Genova ricorda l'attentato al procuratore Francesco Coco e alla sua scorta

Sono trascorsi 40 anni da quell’8 giugno del 1976 quando il magistrato Francesco Coco e la sua scorta – il brigadiere di Polizia Giovanni Saponara  e l'appuntato dei Carabinieri Antioco Deiana – vennero uccisi dalle Brigate Rosse. Martedì 7 giugno in salita Santa Brigida, dove avvenne l’agguato, Elena Fiorini, assessore alla Legalità e Diritti del Comune di Genova, ha preso parte alla cerimonia commemorativa organizzata dalla sezione genovese dell’Unione Nazionale Mutilati e Invalidi per Servizio Istituzionale

Un momento della cerimonia
Il picchetto d’onore della polizia e dei carabinieri, il silenzio fuori ordinanza. Onore e rispetto per chi ha versato il proprio sangue per difendere i principi di libertà e democrazia nel nostro Paese.

Alle 9 di martedì 7 giugno sono stati ricordati, in salita Santa Brigida dove vennero uccisi  da un commando delle Brigate Rosse, il Procuratore generale della Repubblica Francesco Coco , il brigadiere di Polizia Giovanni Saponara e l'appuntato dei Carabinieri Antioco Deiana.

L’assessore comunale alla Legalità e diritti Elena Fiorini, insieme con le massime autorità istituzionali – Valeria Fazio della Procura generale della Repubblica, il presidente di Corte d'Appello Maria Teresa Bonavia, il generale comandante della legione dei Carabinieri Paolo Carrà e il vice presidente nazionale dell’Unione nazionale mutilati e invalidi per servizio istituzionale Giordano Ferretti – hanno deposto una corona d’alloro davanti alla lapide, posta dal Comune di Genova, per ricordare a tutti, alle future generazioni, chi è morto per i propri ideali e la ferma condanna dell’eversione.

La figura di Francesco Coco è quella di un uomo che, fino alla fine, difese le sue idee. Procuratore generale presso la Corte d'appello di Genova, durante il sequestro del magistrato Mario Sossi, nella primavera 1974 da parte delle Brigate Rosse,  rifiutò la trattativa per la liberazione dell'ostaggio.

Il sanguinoso attentato di Genova venne rivendicato anche dai brigatisti detenuti a Torino, dove era in corso il processo al cosiddetto "nucleo storico" dell'organizzazione.

Quarant’anni dopo, in salita Santa Brigida, c’è tanta commozione per la morte di questi tre eroi silenziosi.

La manifestazione commemorativa ha ottenuto l’adesione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la concessione della medaglia presidenziale.

Per onorare la memoria dei caduti negli anni di piombo, l’Unione nazionale mutilati per servizio, ha promosso un concorso a premi, riservato agli studenti della scuola media superiore, per il miglior tema sul fenomeno del terrorismo.

Alle 10 di martedì 7 giugno, nell’aula magna del liceo D’Oria, la premiazione degli studenti preceduta dal saluto del nuovo procuratore generale Valeria Fazio e dall’orazione commemorativa di Luciano Di Noto, già procuratore generale della Repubblica.

Genova non dimentica, l’Italia non dimentica, perché la lezione del passato deve servire a capire le dinamiche attuali e a non ripetere gli stessi errori. 
7 giugno 2016
Ultimo aggiornamento: 07/06/2016
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