le operazioni, strutturali e non, da intraprendere per la messa in sicurezza".

17.50 - Manuela Cappello (gruppo Misto): "Le responsabilità sono a monte, sono governative e a livello di partito, per la continua sottrazione di fondi per il territorio"

17.47 - Porcile: "Alla linea verde, di cui oggi tutti parlano, ricordiamo che ci sono consiglieri che hanno votato contro. E' stata presa in giro come una riga di pennarello di Renzo Piano perché amico del sindaco"

17.44 - Italo Porcile (Pd): "Le responsabilità sono di tutti i politici. Siamo costretti a pesare tutti gli interventi perché pressati dal circolo mediatico"

17.39 - Maggi: "Abbiamo speso un sacco di soldi male. Facciamo una commissione, anche gratuita, che monitori constantemente tutti i rivi, soprattutto quelli piccoli"

17.33 - Franco Maggi (gruppo Misto): "Nei piani di bacino oltre alle situazioni climatiche si parlava della portata di tutti i torrenti. Il Fereggiano non era a posto, era pieno. E qui sta la nostra responsabilità, non solo della sindaco: dobbiamo andare a vederli questi rivi"

17.29 - Scialfa riprende i passaggi del sindaco sulle responsabilità scolastiche, sottolineandone la precisione e la correttezza

17.25 - Scialfa: "Non cerchiamo capri espiatori. Rielaboriamo tutti assieme un piano di sicurezza"

17.20 - Nicolò Scialfa (IdV): "Genova deve trovare il coraggio di rialzarsi, Genova ha bisogno di una guida per riemergere dall'ondata di fango. Per questo riconosciamo al nostro sindaco il coraggio di non aver abbandonato. E' facile nella vita giudicare col senno di poi. Chi ha sbagliato paghi per i propri errori, è ovvio, ma il problema riguarda tutti noi. Occorre aggiornare la cultura civica di prevenzione". 

17.19 - Musso: "La città ha fatto la sua parte: ora tocca alla politica".

17.15 - Musso: "Tutte le forze politiche mettano nei loro programmi provvedimenti per la sicurezza dei cittadini. C'è una comunità che ha dimostrato di saper fornire le risorse (mano d'opera, mezzi) per intervenire anche con prontezza in situazioni di emergenza, a prescindere dalle procedure previste dai manuali. Prendiamo esempio dai giovani per avere quella marcia in più che la politica, in questa città, non ha mai avuto".

17.10 - Musso sulla chiusura delle scuole: "Nessuno, in buona fede, può giurare che in quella situazione, avrebbe agito sicuramente in maniera diversa". "Non penso che lei si debba dimettere. Non lo penso nè sul piano umano, che tecnico, che politico. Penso che tutte le forze politiche debbano fare fronte comune lasciando da parte le lotte politiche".

17.06 -  Musso: "Non si risponda ai cittadini che le opere non sono state fatte per mancanza di fondi o per la lentezza delle procedure". Il consigliere ha preso anche le distanze da quelle che lui considera strumentalizzazioni politiche della tragedia

17.04 - Musso: "Credo che questa amministrazione e anche quelle del passato abbiano sottovalutato l'importanza delle infrastrutture. L'amministrazione deve mettersi al servizio del cittadino per la sua sicurezza, e non viceversa". 

17.00 - Enrico Musso (L'altra Genova): "Oggi non c'è una parte contro l'altra, c'è una città distrutta. Ci sono sei morti innocenti, milioni di danni, i costi dei lavori che avremmo dovuto fare e non abbiamo fatto. Ci sono stati errori gravi in passato: edificare sotto al livello dei torrenti, vicino ad aree a rischio, costruire sugli alvei incanalati. Lo scolmatore sarebbe costato un decimo se fosse stato fatto dopo il 1970".

16.57 - Angela Burlando (Sel): "Dobbiamo analizzare i problemi che ci sono stati, approfondirli tutti insieme e condividere le responsabilità. Tema chiave del Puc "costruire sul costruito", ma adesso dovremo anche spiegare le motivazioni per le quali in alcune zone non bisogna costruire"

16.54 - Bruno: "Nessuno di noi ha chiesto la chiusura della scuole. Pur non disponendo delle informazioni di cui era in possesso il sindaco, nessuno ha chiesto un'ordinanza. La responsabilità è di tutti noi".

