"Alcotra": un progetto contro
il fenomeno della fuga da scuola

Il Liguria il 10% di giovani tra i 14 e i 29 anni non fanno formazione, non lavorano e non vanno a scuola. Nasce una collaborazione tra Italia e Francia per il recupero e contrasto della dispersione scolastica. Si sceglie un istituto professionale dopo diverse bocciature

Testo Alternativo
Ci sono ragazzi che vanno a scuola costretti dalla famiglia. Resistono, non senza difficoltà, durante gli anni di elementari e medie. Alle superiori la demotivazione è più forte della paura dei genitori. L' iter, per alcuni di loro, sembra scontato: prima bocciatura, seconda bocciatura, abbandono. Il dato della dispersione scolastica nazionale si attesta sul 19% circa. 

In Liguria va un po' meglio: chi lascia anzitempo i banchi di scuola arriva al 16,2%. Il trend, però, è negativo. Dal 2004 al 2010, la quota di giovani che hanno abbandonato prematuramente gli studi in Liguria aveva registrato un notevole calo, rispetto alle altre regioni, arrivando nel 2008 a un 12,6% e nel 2009 a un 12,4%, rispetto al 16,3% del 2004.  Ma nel 2010 si è registrato, come abbiamo detto, un aumento di tre punti dei giovani che abbandonano gli studi, arrivando, appunto, al 16,2%.

Sul fronte dei giovani cosiddetti “NEET” che non frequentano cioè alcun corso di formazione o istruzione e sono privi di lavoro, nel 2009 in Liguria si è registrato un tasso del 14,3% sul totale della popolazione giovanile tra i 15 e i 29 anni. In tutte le province sono sempre maggiori e, in alcuni casi più del doppio, le percentuali femminili rispetto a quelle maschili. Per arginare questo fenomeno, che nella nostra Regione interessa 5000 giovani, proprio oggi è stato presentato a Palazzo Spinola, in via Garibaldi 2, il progetto “Alcotra”, che vede la collaborazione della Regione e di numerose scuole divise tra la Liguria e la Francia.

«L’abbandono é un fenomeno importante e grave – spiega l’assessore regionale Pippo Rossetti – parliamo di circa un 10% di ragazzi che non frequentano una scuola o un percorso di formazione. Sotto questo profilo la Regione da tempo cerca strumenti adatti per ridurre l’abbandono: Alcotra permetterà che il diploma di maturità venga riconosciuto in Francia e viceversa. Specialmente nel turismo è importante perchè senza conoscere il francese o l’inglese non si può lavorare». Il progetto "Alcotra" è molto vasto ed in tutta Europa e coinvolge un altissimo numero di partners: una parte di questo progetto è indirizzato proprio al recupero e al contrasto della dispersione scolastica, mentre  l'altro si occupa di valorizzare la conoscenza reciproca tra allievi e docenti dei due Paesi.

Ma le iniziative non si fermano qui: «Siamo nel numero delle regioni – continua Rossetti – che hanno offerto corsi triennali di formazione professionale in obbligo scolastico e abbiamo un piano giovani per lavorare molto sull’orientamento. Si pensi che un giovane su tre finisce alle scuole professionali dopo un anno perso perchè non c’è stata una buona
azione di orientamento. L’importante – conclude l’assessore – è capire che non ci sono scuole di serie A o di B e che il lavoro che si fa non incide sulla propria dignità. Diventare un piccolo artigiano vale forse più di tante lauree che si traducono in un pezzo di carta».
genova, 20 settembre 2012
Ultimo aggiornamento: 20/09/2012
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