Dopo aver salutato con grande soddisfazione la notizia di ieri che Genova porta a casa, grazie al decreto "Italiasicura", 275 milioni di euro contro il dissesto idrogeologico, oggi a Palazzo Tursi, l'assessore Gianni Crivello ha presentato alla stampa le attività della protezione civile del Comune di Genova.
"Una notizia - ha detto Crivello - che abbiamo apprezzato in tutta la sua importanza. Questo è il primo governo che investe una cifra considerevole nella sicurezza della nostra città. Ma va anche dato atto all'Amministrazione che ha saputo, grazie ai progetti preliminari già pronti, cogliere questa occasione irripetibile".
L'assessore fa poi l'elenco delle opere stanziate: 165 milioni andranno allo scolmatore del Bisagno, considerata sino a qualche mese fa un'opera irraggiungibile, 95 milioni sul terzo lotto della copertura del Bisagno alla Foce, 5 milioni sullo scolmatore del Fereggiano (fortemente voluto e finanziato dall'Amministrazione nonostante le scarse risorse finanziarie), 10 milioni per il Noce e Rovare affluenti del Fereggiano e altri lavori minori a Levante e Ponente.
"In parallelo - ha continuato Crivello - abbiamo convocato una conferenza stampa per confermare l’importanza che questa Amministrazione attribuisce, sin dal suo insediamento, alla Protezione Civile. Un settore sempre in prima linea, che lavora, oggi come nel passato, per tutelare al massimo l'incolumità dei nostri cittadini. La sua azione si sviluppa sul fronte dell'organizzazione interna, con risorse umane, mezzi e tecnologie, ma anche sul fronte della comunicazione, individuando le attività e le procedure che devono essere messe in atto per fronteggiare un evento calamitoso sul territorio comunale".
Lo scorso 21 luglio è stato approvato dal Consiglio Comunale il “Piano Comunale di Emergenza della Protezione Civile". La riorganizzazione, cioè, della macchina del settore per reagire meglio e più velocemente in caso di necessità e comunicare in tempo reale le misure adottate, per esempio la chiusura di strade o in casi estremi l'evacuzione delle abitazioni situate in zone esondabili.
"Stiamo lavorando - ha continuato l'assessore - con le scuole, dove potenzieremo i nostri progetti già avviati, preparandone di nuovi. Cercheremo di creare una cultura dell'emergenza da condividere con il territorio e le associazioni di categoria. Perché questa è una città complessa e bellissima, dove il rischio zero, come in molte altri parti del nostro Paese, come ci racconta la cronaca di questi giorni in toscana e Friuli, non esisterà mai".
Tra le attività dirette alla cittadinanza, presentate dalla direttrice della Protezione Civile del Comune di Genova Francesca Bellenzier, sono previste esercitazioni nelle zone a rischio idro-meteo, il proseguimento della campagna “Io non rischio” (con Dipartimento Nazionale e ANPAS), volontari in piazza per insegnare la mitigazione del rischio, manifesti stradali, pensiline Cemusa, pannelli per gli autobus, biglietti del bus e paginetta inserita negli orari degli autobus, utilizzando l’elaborazione grafica curata da una tirocinante di Architettura sulla base di un progetto della Direzione Scuole del Comune.
Tale progetto ha creato un gioco rivolto ai bambini della scuola per l’infanzia, che grazie allo sponsor di COOP Liguria sarà a breve messo in produzione. Da novembre cinque ragazzi del servizio civile visiteranno casa per casa nelle zone a rischio per illustrare il comportamento da tenere in caso di alluvione.
Con l’Ufficio Scolastico Provinciale è stato confermato il progetto “Le scatole di Zoe – Un progetto per imparare a proteggere”, rivolto alle scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado pubbliche e private del Comune di Genova, da realizzare negli anni scolastici 2014-2015 e 2015-2016, che prevede un "concorso di idee" con la supervisione di operatori del Settore Protezione Civile del Comune
E poi ancora a Teglia, dove nell'Istituto Comprensivo, nel mese di aprile 2015 si sono svolti due incontri presso l’I.C. Teglia, con i genitori della Scuola Infanzia, nei quali si sono illustrati i compiti del Sistema di Protezione Civile.
Una novità è rappresentata dal progetto pilota “Rivi senza nome”. Di molti dei rivi minori, infatti, non si conosce la denominazione che, a livello di micro toponomastica locale, è sicuramente diffusa tra i residenti “storici” del luogo. Il Settore di Protezione Civile intende bandire un progetto che fornisca un piccolo contributo economico a quelle scuole che intendano partecipare alla ricerca attiva sul territorio, per il reperimento di tali denominazioni storiche locali.
Il progetto, ancora solo in fase di ideazione, sarà condotto inizialmente con un Municipio “pilota” e altre realtà territoriali. Si concluderà con iniziative locali nelle quali i nomi recuperati saranno ufficialmente assegnati ai vari rivi con cerimonie ad hoc.
