Crisi, il Comune si affida alle banche
per pagare i servizi delle imprese

Un provvedimento per porre freno alla crisi di liquidità. Gli appaltatori potranno scegliere il pagamento dalla casse degli istituti di credito convenzionati che si rivarranno poi direttamente sull’ente pubblico. Farello: «Una prima risposta alla crisi»

La sede della Banca d'Italia a Genova - Foto di Simone D'Ambrosio
Qualche giorno prima che il Parlamento approvasse in fretta e furia la manovra finanziaria, il sindaco Marta Vincenzi sottolineava la necessità di auto-dotarsi di una serie di regole che consenta di non aggravare la scure dei tagli sui servizi e contemporaneamente dia la possibilità agli enti locali di proseguire gli investimenti.

Con il progressivo aggravarsi del quadro internazionale e la scure dei tagli che pende sempre più pesantemente sul settore pubblico, ben presto i Comuni si ritroverebbero nella condizione di non poter più pagare lavori già realizzati o comunque approvati. «Per ridurre una spesa che ormai non è più riducibile – si chiedeva un mese fa retoricamente il sindaco – che cosa dovremmo fare?».

Un primo tentativo di risposta è arrivato questa mattina da tutta la giunta che ha approvato le linee guida per stipulare una serie di convenzioni con gli istituti di credito più rappresentativi sul territorio per la concessione di finanziamenti alle imprese, con cessione di credito assistita da attestazione comunale. Una misura anticiclica che consentirà lo smobilizzo dei crediti delle imprese verso l’ente pubblico, sotto forma di anticipo sulle fatture. 

«In parole semplici - spiega l’assessore Farello, in sostituzione del collega Miceli da cui nasce la proposta - visto che il Comune non riesce più a pagare le imprese che lavorano sui nostri appalti, diamo mandato alle banche di pagare i lavoratori. Saranno poi le stesse banche a rivalersi sul Comune, con i tempi concordati». In questo modo, si garantisce all’imprenditore il rientro nei tempi dovuti e si pone un freno all’attuale crisi di liquidità evitando ulteriori disagi al mondo del lavoro, dal momento che un rallentamento nei pagamenti porterebbe, per forza di cose, a ripercussioni negative sui livelli occupazionali, oltre che all’apparato economico e produttivo.

Con la delibera approvata, dunque, sindaco e assessori hanno definito gli schemi entro cui queste convenzioni si muoveranno: da un lato Tursi assicura, su istanza dell’impresa richiedente, il rilascio di una dichiarazione di garanzia che attesti la certezza, la liquidità e l’esigibilità del credito; dall’altra alle banche verrà chiesto di impegnarsi, per un anno e senza nessun onere finanziario derivato a carico del Comune, a concedere l’anticipazione sulle fatture alle condizioni specificate dall’accordo, a proprio insindacabile giudizio derivante dalla valutazione del merito dell’operazione. 

Ora la palla passa alla Direzione Contabilità e Finanza per la sottoscrizione materiale degli accordi con gli istituti di credito.  
Genova, 11 agosto 2011
Ultimo aggiornamento: 12/08/2011
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