16.44 - Antonio Bruno (Rifondazione Comunista): "Non vorrei che qualcuno approfittasse della tragedia. Mi spaventa la riproposizione da parte di tutti dello scolmatore, secondo una logica idraulica degli anni '60". 

16.42 - Balleari: "Ho apprezzato la sua ammissione di responsabilità. Leggendo la stampa, sono venuto a conoscenza di alcune sue dichiarazioni che mi sono sembrate pesanti. Cerchiamo di far qualcosa per coloro che hanno avuto i danni. Ci sono ancora persone che dormono in palestra. Dobbiamo sveltire l'iter burocratico per i finanziamenti".

16.40 - Balleari: "I dirigenti hanno chiamato le famiglie dicendo di venire a prendere i propri figli. Questa è colpa vostra: gli ordini vostri ai dirigenti dovevano essere più perentori".

16.38 - Stefano Balleari (Pdl, vicepresidente del Consiglio comunale): "Sindaco, Lei ha relazionato su quanto è stato fatto, ma abbiamo tutti sottovalutato quanto è successo. L'errore secondo me è stato questo: le persone non si sono rese conto della pericolosità dell'allerta 2. C'erano le scuole aperte, non è passato il messaggio. Abbiamo fatto tutti un grave errore nel non comunicare correttamente l'entità del pericolo".

16.36 - Delpino:"Una riflessione sulla valutazione dei rischi, in virtù di quanto è successo, con calma, andrà portata avanti".  

16.30 - Delpino: "Il tempo di attribuzione delle responsabilità verrà quando all'emozione si sostituirà la ragione".

16.26 - Bruno Delpino (Sel): "Vorrei ringraziare Luciano Grillo per il suo intervento accorato e anche alcuni colleghi dell'opposizione che hanno tenuto i toni bassi" 

16.23 - "Le chiediamo, signora sindaco, di farsi carico - come ha fatto finora - di un sentire comune che noi avvertiamo più forte delle polemiche, delle reciproche accuse, del rimpallo di responsabilità. Non solo per affrontare la tragedia, ma per risollevarsi il prima possibile da questo evento".

16.18 - Danovaro: "Ho visto accuse ingenerose. Attacchi al sindaco a prescindere dalle responsabilità che comunque andranno accertate".

16.15 - Danovaro: "Da sola una comunità locale non può rispondere alle esigenze di sicurezza del territorio a livello idrogeologico. Serve un piano nazionale, e non tagli. Si rischia di avere davanti un futuro di allerte e disastri. I costi dei danni delle alluvioni sono molto maggiori rispetto a quelli derivanti dall'attuazione di misure preventive. Siamo di fronte a un problema di miopia politica"

16.10 - Danovaro: "Bisogna rivedere i piani di bacino, basati su modelli di 20 anni fa. Dobbiamo capire se siano ancora adeguati agli scenari che abbiamo di fronte".

16.07 - Marcello Danovaro (Capogruppo Pd): "Tutti noi porteremo nella memoria le immagini dell'alluvione. Una tragedia immane. Ricordi che ci porteremo dietro tutta la vita".

16.05 - Nell’ordine gel giorno del PD si legge la richiesta al Consiglio comunale di Genova di impegnarsi "entro 7 giorni da oggi, ad istituire una apposita Commissione Speciale ai sensi e per effetto degli articoli 35 comma 7 dello statuto e 40 del regolamento, che abbia i seguenti compiti e funzioni:

1. valutazione sulle cause, sui sistemi di monitoraggio, controllo e coordinamento, in stretto rapporto con i territori colpiti.

2. elaborazione di proposte operative e di miglioramento in relazione ad:
-interventi di prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico;
- efficacia ed adeguatezza delle risposte operative con particolare riferimento agli abitanti, agli operatori economici e comunque a tutti i soggetti e a chi, a vario titolo, è stato coinvolto da eventi atmosferici”.

