Biblioteche di Ente Locale oltre la crisi
Gli Stati Generali a Palazzo Rosso

Si è svolto a Genova il Convegno nazionale promosso da AIB Associazione Italiana Biblioteche e ANCI Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Rilanciare il ruolo sociale e culturale di questi luoghi del sapere, fondamentali per il futuro del nostro paese

Testo Alternativo
"Ampliare la conoscenza attraverso la lettura, la pluralità dei saperi e delle informazioni e, non di secondaria importanza, ampliare la sfera degli utenti delle biblioteche". È l’impegno preso dal  Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Paolo Peluffo, reso noto nell’ambito del Convegno nazionale promosso da AIB Associazione Italiana Biblioteche, Anci  Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e Comune di Genova, che si è tenuto a Genova, presso l’auditorium dei musei di Strada Nuova.

Le biblioteche sono un servizio essenziale per la vita culturale; sociale e civile del Paese Italia e  rappresentano una delle fasi di costruzione della democrazia fondato sulla libertà di espressione. Nonostante oggi risentano della crisi economica ed anche, forse di una politica culturale un po’ miope, esse devono sempre essere considerate servizi indispensabili, da tutelare in quanto bene comune e come tale da promuovere perché grazie ad esse è possibile costruire una coscienza civica fondata sulla centralità dell’istruzione e del sapere.

Questo è quanto emerso come obiettivo prioritario di questo Convegno, anche se limitato alle biblioteche degli enti locali.
Impossibilitato ad intervenire, il Sottosegretario Cons. Paolo Peluffo ha voluto testimoniare, con una nota scritta, l’importanza della cultura per il paese, encomiando il sistema attuato dalla città di Genova con la realizzazione del Portale delle Biblioteche, portale esteso ai comuni limitrofi, e rivolto anche ai cittadini ciechi o ipovedenti, e sordi o ipoudenti. Annunciata, inoltre, la campagna di informazione, comunicazione e sostegno alla lettura promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso il proprio Dipartimento dell’Editoria.

Il convegno si è sviluppato in due sessioni: La prima per una analisi complessiva sullo stato attuale delle biblioteche gestite dagli enti locali a livello nazionale, la seconda sessione invece per ripensare la biblioteca pubblica.

Il Convegno moderato da Gian Arturo Ferrari, Presidente del Centro per il Libro, è stato aperto dalla Sindaco Marta Vincenzi,  che ha ricordato la difficoltà nell’azione degli Enti Locali per la tenuta del sistema bibliotecario, difficoltà dovute a diversi fattori quali la non considerazione da parte del Governo delle biblioteche come servizio essenziale di democrazia e e lotta alla diseguaglianza, trascurando così dei sistemi bibliotecari gloriosi, come, nel caso di Genova, la Berio, che oggi si rivolge al pubblico con diverse iniziative a tema, e la De Amicis, che da anni svolge attività specifiche per la letteratura rivolta ai ragazzi, oltre alle altre sedici realtà municipali e il patrimonio costituito da oltre 900mila volumi.

Difficoltà anche per conoscere i dati statistici delle biblioteche sul territorio nazionale che sono, per Stefano Parise, presidente dell’AIB una delle principali opportunità di accrescimento culturale democratico, un patrimonio nazionale di circa 12mila biblioteche che corrisponde approssimativamente a 40milioni di prestiti annui, nonostante i numeri elevati certamente il settore necessita di azioni specifiche e di un modello di sistema bibliotecario pubblico oltre al riconoscimento della professionalità del bibliotecario e alla necessità di insegnamento a livello universitario di materie specifiche.

Per Vincenzo Santoro dell’Ufficio cultura dell’Anci, La crisi economica, la riduzione del finanziamento pubblico alla cultura e l'impossibilità di rinnovare e riqualificare gli organici delle biblioteche sono gli aspetti più visibili della attuale situazione, situazione dovuta all'incapacità di reinterpretare e rinnovare in profondità il modello  tradizionale della biblioteca pubblica, intesa come servizio culturale per lo studio e il tempo libero, a favore di dimensioni differenti, più legate alle emergenze sociali e orientate a fare dei servizi bibliotecari uno snodo irrinunciabile per le molteplici esigenze informative della vita quotidiana. Una incapacità che si accompagna alla difficoltà di individuare linee di condotta comune e una distribuzione funzionale delle competenze fra i diversi livelli istituzionali in gioco, che sia realmente sostenibile e in grado di superare l'autoreferenzialità e di produrre senso e risultati.

Antonella Agnoli, del Comune di Bologna, pone l’attenzione sul calo di circa 700mila lettori nell’anno 2011, calo dovuto certamente anche alle difficoltà economiche del ceto medio italiano, un dato preoccupante perché l’impoverimento economico corrisponde ad un impoverimento culturale, per combattere questa situazione è necessario ricreare luoghi di aggregazione dove le biblioteche possono essere le “piazze del sapere”, prendendo spunti anche dalle strategie messe in atto in America. Ma anche attuando politiche di volontariato che pongano l’utente come protagonista, come ha fatto il Comune di Torino, rappresentato al convegno da Cecilia Cognigni.
Per l’Assessore alla cultura del Comune di Genova e delegato per le politiche culturali dell’ Anci, Andrea Ranieri,  che è stato anche uno dei proponenti del Convegno, è necessario ricorrere alla “cittadinanza attiva” per ricostruire una cultura del servizio pubblico, oltre a una azione del Governo che rivaluti le azioni dei Comuni come risorse e non come vincoli, due i temi principali che necessitano di chiarimenti o correzioni, il progetto di legge sulla formazione permanente, dove non è chiaro come all’interno della proposta si collochino le biblioteche e la riforma sul Federalismo dove non esiste la cultura e pertanto le biblioteche.

Una serie di importanti riflessioni per trovare e rilanciare un sistema, quello delle biblioteche come servizio, e per cui i Comuni con il 3,5 percento del bilancio investono molto di più sul sistema cultura rispetto allo 0,19 percento dello stato.

Alla fine del convegno tutti i partecipanti e i relatori sono stati accompagnati ad una visita guidata alla Biblioteca Berio, uno dei “gioielli” della nostra città.
Genova, 10 marzo 2012
Ultimo aggiornamento: 10/03/2012
Comune di Genova  - Palazzo Tursi  -  Via Garibaldi 9  -  16124 Genova  | Numero Unico: 010.1010
Pec: comunegenova@postemailcertificata.it - C.F. / P. Iva 00856930102 
Questo sito è ottimizzato per Firefox, Chrome, Safari e versioni di Internet Explorer successive alla 8