«Questa delibera  - ha dichiarato il sindaco Marta Vincenzi - mette in movimento un diverso modo di intendere l’alleanza tra pubblico e privato ». Il provvedimento, approvato questa mattina in Giunta, riguarda la demolizione di un capannone fatiscente e abbandonato, risalente agli anni 30, in via Rivarolo, che verrà rimpiazzato con un edificio di 7 piani, che però non supererà in altezza i palazzi circostanti.

Verranno realizzati 27 appartamenti con relativi parcheggi pertinenziali e, al piano terra, alcuni piccoli esercizi commerciali di vicinato. Il sindaco si riferisce ad un gentlemen agreement tra il Comune di Genova e il costruttore che ha rinunciato, pur avendone il diritto, a costruire un palazzone in via Piombelli. «Una persona di grande buon senso – ha detto il sindaco – che ha capito lo spirito del nuovo Puc e ha desistito dal realizzare un’opera più vicina alle soluzioni abitative degli anni ’80 che dei giorni nostri ». Grazie alla linea verde, quindi, e alle regole che il nuovo Puc stava ancora scrivendo, c’è stato un accordo per la trasformazione di un capannone in un edificio che, tra l’altro, “cuce” la prospettiva di via Rivarolo.

« In più – continua Vincenzi – una parte degli alloggi diventano Erp, quindi sarà più facile risolvere l’eventuale ricollocazione della Diga di Begato». Gli oneri di urbanizzazione verranno impiegati non solo in prossimità del nuovo edificio, ma anche in via Piombelli dove consentiranno di fare un giardino e il parcheggio di superficie. «Con questa operazione – conclude il sindaco – otteniamo tre obiettivi: evitiamo la costruzione di una bruttura, prendiamo un po’ di residenze Erp e consentiamo la trasformazione di un vecchio capannone in stato di precarietà in un edificio nuovo ».  La delibera verrà presentata al più presto in Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva.