Prima il saluto ai sindaci del territorio riuniti dal prefetto di Genova Fiamma Spena a Palazzo Doria Spinola (“una casa – ha detto – sempre aperta alle vostre esigenze”) con i calorosi auguri “di ogni bene a voi e alle vostre famiglie” per le prossime festività e poi il lunghissimo applauso per la consegna da parte del prefetto al commissario della Provincia Piero Fossati del diploma di Commendatore al merito della Repubblica Italiana conferitogli dal Capo dello Stato. Molto emozionato Fossati, che aveva al suo fianco il sindaco metropolitano e di Genova Marco Doria, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e il vicesindaco di Rondanina, il Comune più piccolo del territorio, ha detto “in questi giorni di commiato dalla Provincia cado spesso nella commozione e mi succede anche ora, nel bellissimo momento in cui ricevo un riconoscimento così prestigioso e ambito, ottenuto anche per l’impulso e il sostegno di tantissime persone come il prefetto Giovanni Balsamo che ha preceduto la dottoressa Spena, il presidente Claudio Burlando, il sindaco Marco Doria e moltissimi amministratori e rappresentanti delle istituzioni e di tutta la comunità del territorio con cui abbiamo costantemente collaborato. Sono periodi estremamente difficili per tutti gli enti, ma spero che la Città Metropolitana possa disporre delle risorse per fare anche quello che i tagli ai bilanci degli ultimi tre anni non hanno più consentito alla Provincia”. Per un amministratore locale, ha aggiunto Fossati “è comunque fondamentale appropriarsi e avere il dono dell’ascolto dei propri cittadini. Anch’io ho sempre cercato di farlo, al meglio delle mie possibilità” e poi il commissario (che ha ricevuto dai direttori della Provincia le insegne da commendatore della Repubblica) ha concluso con “un abbraccio forte e auguri di cuore a tutti”. Anche a nome dei colleghi del territorio il sindaco Marco Doria ha detto “siamo noi a ringraziare Piero Fossati che nello stile e nella dedizione al servizio della nostra comunità è un vero esempio. Ha sempre saputo ascoltare e il suo stile di amministratore pubblico è un esempio che ci sforzeremo in ogni modo di seguire.” Claudio Burlando ha ricordato che nell’incarico di commissario straordinario della Provincia a Fossati “un po’ di colpa ce l’ho anch’io. Alla fine del ciclo amministrativo doveva essere nominato commissario straordinario il presidente della Provincia, indicato però per un altro incarico, o un commissario prefettizio. Chiesi al Governo e al prefetto un’eccezione per il rapporto di fiducia fra Piero Fossati e tutti gli amministratori del territorio perchè non c’è mai stato problema significativo che non abbia gestito con passione e impegno. Non fu facile ottenere il suo consenso, anche perché gli avevo detto ‘è questione di pochi mesi’ e sono invece passati quasi tre anni, ma ricordo che anche quando andai a trovarlo dopo un serio problemi di salute mi disse ‘fra una settimana esco dall’ospedale e ricomincio’. Perciò non posso che ringraziarlo per tutto quello che ha fatto”. Burlando ha poi toccato il difficile nodo delle Province e della Città Metropolitana dicendo “ne usciremo anche questa volta. La riforma non è ben gestita, ma è anche difficile gestire un Paese con tagli e tagli. Il processo avviato non mi pare più reversibile, bisogna però che sia chiaro chi fa che cosa, sia assicurato l’equilibrio fra funzioni e risorse, perché se la Regione si sostituisce tout-court per le funzioni delegate alle Province, poi salta per le risorse. Bisogna che nella transizione tutti i dipendenti, precari inclusi, vengano garantiti, lavorando anche con più amministrazioni pubbliche e coinvolgendo anche quelle locali del territorio.”

Ufficio Stampa Provincia di Genova