Scritti, storia e curiosità sul “cittadino genovese”
Giuseppe Verdi, al Museo del Risorgimento

Viene presentato il 20 novembre alle ore 17 presso il Museo del Risorgimento-Istituto Mazziniano, il volume “Giuseppe Verdi. Le lettere genovesi” curato da Roberto Iovino e Raffaella Ponte. Il volume rappresenta la prima pubblicazione integrale delle lettere di Giuseppe Verdi e Giuseppina Strepponi, custodite nelle biblioteche e negli archivi pubblici genovesi.

Il volume oltre alle trascrizioni dell’epistolario verdiano, comprende un cd con le immagini dei documenti genovesi, e due saggi introduttivi.

Nel primo saggio, Roberto Iovino, musicologo, docente in ruolo di storia della musica al Conservatorio “N.Paganini” e docente a contratto presso l’Università di Genova (Scienze delle Formazione), racconta i soggiorni genovesi dei coniugi Verdi, soffermandosi sulle case, gli amici, le attività quotidiane e artistiche e proponendo in chiusura una cronologia degli spettacoli verdiani genovesi fra il 1841 e il 1901.

Nel secondo, Raffaella Ponte, direttrice dell’Archivio Storico del Comune e dell’Istituto Mazziniano – Museo del Risorgimento, ripercorre le vicende – talvolta assai curiose – vissute dai documenti verdiani genovesi, dalla creazione fino al loro confluire nelle collezioni degli istituti culturali pubblici di Genova, attraverso la ricostruzione degli avvenimenti e dei personaggi che hanno reso possibile conservare e rendere disponibile per le generazioni future questo “tesoretto” documentario, tratto dall’ Archivio Storico del Comune di Genova, Biblioteca Civica Berio - sez. di Conservazione, Biblioteca Universitaria di Genova, Istituto Mazziniano.

La pubblicazione è edita dall’ Istituto Nazionale Studi Verdiani, Parma, con il sostegno del Comitato promotore per le celebrazioni verdiane - Presidenza del Consiglio dei Ministri Nella stessa sede sarà possibile visitare la mostra documentaria, inaugurata il 10 ottobrescorso:

Il RISORGIMENTO IN MUSICA NELLE COLLEZIONI DELL’ISTITUTO MAZZINIANO,
realizzata da Liliana Bertuzzi e Raffaella Ponte, dove si potranno ammirare una selezione di musiche, testimonianze documentarie e iconografiche tratte dal piccolo tesoro musicale risorgimentale conservato nelle raccolte dell’Istituto Mazziniano, con uno spazio completamente dedicato al musicista Giuseppe Verdi, cittadino onorario di Genova.

A cui la città dedicò una medaglia, (fra gli oggetti esposti), espressamente coniata in occasione del giubileo artistico, oltre alle testimonianze documentarie e iconografiche riferite a Niccolò Paganini e Camillo Sivori, a Ruggero Loncavallo con l’Opera Mameli, spartiti con musiche per corali e complessi bandistici di ispirazione patriottica.

Lo spazio espositivo si integra con il percorso museale, nel quale sono offerti altri importanti testimonianze musicali, come la chitarra che Giuseppe Mazzini suonò nei lunghi anni dell’esilio londinese e il documento originale recante la prima stesura autografa di Fratelli d’Italia di Goffredo Mameli con lo spartito di Michele Novaro, e l’ Inno dei Cacciatori delle Alpi di Garibaldi, con testo di Luigi Mercantini musicato da Alessio Olivieri.

Giuseppe Verdi visse per lunghi periodi a Genova a partire dal 1850 quando abitò prima all'Hotel Croce di Malta al civ. 4 di Vico Morchio.

In seguito dal 1867 prese in affitto appartamento a palazzo Sauli in Carignano, dove già abitava Angelo Mariani, direttore d'orchestra del Carlo Felice; dal 1874 si trasferì a Palazzo del Principe, appartamento, visitabile nel contesto del museo villa del Principe, che tenne in affitto fino a poco prima della sua morte.

Il compositore era piuttosto restio alla mondanità e conduceva una vita “ritirata”, che però ha lasciato importanti tracce; si sa che faceva colazione in piazza Soziglia (Klaiguti), che per lui inventò un dolce (brioche) chiamandolo Falstaff, conosceva i canditi di Romanengo e si approvvigionava di vino da Giavotto.

Il massimo esperto di Verdi genovese, Roberto Iovino, dopo un volume su Verdi del 2001 in occasione del bicentenario dalla nascita del musicista, racconta, assieme a Raffaella Ponte, con il volume "Giuseppe Verdi. Le Lettere Genovesi", ai cittadini in particolare ma anche a tutta l'Italia, nuovi e suggestivi momenti di vita genovesi; dove certamente nei cinquanta inverni trascorsi in città, lavorò a molte sue opere fra cui: Mefistofele, Otello, Falstaff e Simon Boccanegra ambientata nel palazzo Ducale di Genova, Collaborando anche con diversi musicisti e compositori fra cui Arrigo Boito.

Alla presentazione partecipano:

L’Assessore alla Cultura del Comune di Genova - Carla Sibilla,
Francesca Imperiale (Soprintendente archivistica per la Liguria),
Stefano Verdino (Università di Genova),
Claudio Proietti (Direttore Conservatorio N. Paganini , Genova),
Giuseppe Martini(Istituto Nazionale Studi Verdiani, Parma),
oltre ai curatori del volume “Giuseppe Verdi. Le lettere genovesi” Roberto Iovino e Raffaella Ponte.

Ore 17,00 al Museo del Risorgimento-Istituto Mazziniano - Via Lomellini, 11, 16124 Genova

nel video la Direttrice dell'Archivio Storico del Comune di Genova e Istituto Mazziniano ci racconta la mostra dedicata a Giuseppe Verdi
19 novembre 2013
Ultimo aggiornamento: 21/10/2015
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