E venne il “Festival dell’Acqua” 2011
Trenta eventi in città dal 4 al 10 settembre

Genova accoglie la prima manifestazione nazionale, organizzata e finanziata da Federutility, dedicata alla risorsa più preziosa. Dibattiti, spettacoli e incontri per capire come affrontare uno dei problemi più scottanti. Fra le soluzioni: investire 60 miliardi di euro in ricerca

Festival dell'Acqua 2011
Tante, tantissime le iniziative per il Festival dell’Acqua che animerà le strade di Genova dal  4 al 10 settembre (il giorno dell’attesissima Notte Bianca).
Una manifestazione poliedrica di 70 incontri dove formazione, informazione, spettacolo, cultura e molto altro si fonderanno per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni alla manutenzione e alla cura del bene pubblico per eccellenza: l’acqua.

Le location degli appuntamenti sono le più svariate: dalla Facoltà di Architettura, alle vie della città vecchia, dalle spiagge di corso Italia, agli storici palazzi genovesi. Non mancherà lo sport con una staffetta dal nord a sud del paese, in 12 città, seguita da Caterpillar, la trasmissione di Radio2.
Ma veniamo agli ospiti: saranno 120 i relatori protagonisti del Festival. Attesissime le personalità provenienti dal Medio Oriente, Uri Nusinow e Mother Hind, con cui si dibatterà sulle iniziative trilaterali tra Italia, Israele e Palestina: uno degli incontri più interessanti della rassegna (Acqua e pace in Medio Oriente, 6 settembre, Palazzo Tursi). E ancora il tema acqua-criminalità organizzata, portato avanti da Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, riguardo la proposta di pulitura del sistema idrico nazionale, tema questo che “incendierà” Governo e aziende private. E ancora si parlerà di filosofia con Emanuele Severino e religione il tutto accompagnato da scenografici spettacoli itineranti.

«Il filo conduttore è uno –  ci spiega Mauro Dascenzi, vice presidente di Federutility promotore dell’evento insieme a Iren – unificare il valore dell’acqua sotto tutti i punti di vista: economico, legale e filosofico. Ma soprattutto il nostro obbiettivo mira a creare una grande industria, non importa se pubblica o privata, ma che distribuisca l’acqua ovunque. La depuri e non la sprechi: è questo è il grande disegno industriale che noi vogliamo rappresentare».
Quando si parla dell’oro blu, si parla di un bene comune inalienabile e come non fare riferimento alla consultazione elettorale del 12 e 13 giugno scorsi? «Ad oggi i risultati del referendum non si sono ancora fatti sentire – afferma Dascenzi –  anzi l’Italia è al centro di una forte polemica: mancano infatti 800 depuratori che hanno costretto la Comunità Europea a sanzionare il Paese con altrettante procedure».

Cosa fare allora? La risposta è investire. Si parla di 60 miliardi di euro, provenienti dallo Stato e dagli introiti delle tariffe delle aziende del settore, da destinare alla ricerca e alle tecnologie per migliorare i servizi e di conseguenza aumentare i posti di lavoro garantendo così stabilità e certezze per il futuro.  D’altro canto la grande affluenza alle urne è stata sinonimo di partecipazione del pubblico ansioso di preservare il patrimonio idrico.

Simone Farello, assessore al Demanio pubblico ha spiegato dal suo punto di vista l’iniziativa  proposta da Federutility (che viene realizzata quest’anno per la prima volta a Genova e si sposterà in altre 12 città): «Il Festival serve a valorizzare le imprese pubbliche che lavorano nel settore perché in questo momento di crisi, sono un grande motore di sviluppo perché creano occupazione.  Per quanto riguarda gli eventi abbiamo pensato di coinvolgere tutta la città e non solo il centro, allargando il tema politico anche all’acqua salata e alla fruibilità del mare».

Soddisfatta e orgogliosa («Genova ringrazia») il sindaco Marta Vincenzi,  chiude la conferenza stampa facendo un richiamo alla Settimana dei diritti e ai temi della solidarietà come argomenti portanti per questa kermesse che vede l’acqua proprio un diritto inalienabile per intere popolazioni che purtroppo ne sono prive.

I costi di “Festival dell’acqua H2O 2011”? Cento mila euro – secondo quanto dichiarato dal vice presidente di Federutility, Dascenzi, che sostiene l’investimento – per l’organizzazione complessiva, invitati e allestimenti: «I protagonisti dei vari eventi, più che un compenso riceveranno un rimborso spese, e tanta ospitalità», dichiara Margherita Rubino, consulente del Comune per la promozione della città. «Questo Festival – ha detto in proposito il sindaco – è  un investimento per la città. Tra lo spreco e l’avarizia noi scegliamo la moderazione».
 
Genova, 3 settembre 2011
Ultimo aggiornamento: 30/12/2011
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