Il bilancio illustrato alle municipalità
Il sindaco:«Per Amt giorni difficili»

Di fronte ai nove presidenti dei municipi genovesi e ad un centinaio di consiglieri eletti, Marco Doria e l'assessore Franco Miceli, hanno illustrato nel dettaglio il bilancio preventivo del Comune, presentato ieri in Consiglio Comunale, e anticipato alla stampa lo scorso giovedì

Testo Alternativo
L'amministrazione ha fornito a tutti i consiglieri la documentazione legata al bilancio, predisponendo su formato digitale sia la copia del bilancio preventivo, sia il dettaglio di ogni voce in esso contenuta, per un totale di circa 300 pagine. Nel Auditorium di Palazzo Rosso, dove è stato organizzato l’incontro, sindaco e assessore llustrano nuovamente i dettagli del bilancio preventivo presentato ieri in Consiglio Comunale.

Doria ha sottolineato nuovamente i criteri che sono alla base di questo documento: da un lato il dover coprire spese incomprimibili, e mentre dall'altra parte poter garantire un "plafond" necessario per poter garantire alcuni servizi alla persona, indispensabili per perseguire le politiche sociali alla base della politica scelta dalla nuova giunta.

«Spese più che giustificate dalle necessità della nostra città e dei suoi cittadini - ha specificato il primo cittadino - Questa manovra non ci esime da continuare un' opera di revisione sia delle spese sia delle entrate, questo era un documento da fare necessariamente in tempi serrati». Nasce qua, quindi, la necessità del ritocco delle aliquote Imu, di un punto percentuale sulla prima casa, e di tre su tutti i fabbricati diversi dalla prima casa.

Dopo lì approfondita spiegazione, spazio alle altrettanto approfondite domande dei presenti, che, numerosi si sono prenotati l’intervento per questo primo incontro che durerà oltre tre ore.

A quanto ammontano le erogazioni ai municipi?
I fondi destinati alla municipalità sono 1.191.153 euro rispetto ai circa 1.300.00 dello  scorso anno; una voce di bilancio che segna, quindi, un decremento di 200 mila euro di risorse erogate.

Qual è lo stato dell'arte del recupero di risorse dalla lotta all’evasione fiscale nel territorio genovese?
Dal 2010 un gruppo di lavoro dedicato lavora full time per fornire all'Agenzia dell'Entrate elementi qualificati per eventualmente accertare redditi superiori rispetto a questo dichiarato. Oggi, il 100% delle risorse recuperato torna al comune: dalle oltre 1280 segnalazioni, ad oggi sono stati effettuati circa un centinaio di accertamenti, per un valore di circa 3 milioni e mezzo di evasione, di cui è già stato recuperato circa un milione e mezzo di euro.

Esiste una revisione in atto dei criteri catastali sui quali è calcolata l'Imu?
Il comune non può intervenire direttamente su questi criteri, che sono di competenza esclusiva dell'Agenzia dell'Entrate. Il Comune sa che esistono delle situazioni che dovrebbero essere riviste urgentemente, ed è quello che è stato fatto presente al governo.

Gli investimenti per i parchi?
Oltre alle spese relative alla manutenzione ordinaria, esistono dei fondi, che sicuramente non sono sufficienti per un patrimonio così esteso e importante come quello dei parchi genovesi, derivati da fondi "colombiani", per interventi straordinari. Oggi il problema è la mancanza di personale dedicato ai parchi: negli anni questi, infatti, sono stati ridotti all'osso: l'amministrazione si impegna a trovare un modo per poter far tornare i nostri parchi alla loro vivibilità.

Non poteva mancare, visto l’importanza e la bagarre politica di questi giorni, la domanda sulle partecipate: si prevedono delle revisioni dei costi riguardo queste aziende?
Risponde direttamente Marco Doria: «Certamente, sono in atto studi dedicati per migliorare servizi e costi delle partecipate e controllate». Amiu, totalmente del Comune, ha il bilancio in pareggio, cioè spende quanto ricava dalla T.I.A. Per Amt il discorso è diverso, visto che i conti sono complicati da una situazione decisamente difficile della azienda che eroga un servizio pubblico fondamentale per tutta la città. «Nei prossimi giorni – aggiunge il sindaco – che saranno giorni difficili per l’azienda, la giunta dovrà prendere decisioni importanti». Iren, di cui il comune di Genova possiede solo una quota di azioni, ad oggi non comporta voci di spesa, ma neanche utili, vista la complicata situazione di bilancio che ha. Per questo settore «L'impegno dell'amministrazione – sottolinea il primo cittadino - è quello di trovare le strategie per poter risolvere le diverse criticità, ma anche quello di risolvere questioni più squisitamente politiche legate alla gestione diretta di servizi fondamentali come l'erogazione dell'acqua attraverso agli acquedotti».

Qual è la gestione delle risorse ricavate dall'Imu?
Ad oggi le risorse ricavate con le aliquote base sono considerata già statali, quindi non fruibili dal Comune. L'Anci, in questi giorni, ha chiesto al governo di far gestire il gettito Imu direttamente dai comuni, che rinuncerebbero agli altri trasferimenti; Monti, nella giornata di ieri, ha fatto sapere che di questo se ne parlerà non prima del 2013.

Esistono dei rendimenti finanziari?
No, anzi, gli indebitamenti che il Comune registra, derivati da mutui accesi negli scorsi anni per fronteggiare situazioni emergenziali, tra cui, per esempio, i buchi di bilancio di Amt, sono una voce di spesa di circa 126 milioni, tra interessi e crediti.

Come sarà gestito il patrimonio immobiliare di Genova?
«L'impegno della giunta è quello di una gestione attenta del patrimonio immobiliare del Comune, evitando svendite improvvide. Da qui nasce la necessità di un a rapporto di collaborazione tra amministrazione e municipi – ha concluso il sindaco - per individuare situazioni da valorizzare o criticità da risolvere, per poter tutelare il patrimonio della nostra città, composto da associazioni e realtà territoriali che svolgono attività fondamentali per il tessuto sociale della comunità genovese.
Genova, 13 giugno 2012
Ultimo aggiornamento: 14/06/2012
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