16.03 - Piana: "Mi auguro si possa imparare da questo fatto".

16.00 - Piana: "Mi sento di portare avanti una richiesta di dimissioni basata sullo stato di attuazione del suo (del sindaco, ndr) programma politico e non legato alla gestione dell'evento alluvionale. Dobbiamo dotarci di un sistema di allerta aggiornato, pur impopolare".

15.56 - Alessio Piana (Lega Nord): "Mi auguravo di sentirle dire una cosa, sig.ra sindaco: chiedere scusa. E questa credo che sia la ragione profonda della protesta che la cittadinanza ha portato avanti nei suoi confronti"

15.53 - Federico: "In queste occasioni c'è sempre chi approfitta per fare dello sciacallaggio politico"

15.50 - Erminia Federico (Pd): "Anzichè di parlare di primarie, spero vivamente che si parli della città e di quel pezzo del territorio, tre municipi su nove, che è stato colpito"

15.39 - Inteviene Alessandro Arvigo (Nuova Stagione): "Oggi c'è stata un'importante assunzione di responsabilità. L'attribuzione di colpe ex-post era utilizzato dai sistemi sovietici degli anni '20. Se vogliamo veramente ripartire da questa tragedia, va detto che il nostro territorio è stato violentato per anni. Perchè oggi non diciamo che c'è un nuovo strumento urbanistico su cui stiamo lavorando dal 2008, che ha segnato una nuova linea verde al di là di cui non si deve più costruire?"

15.35 - Lilli Lauro (Pdl): "Basta omertà sulle responsabilità. La magistratura troverà i colpevoli ma i responsabili sono i politici. Negli ultimi 40 anni solo parole, niente fatti. E sempre giunte di sinistra. Lei sindaco è finita politicamente. Io sono qui a chiederle di non permettere a chi la sta abbandonando, partiti e maggioranza, di far sì che sia lei l'unica colpelvole. Lei ha la possibilità di riscattarsi davanti a quest'aula: lei deve raccontare".

15.30 - Bernabò Brea (gruppo Misto): "L'aula è piena di amici del sindaco mentre i cittadini della Valbisagno sono rimasti fuori. Non mi sento di esprimere al sindaco la solidarietà che hanno espresso i miei colleghi. La decisione di non chiudere le scuole è stata demenziale. Che cosa aspettava il sindaco a chiudere le scuole? L'allerta tropicale non esiste. La vostra poltica è grottesca. Sono convinto che voi siate incapaci a gestire la cosa pubblica. Il sindaco non è stato in grado di gestire l'emergenza prima, durante e dopo. Nessuna persona si permette di offendere le vittime e le loro famgilie. Lei sindaco porta la colpa di quello che è accaduto, spero che lasci la carica il prima possibile"

15.29 - Cecconi: "Ho visto la Giunta lavorare, non posso rimproverare nulla di questi giorni. Lo dico dall'opposizione. La colpa, semmai, è dell'Arpal"

15.25 - Le lacrime interrompono il discorso del consigliere Luciano Grillo. Prende parola il consigliere Giuseppe Cecconi (Pdl): "Grazie a Primocanale ho visto gli interventi di tutti quelli che hanno lavorato giorno e notte: i membri della Giunta, Amiu, Aster, gli angeli del fango"

15.23 - "La commisione a che cosa serve? A trovare i responsbili ci penserà la Magistratura. Noi dobbiamo solo capire e fare in modo che nulla di quello che è successo accada nuovamente"

15.22 - Luciano Grillo: "Perché non è arrivato il governo a portarci solidarietà. Avrebbero preso insulti sì, come li hanno presi tutti gli altri". 

15.21 - Si accendono per un istante i toni. Il discorso del consigliere Grillo è più volte interrotto dalla rabbia e dalla commozione.

15.17 - Prende parola il consigliere Luciano Grillo (Pd) che porta la sua testimonianza da abitante di Quezzi. "La rabbia può essere espressa solo da quelli di Quezzi, non dai giornali o dai politici". "Scusateci genovesi, in parte i torrenti non erano puliti".  

