Lo stato di salute dell'economia genovese
nel primo semestre del 2016

Pubblicato dall'ufficio Statistica del Comune di Genova il cruscotto dell'economia genovese. Anche a Genova, come nel resto del Paese, nonostante i dati confortanti di fine 2015, la ripresa economica stenta a ripartire. In un quadro di generale debolezza della domanda interna, la nostra città registra una sostanziale stabilità, grazie ai buoni risultati provenienti dai flussi turistici e dell’attività portuale, il cui traffico passeggeri risulta in consistente aumento

Testo Alternativo
Sono il turismo e il traffico portuale, relativo al movimento crocieristico e dei traghetti, a determinare una situazione di sostanziale stabilità a Genova.

Nella nostra città, come nel resto del Paese, la ripresa economica registrata a fine 2015 si è affievolita, a causa di  una domanda interna ancora insufficiente.

Ma Genova, già da anni, ha iniziato a lavorare per posizionarsi fra le città d’arte, per uscire dal cono d’ombra della crisi industriale.

E oggi il turismo culturale rappresenta una parte importante dell’economia cittadina.

Nei primi sei mesi del 2016 c’è stato un consistente incremento delle presenze dei visitatori nei musei civici (+21,0% rispetto al primo semestre dell’anno precedente) e il considerevole aumento (+24,6%) dei visitatori dell’Acquario, che ha beneficiato della nuova attrazione rappresentata dagli squali grigi.

Nonostante la crisi economica abbia fatto registrare una lieve flessione degli arrivi, sia italiani sia stranieri, i dati sono, comunque, più che confortanti.

Accanto alla Francia, che continua a conservare il primato relativo agli arrivi di turisti stranieri, vi sono la Germania e gli Stati Uniti. Ma la novità di questo primo semestre dell’anno è il forte aumento di visitatori argentini, +47,1%, e giapponesi, +33,8%. In calo le presenze di ospiti brasiliani, -31,7%, e cinesi -29,0%.

Anche il traffico portuale ha beneficiato dei flussi hturistici. Nel primo semestre 2016, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, c’è stato un  considerevole aumento del traffico passeggeri: i crocieristi sono aumentati dell’11,5% e i passeggeri dei traghetti del 9,2%.

Segno negativo, invece, per quanto riguarda il movimento delle merci nel porto di Genova. E’ diminuito sia l’imbarco, -2,5%, sia lo sbarco, -3,2%. La flessione ha riguardato, maggiormente, gli oli minerali e rinfuse. Stabile la movimentazione dei container.

Per il mercato del lavoro, nonostante lo scenario occupazionale rimanga ancora preoccupante, dal confronto dei dati del secondo semestre 2016 con quelli dello stesso periodo dello scorso anno, si nota una risalita del tasso di occupazione a livello regionale del + 0,5% e una diminuzione delle ore di cassa integrazione.Un dato  più contenuto di quello nazionale o di altre regioni del nord ovest, ma che fanno sperare in un trend positivo, confermato anche dal minor numero di persone inattive.

I giovani cercano lavoro, ma di meno come imprenditori privati. Sono calate del 7,1% le imprese gestite da giovani, in un contesto di generale diminuzione di nuove imprese iscritte alla Camera di Commercio di Genova, nel primo semestre del 2016: rispetto al 2015, ci sono 101 imprese in meno, pari a un -5%.

Rimane stabile il settore dell’imprenditoria femminile e sono aumentate del 2,2% le attività in proprio avviate da stranieri, soprattutto nei settori del commercio e delle costruzioni: quasi un terzo delle imprese edili genovesi sono gestite da stranieri.

Aumenta il numero delle start up che risultano 86 alla fine del primo semestre. Il principale ambito operativo è rappresentato del settore dei servizi, in particolare quelli legati alla produzione di software, ricerca e sviluppo, servizi ICT, e altre attività professionali, scientifiche e tecniche.

Meno imprese nuove, ma quelle presenti registrano un leggero miglioramento dell’attività: + 0,2%. In particolare, si rileva la ripresa delle attività immobiliari e di quelle operanti nel comparto turistico, mentre risentono ancora della crisi le attività manifatturiere, commerciali, quelle legate al trasporto e magazzinaggio e il settore delle costruzioni.

Il numero dei fallimenti dichiarati dalle società (64) è pari a quello registrato nel primo semestre 2015. I settori maggiormente colpiti sono il commercio e l’edilizia.

Anche a Genova, analizzando i dati dei prezzi al consumo, risulta evidente che la fase deflattiva della crisi economica non si è ancora arrestata.

Nel corso del primo semestre del 2016 i prezzi hanno subito una decelerazione, che a giugno era superiore al dato nazionale. L’andamento dei prezzi sconta la contrazione della componente energetica e della contenuta, e non sufficiente, domanda interna.
18 novembre 2016
Ultimo aggiornamento: 19/11/2016
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