Fincantieri, finita l'occupazione a Principe
Il presidente Napolitano incontrerà gli operai

I lavoratori in corteo tornano allo stabilimento di Sestri occupato, dove dormiranno anche stanotte. Alle 9.30 di domani in Prefettura, l'incontro di una delegazione con il Capo dello Stato

Fincantieri occupata Stazione Principe
Ore 13.56 - Finisce l'occupazione di Principe. Non ci sono state tensioni, e la Polizia, che ha scortato i manifestanti per tutta la durata del corteo, è rimasta fuori dalla stazione. I lavoratori torneranno allo stabilimento sestrese occupato in corteo. L'incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è fissato per domani alle 9.30 in Prefettura.

Ore 12.40 - Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando annuncia che domani il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontrerà una delegazione unitaria dei lavoratori dello stabilimento di Sestri Ponente. Sarebbe stato lo stesso capo dello Stato che avrebbe chiesto telefonicamente a Burlando l'incontro con gli operai. Napolitano avrebbe preferito incontrare i dimostranti in fabbrica, ma i tempi molto stretti della sua visita genovese (in occasione del convegno Cotec di Palazzo della Meridiana) hanno fatto sì che l'incontro sia stato fissato per domani mattina in Prefettura.

Ore 12.25 - Alla Stazione Principe, l'assessore Margini lancia il suo messaggio al governo: «Perchè non si va avanti, e si continua a litigare sul fatto che una cosa promessa non viene data e su una proposta di incontro comincia il balletto delle discussioni? C'è il rischio che la situazioni sfugga al controllo. Una persona poco fa mi ha fermato e mi ha detto: «Qui non governa più nessuno, la gente ha bisogno di fiducia e di un minimo di prospettiva per il proprio lavoro. E se quelli che hanno la responsabilità - il governo - invece di produrre fatti fanno solo discorsi, non andiamo da nessuna parte. Lei c'è sempre, ma io e Lei non possiamo risolvere il problema». Guardate, a me non ha fatto piacere questa affermazione, drammaticamente vera. Dobbiamo cercare di essere tutti uniti per dire al governo che deve fare qualcosa di concreto». 

Ore 12.10 - La Stazione Principe è stata occupata in toto, anche i binari sotterranei (i dimostranti lasciano passare soltanto i treni per i pendolari, per non danneggiare studenti e lavoratori). Tra i manifestanti, numerosi consiglieri provinciali e l'assessore al Lavoro Mario Margini.
Giulio Troccoli, della RSU Fiom Fincantieri, assicura: «La protesta andrà avanti. Abbiamo stabilito un'assemblea permanente e questa notte dormiremo in cantiere, lo stabilimento rimarrà occupato anche domani». Le istituzioni (Regione, Provincia e Comune) auspicano un contatto con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, richiesta condivisa da Fiom: «Speriamo che il presidente si pronunci sulla vicenda - prosegue Troccoli - nell'attesa ringraziamo le istituzioni per essere al nostro fianco nella manifestazione e nell'occupazione della stazione. La chiusura di Fincantieri rappresenterebbe uno schiaffo per Genova: siamo disposti ad affrontare il tema della riconversione, protestiamo contro l'inaffidabilità dimostrata dal governo e dall'amministratore delegato Bono, che continua a incontrare i rappresentanti dei vari stabilimenti pigliando accordi separati».
  
Ore 11.20 - Il corteo è arrivato alla Stazione Principe, dove circa 500 manifestanti hanno occupato i binari 11-12-13-14-15-16. Qualche disagio alla circolazione dei treni, ma la situazione resta tranquilla, con i manifestanti seduti sui binari. I dimostranti sono stati raggiunti anche dal presidente del Consiglio comunale Giorgio Guerello.

Ore 11.06 - Riaperto il traffico sulla sopraelevata, il corteo si dirige verso il centro cittadino.

Ore 11 - Il sindaco Marta Vincenzi, che ha seguito il corteo per il primo tratto, dichiara: «Qui la tensione cresce. I lavoratori hanno bisogno di sapere quale sarà il loro futuro. Chiedono fatti concreti, non promesse. Tutti ci aspettavamo di tornare da Roma con la firma del ministro Tremonti che sblocca il finanziamento di 50 milioni per la riorganizzazione del cantiere. Così non è stato. Abbiamo avuto buone parole da parte di tutti, ma fatti concreti pochi. È tempo che questi arrivino, perchè qui la tensione è alle stelle».

Ore 10.49 - Il corteo, composto da un migliaio di persone, sta mandando in tilt il traffico cittadino: la sopraelevata Aldo Moro, in direzione ponente, è stata chiusa.

Ore 10.35 - Approfittando della protesta, finti lavoratori girano per le case alla ricerca di soldi a sostegno dei dipendenti. Bruno Manganaro, della Fiom Cgil, fa sapere che i lavoratori «non hanno bisogno di soldi». Attenzione alle truffe. 

Ore 10.30 - La manifestazione procede bloccando il traffico in via Cantore. Sono intorno a un migliaio e si stanno dirigendo verso Principe. Tra gli slogan urlati dai lavoratori, "Noi vogliamo lavorare" e "Giù le mani dal cantiere". Oltre al sindaco Marta Vincenzi, in corteo anche Stefano Bernini, presidente del Municipio Medio Ponente. Ai lavoratori Fincantieri si sono aggiunti una rappresentanza aziendale di Ansaldo Energia e di altre realtà produttive del Ponente. Fra i sindacalisti, Ivano Bosco, segretario generale della Camera del Lavoro di Genova, Francesco Grondona, segretario della Fiom Cgil genovese e numerosi delegati.


Questa mattina sono scesi in piazza a centinaia, tra lavoratori di Fincantieri e sindacalisti, per protestare contro la mancata presentazione, nel corso del vertice romano di ieri tra l’azienda, rappresentata dall’ad Giuseppe Bono, le istituzioni locali, i sindacati e il governo, di un piano industriale di rilancio dello stabilimento di Sestri Ponente. Ieri è arrivata la garanzia (ma ancora non la firma del ministro Tremonti) per il finanziamento (per 50 milioni, altri 20 saranno messi sul piatto dall’Autorità Portuale) del ribaltamento a mare, ma nessuna promessa riguardante nuovi carichi di lavoro. Una volta terminata la nave “Oceania”, a marzo 2012, l’agenda del cantiere genovese non prevede altre commesse.

Stamane alle 8, presso lo stabilimento sestrese, un assemblea straordinaria (a cui non hanno partecipato le rappresentanze provinciali Cisl e Uil, ma con la presenza di tutte le Rsu aziendali compatte) per decidere sul da farsi: alle 9.30 i dimostranti si sono mossi in corteo verso piazza Massena: con loro anche il sindaco Marta Vincenzi e i lavoratori di Ansaldo Energia usciti dalla fabbrica per fiancheggiare quelli di Fincantieri.
Genova, 12 ottobre 2011
Ultimo aggiornamento: 12/10/2011
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