Il 6 settembre è l’ultimo giorno utile per visitare la mostra fotografica "Amṛta il Nutrimento del Cuore", ospitata dal Museo d’Arte Orientale “Edoardo Chiossone”.
Le immagini documentano il rito di consacrazione del complesso templare induista Śakti-pīṭha, svoltosi nel settembre 2012 nel monastero Maṭh Gītānanda Āśram di Altare (Savona), un evento sacro di notevole complessità e importanza rituale, celebrato molto raramente persino in India.
La mostra fotografica immortala i dieci giorni nel corso dei quali dieci sacerdoti (paṇḍit), convenuti da rinomati templi dell’India, hanno celebrato il rito seguendo scrupolosamente la più antica e autentica tradizione del Veda, la Scrittura sacra indù. Uno dei dieci paṇḍit aveva il compito esclusivo di cucinare speciali pietanze da offrire in oblazione alla Divinità durante le celebrazioni.
In questo rito, il fuoco, che conduce le oblazioni e le aspirazioni umane verso il Divino, è la guida e il primo sacerdote, mentre il cibo è il suo cuore, poiché costituisce al contempo l’offerta alla Divinità e il nutrimento di conoscenza somministrato al devoto, che lo riceve come grazia o prasād.
Attraverso la simbologia della nutrizione, il rito sacrificale rende attiva l’unione del microcosmo e del macrocosmo e rappresenta i processi di rinnovamento e reciproca connessione del mondo umano e del cosmo.
Centro della consacrazione è la colossale statua in granito nero della Madre Divina nella forma di Śrī Lalitā Mahātripurasundarī, attorno alla quale sono installate le rappresentazioni divine facenti parte del suo culto: le Daśa Mahā Vidyā o “Dieci Grandi Conoscenze”, Gaṇeśa e i Nava-graha o “Nove Pianeti”. Tutte le sculture sono state realizzate nella regione del Tamil Nadu, nel Sud dell’India, da scultori esperti in arte sacra, gli śilpin.
Il museo è aperto: il martedì 9-18; mercoledì-sabato 9-19; domenica 9.30-19.30
Info: tel. 010 542285
Le immagini documentano il rito di consacrazione del complesso templare induista Śakti-pīṭha, svoltosi nel settembre 2012 nel monastero Maṭh Gītānanda Āśram di Altare (Savona), un evento sacro di notevole complessità e importanza rituale, celebrato molto raramente persino in India.
La mostra fotografica immortala i dieci giorni nel corso dei quali dieci sacerdoti (paṇḍit), convenuti da rinomati templi dell’India, hanno celebrato il rito seguendo scrupolosamente la più antica e autentica tradizione del Veda, la Scrittura sacra indù. Uno dei dieci paṇḍit aveva il compito esclusivo di cucinare speciali pietanze da offrire in oblazione alla Divinità durante le celebrazioni.
In questo rito, il fuoco, che conduce le oblazioni e le aspirazioni umane verso il Divino, è la guida e il primo sacerdote, mentre il cibo è il suo cuore, poiché costituisce al contempo l’offerta alla Divinità e il nutrimento di conoscenza somministrato al devoto, che lo riceve come grazia o prasād.
Attraverso la simbologia della nutrizione, il rito sacrificale rende attiva l’unione del microcosmo e del macrocosmo e rappresenta i processi di rinnovamento e reciproca connessione del mondo umano e del cosmo.
Centro della consacrazione è la colossale statua in granito nero della Madre Divina nella forma di Śrī Lalitā Mahātripurasundarī, attorno alla quale sono installate le rappresentazioni divine facenti parte del suo culto: le Daśa Mahā Vidyā o “Dieci Grandi Conoscenze”, Gaṇeśa e i Nava-graha o “Nove Pianeti”. Tutte le sculture sono state realizzate nella regione del Tamil Nadu, nel Sud dell’India, da scultori esperti in arte sacra, gli śilpin.
Il museo è aperto: il martedì 9-18; mercoledì-sabato 9-19; domenica 9.30-19.30
Info: tel. 010 542285