15.07 - Tocca al consigliere Guido Grillo (Pdl), che punta il dito contro i "palleggiamenti di responsabilità tra Comune e Regione".

15.00 - Prende parola Gianpaolo Malatesta (Pd): "Una singola opera strutturale non può essere la risposta alla richiesta di messa in sicurezza del nostro territorio"

14.59 - Bruni: "Ricominciamo da pale e secchi dei nostri ragazzi, dai cittadini che hanno rischiato la propria vita gratuitamente per la città"

14.57 - Bruni: "Oggi non mi interessano polemiche è giustificazioni. Oggi occorre ripartire anche con scelte impopolari".

14.54 - Bruni, capogruppo Udc: "Responsabilità non solo di questa Giunta ma vanno ricercate nelle diverse amministrazioni che non si sono prese cura a dovere del territorio". "L'atteggiamento dell'Amministrazione nell'emergenza è stato troppo lento e non sempre all'altezza".

14.53 - Campora chiede che il Consiglio comunale si impegni a deliberare l’istituzione della Commissione Speciale di Indagine sugli eventi alluvionali del 4 novembre, per accertare quali opere siano state eseguite in questi ultimi anni per prevenire disastri idrogeologici ed individuare, con l’ausilio di esperti, le opere necessarie per prevenire e neutralizzare tali eventi, nonché a stilare una relazione finale che individui responsabilità sul piano politico amministrativo in seno al Comune e in tutte le sue articolazioni e azioni per prevenire simili tragici eventi in futuro. I consiglieri (uno per gruppo) che decideranno di partecipare alla Commissione lo faranno gratuitamente, per una durata massima di tre mesi. Il Pdl chiede anche che la presidenza della Commissione venga presieduta da un consigliere dell’opposizione.

14.52 - Campora: "Tutte le istituzioni devono fare casse e tutti gli anni utilizzare una quota parte per la messa in sicurezza del territorio e, in particolare, per la realizzazione dello scolmatore"

14.47 - Prende parola il capogruppo Pdl Campora: "Non presentiamo formalmente mozione di sfiducia nei confronti del sindaco. Crediamo sia superfluo chiedere le sue dimissioni dopo le parole che ha pronunciato nell'imminenza della tragedia, offensive anche nei confronti delle famiglie che hanno subito un lutto. Sono, tuttavia, solidale con lei nel fatto che ha affrontato questa tragedia da sola, lasciata dalle altre istituzioni"

14.46 - Il sindaco termina il suo discorso tra gli applausi dell'assemblea

14.46 - "Genova è alla sua prova più dura. Dobbiamo riconquistarci il futuro. Rientro nel mio silenzio". 

14.43 - "La lezione che dobbiamo fare nostra è che l'unico provvedimento che avrebbe potuto salvare la vita della persone sarebbe stato l'evecuazione in tutta la Regione delle zone a rischio. A Genova sarebbero state 110 mila persone più tutti gli operatori economici"

14.42 - Vincenzi: "Disprezzo i profeti del giorno dopo"

14.41 - "Se ci sono responsabilità, sarà la Magistratura a dirlo. Ci mettiamo a loro completa disposizione senza che loro ce l'abbiano chiesto perché lo dobbiamo alle vittime, alle famiglie, alla città tutta, alle istituzioni e al senso dello Stato."

14.40 - "Non abbiamo tutelato a sufficienza il territorio ma in questi anni abbiamo investitno non meno di 82 milioni di euro. Previsti lavori per altri 137 milioni di euro.

14.40 - "Se il Comitato di protezione civile mi avesse chiesto di firmare un'ordinanza di chiusura delle scuole, probabilmente l'avrei fatto"

14.37 -
Il sindaco ricorda le normative che dettagliano competenze e responsabilità della sicurezza scolastica. 

