Tra i segnali positivi dell'economia genovese, annunciati nel corso di una conferenza stampa questa mattina a Palazzo Tursi dall'assessore allo sviluppo economico Emanuele Piazza, la nascita di nuove imprese, un deciso segno più su traffici marittimi e flussi turistici e un buon incremento dell'occupazione: + 1,4 %.
La nostra città esce dagli ultimi posti in classifica e si lascia alle spalle la deflazione, un termine tecnico per definire il micidiale mix di inflazione e depressione. "Siamo finalmente usciti - ha detto l'assessore Piazza - da una fase deflattiva con una inflazione contenuta (+ 0,5%) e un aumento dei livelli occupazionali, contenuto anch'esso (+ 1,4%), ma significativo se rapportato al dato nazionale, oltre a un aumento di nuove imprese. Dati positivi per chi lavora e produce ma sgraditi - ha proseguito l'assessore - per chi sa solo mugugnare e scommette sulla sconfitta di questa città".
I numeri confortanti, che attestano il miglioramento dell'economica genovese, emergono da "Il cruscotto dell'economia" del primo semestre 2015, a cura della direzione Pianificazione strategica, Smart City e Statistica, Settore controllo di gestione del Comune di Genova.
Le nuove imprese attive nel territorio genovese sono 65: un dato – questo – in controtendenza rispetto a quello registrato a livello provinciale, regionale e nazionale. In particolare viene rilevata una ripresa delle attività immobiliari, turistiche, finanziarie e assicurative, e del settore delle costruzioni.
"Il dato dimostra - prosegue l'assessore - che Genova ha delle grandi potenzialità, soffre ancora in parte le crisi strutturali di commercio ed edilizia, ma nei dati macroeconomici è una città vitale. Un quadro che da un lato ci conforta e dall'altro ci spinge ad agire insieme al mondo dell'imprenditoria e della ricerca per trovare nuove occasioni di sviluppo".
Tra i settori che tirano di più figurano il Porto (+10,5%) e il turismo (+ 8,5 %). La significativa ripresa del traffico portuale si riferisce alle merci imbarcate (export) sia al movimento containerizzato (import ed export). Segno più anche davanti ai numeri del traffico passeggeri con un + 2,1 dei crocieristi mentre stabile resta il numero dei passeggeri dei traghetti.
"Il dato del turismo - continua Piazza - si consolida e dimostra che Genova si conferma come una città con una chiara vocazione turistica, con forti contenuti di bellezza. La crescita degli arrivi va attribuita in gran parte agli stranieri con un 45,2 % del totale, chiaro segno di una internalizzazione della nostra offerta turistica. L’immagine che viene restituita all’estero di Genova è quella di una città in cui conveniente investire, sia per i suoi contenuti artistici e culturali, sia industriali e di ricerca".
Diminuisce lievemente l'imprenditoria femminile (- 0,5%) mentre più consistente è il calo delle imprese gestite dai giovani (- 6,4%). " Il rallentamento dell’imprenditoria femminile - ha concluso Piazza – rappresenta la coda di una emorragia che c'era stata negli anni scorsi. Preoccupante è invece il calo dei giovani imprenditori che, pur amando Genova, non trovano occasioni per trasformare questo attaccamento in occasioni per fare impresa. Stiamo lavorando insieme a Università e Confindustria per facilitare la nascita di start up. Metteremo a disposizione di queste iniziative il nostro patrimonio immobiliare in un progetto che presenteremo nei prossimi giorni ".
La nostra città esce dagli ultimi posti in classifica e si lascia alle spalle la deflazione, un termine tecnico per definire il micidiale mix di inflazione e depressione. "Siamo finalmente usciti - ha detto l'assessore Piazza - da una fase deflattiva con una inflazione contenuta (+ 0,5%) e un aumento dei livelli occupazionali, contenuto anch'esso (+ 1,4%), ma significativo se rapportato al dato nazionale, oltre a un aumento di nuove imprese. Dati positivi per chi lavora e produce ma sgraditi - ha proseguito l'assessore - per chi sa solo mugugnare e scommette sulla sconfitta di questa città".
I numeri confortanti, che attestano il miglioramento dell'economica genovese, emergono da "Il cruscotto dell'economia" del primo semestre 2015, a cura della direzione Pianificazione strategica, Smart City e Statistica, Settore controllo di gestione del Comune di Genova.
Le nuove imprese attive nel territorio genovese sono 65: un dato – questo – in controtendenza rispetto a quello registrato a livello provinciale, regionale e nazionale. In particolare viene rilevata una ripresa delle attività immobiliari, turistiche, finanziarie e assicurative, e del settore delle costruzioni.
"Il dato dimostra - prosegue l'assessore - che Genova ha delle grandi potenzialità, soffre ancora in parte le crisi strutturali di commercio ed edilizia, ma nei dati macroeconomici è una città vitale. Un quadro che da un lato ci conforta e dall'altro ci spinge ad agire insieme al mondo dell'imprenditoria e della ricerca per trovare nuove occasioni di sviluppo".
Tra i settori che tirano di più figurano il Porto (+10,5%) e il turismo (+ 8,5 %). La significativa ripresa del traffico portuale si riferisce alle merci imbarcate (export) sia al movimento containerizzato (import ed export). Segno più anche davanti ai numeri del traffico passeggeri con un + 2,1 dei crocieristi mentre stabile resta il numero dei passeggeri dei traghetti.
"Il dato del turismo - continua Piazza - si consolida e dimostra che Genova si conferma come una città con una chiara vocazione turistica, con forti contenuti di bellezza. La crescita degli arrivi va attribuita in gran parte agli stranieri con un 45,2 % del totale, chiaro segno di una internalizzazione della nostra offerta turistica. L’immagine che viene restituita all’estero di Genova è quella di una città in cui conveniente investire, sia per i suoi contenuti artistici e culturali, sia industriali e di ricerca".
Diminuisce lievemente l'imprenditoria femminile (- 0,5%) mentre più consistente è il calo delle imprese gestite dai giovani (- 6,4%). " Il rallentamento dell’imprenditoria femminile - ha concluso Piazza – rappresenta la coda di una emorragia che c'era stata negli anni scorsi. Preoccupante è invece il calo dei giovani imprenditori che, pur amando Genova, non trovano occasioni per trasformare questo attaccamento in occasioni per fare impresa. Stiamo lavorando insieme a Università e Confindustria per facilitare la nascita di start up. Metteremo a disposizione di queste iniziative il nostro patrimonio immobiliare in un progetto che presenteremo nei prossimi giorni ".