Alla conferenza stampa era presente il comandante della Polizia Municipale, Giacomo Tinella, e tutto lo staff della Protezione Civile del Comune di Genova.
"Una notizia - ha detto Crivello - che abbiamo apprezzato in tutta la sua importanza. Questo è il primo governo che investe una cifra considerevole nella sicurezza della nostra città. Ma va anche dato atto all'Amministrazione che ha saputo, grazie ai progetti preliminari già pronti, cogliere questa occasione irripetibile".
L'assessore fa poi l'elenco delle opere stanziate: 165 milioni andranno allo scolmatore del Bisagno, considerata sino a qualche mese fa un'opera irraggiungibile, 95 milioni sul terzo lotto della copertura del Bisagno alla Foce, 5 milioni sullo scolmatore del Fereggiano (fortemente voluto e finanziato dall'Amministrazione nonostante le scarse risorse finanziarie), 10 milioni per il Noce e Rovare affluenti del Fereggiano e altri lavori minori a Levante e Ponente.
"In parallelo - ha continuato Crivello - abbiamo convocato una conferenza stampa per confermare l’importanza che questa Amministrazione attribuisce, sin dal suo insediamento, alla Protezione Civile. Un settore sempre in prima linea, che lavora, oggi come nel passato, per tutelare al massimo l'incolumità dei nostri cittadini. La sua azione si sviluppa sul fronte dell'organizzazione interna, con risorse umane, mezzi e tecnologie, ma anche sul fronte della comunicazione, individuando le attività e le procedure che devono essere messe in atto per fronteggiare un evento calamitoso sul territorio comunale".
Lo scorso 21 luglio è stato approvato dal Consiglio Comunale il “Piano Comunale di Emergenza della Protezione Civile". La riorganizzazione, cioè, della macchina del settore per reagire meglio e più velocemente in caso di necessità e comunicare in tempo reale le misure adottate, per esempio la chiusura di strade o in casi estremi l'evacuzione delle abitazioni situate in zone esondabili.
"Stiamo lavorando - ha continuato l'assessore - con le scuole, dove potenzieremo i nostri progetti già avviati, preparandone di nuovi. Cercheremo di creare una cultura dell'emergenza da condividere con il territorio e le associazioni di categoria. Perché questa è una città complessa e bellissima, dove il rischio zero, come in molte altri parti del nostro Paese, come ci racconta la cronaca di questi giorni in toscana e Friuli, non esisterà mai".
Tra le attività dirette alla cittadinanza, presentate dalla direttrice della Protezione Civile del Comune di Genova Francesca Bellenzier, sono previste esercitazioni nelle zone a rischio idro-meteo, il proseguimento della campagna “Io non rischio” (con Dipartimento Nazionale e ANPAS), volontari in piazza per insegnare la mitigazione del rischio, manifesti stradali, pensiline Cemusa, pannelli per gli autobus, biglietti del bus e paginetta inserita negli orari degli autobus, utilizzando l’elaborazione grafica curata da una tirocinante di Architettura sulla base di un progetto della Direzione Scuole del Comune.
Tale progetto ha creato un gioco rivolto ai bambini della scuola per l’infanzia, che grazie allo sponsor di COOP Liguria sarà a breve messo in produzione. Da novembre cinque ragazzi del servizio civile visiteranno casa per casa nelle zone a rischio per illustrare il comportamento da tenere in caso di alluvione.
Con l’Ufficio Scolastico Provinciale è stato confermato il progetto “Le scatole di Zoe – Un progetto per imparare a proteggere”, rivolto alle scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado pubbliche e private del Comune di Genova, da realizzare negli anni scolastici 2014-2015 e 2015-2016, che prevede un "concorso di idee" con la supervisione di operatori del Settore Protezione Civile del Comune
E poi ancora a Teglia, dove nell'Istituto Comprensivo, nel mese di aprile 2015 si sono svolti due incontri presso l’I.C. Teglia, con i genitori della Scuola Infanzia, nei quali si sono illustrati i compiti del Sistema di Protezione Civile.
Una novità è rappresentata dal progetto pilota “Rivi senza nome”. Di molti dei rivi minori, infatti, non si conosce la denominazione che, a livello di micro toponomastica locale, è sicuramente diffusa tra i residenti “storici” del luogo. Il Settore di Protezione Civile intende bandire un progetto che fornisca un piccolo contributo economico a quelle scuole che intendano partecipare alla ricerca attiva sul territorio, per il reperimento di tali denominazioni storiche locali.
Il progetto, ancora solo in fase di ideazione, sarà condotto inizialmente con un Municipio “pilota” e altre realtà territoriali. Si concluderà con iniziative locali nelle quali i nomi recuperati saranno ufficialmente assegnati ai vari rivi con cerimonie ad hoc.
Alla conferenza stampa era presente il comandante della Polizia Municipale, Giacomo Tinella, e tutto lo staff della Protezione Civile del Comune di Genova.