14.36 - Il sindaco torna a parlare dell'apertura delle scuole il 4 novembre: "Dalle previsioni non si poteva un evento meteorologico così straordinario da poter poi essere qualificato come tempesta tropicale"

14.36 -
La cronaca si interrompe al 6 novembre

14.35 - L'aula continua ad ascoltare in rigoroso silenzio la puntuale ricostruzione del primo cittadino che a stento riesce a trattenere le lacrime

14.32 - "Viene inviata una mail agli istituti scolastici invitando i dirigenti a prolungare la custodia degli alunni nelle zone coinvolte dagli allagamenti".

14.31 - "Da quel momento i contatti con i dirigenti scolastici delle zone colpite dall'alluvione sono costanti. Nel frattempo cominciano ad arrivare le prime notizie dei morti".

14.30 -
Vincenzi: "Il volontario di protezione civile alle 12.15 non riesce a monitatorare il livello delle acque perché travolto dalla piena del Fereggiano".

14.27 -
Vincenzi: "Le cumulate di pioggia all'ora di pranzo di venerdì parlano di 350 millimetri, pari alla pioggia dell'intera stagione autunnale". I dati dei singoli rilevamenti cittadini superano l'intensità puntuale dell'alluvione del '70 e quelli dello spezzino. "L'evento di Genova è stato classificato come tempesta tropicale".

14.25 - La ricostruzione del sindaco è molto dettagliata e dà riscontro di tutti i provvedimenti ufficiali e le decisioni prese dalle istituzioni, nonché delle raccomandazioni alla cittadinanza

14.22 - Il sindaco legge il comunicato inviato alle scuole nel tardo pomeriggio di giovedì che invita i dirigenti scolastici a monitorare costantemente le fonti di informazione

14.21 - Vincenzi: "Il Comitato di Protezione civile non ha ritenuto di prendere provvedimenti sulle scuole genovesi ad esclusione di quella di Santa Maria della Neve a Sestri"

14.18 -
Prosegue l'elenco di tutti i provvedimenti presi per previnire l'emergenza.

14.17 - Il sindaco passa alla dettagliata ricostruzione dei fatti, a partire dal bollettino meteo emesso dalla Regione il 2 novembre.

14.16 - Stima danni 400 milioni di euro.

 14.15 - "Seppure è cessata l'allerta, non è cessata l'emergenza"

14.14 - "Anche io sinteticamente ringrazio chi sta aiutando la città".

14.13 - "Non è un diritto sul piano mediatico fare del sindaco il capro espiatorio. In quei momenti ho parlato con stanchezza e confusione". 

14.10 - Prende parola il sindaco Vincenzi: "Quello che è accaduto venerdì segnerà la storia della nostra città. Ha segnato anche la mia in modo irreversibile. Il lutto e lo strazio che restano sono terribili e inaccettabili. Ne porto un peso enorme. Degli errorri che possono essere stati commessi in quelle ore ne sento la responsabilità. Sento il dovere di rialzare la testa e rimetterci in piedi. Tutte le carte vengono messe da oggi a disposizione della magistratura. Il sindaco serve anche ad accogliere lo sfogo di chi ha avuto paura per sé e per gli altri".

14.08 -  
Guerello: "Mantenere compostezza, dignità e decoro nella seduta odierna in rispetto delle vittime". Il presidente ringrazia poi tutti i volontari e chi si è prodigato per aiutare la città. L'applauso spontaneo di assemblea e pubblico

14.06 - Il presidente Guerello invita tutta l'aula a commemorare i sei defunti. Un minuto di silenzio

14.05
- Appello terminato: 45 presenti. 

14.02 - La segreteria generale procede all'appello

14.00 - Puntualissima suona la campanella che invita i consiglieri a prendere posto

13. 52 - Entrano in Sala Rossa il sindaco Marta Vincenzi e il vicesindaco Paolo Pissarello

Consiglieri e assessori stanno prendendo posto ai loro banchi. La Polizia Municipale ha già bloccato l'accesso al pubblico a causa dell'esaurimento delle sedie a disposizione. Schermi nell'atrio di Palazzo Tursi con la diretta della seduta.

Genova, 10 novembre 2011
Ultimo aggiornamento: 12/11/2011
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