Fincantieri: ancora sciopero
Nessuna risposta dal governo

Un'altra nave è pronta per Genova ma l'azienda vuole dirottarla, e l'Oceania rischia di non essere consegnata in tempo. Solidarietà dal Muggiano e dalla gente del quartiere che ha sostenuto gli operai in presidio davanti allo stabilimento portando cibo e panettoni.

Sciopero fincantieri
Dal cantiere del Muggiano di La Spezia sono arrivati in delegazione con uno striscione e l'hanno appeso ai cancelli. Dalla delegazione molti cittadini hanno portato panettoni, spumante, dolci, ma anche caffè e qualche panino. L'ennesimo sciopero, con presidio della portineria, volantinaggio e blocco di via Soliman, davanti allo stabilimento  per i lavoratori di Fincantieri oggi ha avuto ancora una volta il conforto della solidarietà operaia e dei cittadini. «Abbiamo cominciato alle 5,30 – dice Bruno Manganaro, segretario della Fiom Cgil – e andremo avanti fino a quando non avremo risposte positive dall'azienda. Ancora non sappiamo quando il ministro dello Sviluppo Industriale e delle Infrastrutture Corrado Passera accetterà di incontrarci e di fare il punto con l'azienda, ma la nostra posizione è sempre la stessa: il cantiere non deve chiudere».

Intanto l'armatore di Oceania Riviera, in costruzione a Sestri e in consegna a marzo, ha confermato che per i cantieri genovesi ha in serbo anche la commessa per la Regent, una nave extra lusso che potrebbe rimettere in gioco i cantieri sestresi nello scacchiere dell'azienda del gruppo Finmeccanica. «Ma non è mai stato un mistero – dice Manganaro – che questa nuova nave l'amministratore delegato Bono vuole dirottarla da un'altra parte, perché per lui Genova è spacciata e deve chiudere. Ma noi non ci stiamo. L'armatore teme che l'Oceania non sarà consegnata in tempo per via degli scioperi? Noi siamo pronti a riprendere il lavoro anche domani e a consegnare la nave alla scadenza: ma solo se ci verranno date garanzie sul nostro futuro. Se questo non avviene che si rivolga a Fincantieri».

Le maestranze di Sestri sono arrivate già a 110 ore di sciopero e andranno avanti finché non avranno segnali positivi dal governo o dall'azienda. Oggi, nel corso di contatti informali col prefetto, la Fiom ha saputo che nessuna data è stata per il momento ipotizzata da Passera per l'incontro con i sindacati e i rappresentanti degli enti locali  genovesi e della Regione che stanno seguendo passo passo la vertenza.
Intanto si preparano per un'altra giornata di lotta, quella di domani. Le modalità vengono decise giorno per giorno dall'assemblea.
Genova, 3 gennaio 2012
Ultimo aggiornamento: 03/01/2012
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