Alle ore 11 di oggi ai 12 tornelli del 58° Salone Nautico erano transitate 163.418 persone. Un dato da rileggere questa sera alle ore 18 quando i cancelli della Fiera chiuderanno definitivamente, con una affluenza di visitatori che si assesterà a quota 175.000. Alla vigilia, a causa del crollo del Ponte Morandi, si temeva il tono dimesso, invece è stato il salone della riscossa, del made in Italy e di #genovanelcuore.
Il punto della situazione in chiusura della manifestazione nautica è stato fatto questa mattina nel padiglione Jean Nouvel dal presidente della regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci e dal presidente di Ucina Carla Demaria.
"Rilanciare se stessa, con le proprie forze, è una delle cose che Genova sa fare meglio - ha detto il sindaco Marco Bucci -. Abbiamo lavorato insieme al salone creando un binomio secondo a nessuno nel mondo. Venire qui al salone di Genova vuol dire vedere una grande nautica ma anche una grande città. L'augurio che mi sento di fare - ha concluso Bucci - che questo appuntamento si possa tenere due volte all'anno. E' il mio augurio per il futuro. Voglio ringraziare tutti, dagli espositori ai visitatori, perché questa grande partecipazione è la dimostrazione che, nonostante tutto, la città ce la sta facendo e ce la farà anche meglio di prima - ha conclsuo Bucci-".
Per la prossima edizione si fa l'ipotesi di due giorni in più, rispetto ai sei attuali, con inizio posticipato ai primi di ottobre, oltre al secondo salone dedicato all'usato, come auspicato dal sindaco e da molti espositori. Tornando alla edizione numero 58 che si conclude oggi, la presenza degli stranieri si assesta al 33%, rispetto al 30 % dello scorso anno, che vuole dire circa 60.000 visitatori da fuori Italia. Quest'anno sono arrivati anche da molto lontano, oltre che da Spagna, Francia e Grecia, da Australia, Hong Kong e Israele.
"Speriamo che il Salone del prossimo anno sia ancora più importante - sottolinea il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -. Certamente lo sarà nei numeri: degli espositori e a livello di business. Ma speriamo che sia veramente il Salone del sorriso perché se non avremo un ponte Morandi nuovo, almeno avremo una data per inaugurare quel ponte e un cantiere da visitare insieme dove quel ponte avrà già una sua forma ben definita che è quello nella mente di tutti noi che ha risvegliato l'architetto Piano, un cantiere che ha già tempi stabiliti di riapertura".
Il punto della situazione in chiusura della manifestazione nautica è stato fatto questa mattina nel padiglione Jean Nouvel dal presidente della regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci e dal presidente di Ucina Carla Demaria.
"Rilanciare se stessa, con le proprie forze, è una delle cose che Genova sa fare meglio - ha detto il sindaco Marco Bucci -. Abbiamo lavorato insieme al salone creando un binomio secondo a nessuno nel mondo. Venire qui al salone di Genova vuol dire vedere una grande nautica ma anche una grande città. L'augurio che mi sento di fare - ha concluso Bucci - che questo appuntamento si possa tenere due volte all'anno. E' il mio augurio per il futuro. Voglio ringraziare tutti, dagli espositori ai visitatori, perché questa grande partecipazione è la dimostrazione che, nonostante tutto, la città ce la sta facendo e ce la farà anche meglio di prima - ha conclsuo Bucci-".
Per la prossima edizione si fa l'ipotesi di due giorni in più, rispetto ai sei attuali, con inizio posticipato ai primi di ottobre, oltre al secondo salone dedicato all'usato, come auspicato dal sindaco e da molti espositori. Tornando alla edizione numero 58 che si conclude oggi, la presenza degli stranieri si assesta al 33%, rispetto al 30 % dello scorso anno, che vuole dire circa 60.000 visitatori da fuori Italia. Quest'anno sono arrivati anche da molto lontano, oltre che da Spagna, Francia e Grecia, da Australia, Hong Kong e Israele.
"Speriamo che il Salone del prossimo anno sia ancora più importante - sottolinea il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -. Certamente lo sarà nei numeri: degli espositori e a livello di business. Ma speriamo che sia veramente il Salone del sorriso perché se non avremo un ponte Morandi nuovo, almeno avremo una data per inaugurare quel ponte e un cantiere da visitare insieme dove quel ponte avrà già una sua forma ben definita che è quello nella mente di tutti noi che ha risvegliato l'architetto Piano, un cantiere che ha già tempi stabiliti di riapertura".
