Petizione contro il Gioco d'Azzardo
Centinaia di firme, la raccolta prosegue

Numerose adesioni per l'iniziativa del Comune per ottenere una legislazione più stringente contro il dilagare delle case da gioco. Banchetti in via XX Settembre, dopo la pausa elettorale si continuerà per tutto il mese di maggio

Il Gioco d’Azzardo è una trappola, questo è noto, ma il suo dilagare attraverso sale, slot machine e spazi dedicati sta diventando un inedito scenario del nostro paese, decisamente preoccupante. A Genova, come in altre città italiane, sono in aumento gli esercizi commerciali che si occupano esclusivamente di proporre al cittadino tanti e colorati modi di tentare la sorte: dal gioco alla ricerca patologica di una vittoria il passo è brevissimo, e in mezzo stanno vite rovinate, tragedie e disperazione.

Da qua deriva il senso dell’iniziativa dell’amministrazione comunale, già annunciata in precedenza: far pressione al parlamento al fine di ottenere una legislazione più stringente in questo ambito, e che conceda agli enti territoriali maggiori strumenti per controllare, arginare o fermare questo fenomeno, diventato tale grazie a meccanismi commerciali non aggiornati e facilmente aggirabili.

Dopo aver raccolto centinaia di adesioni, oggi i banchetti per la raccolta delle firme hanno fatto capolino nella centralissima via XX Settembre, dove la stessa Marta Vincenzi, promotrice dell’iniziativa, invitava i passanti a sottoscrivere la petizione: «Credo che questa sia un momento di partecipazione importante – ha spiegato il sindaco – perché il gioco d’azzardo sta diventando veramente una piaga sociale trasversale, che intrappola giovani come anziani, donne come uomini. Non è possibile che il Comune abbia le mani legate in materia, devono essere riviste le procedure e le competenze».

Qualche passante tira dritto, non curante o addirittura infastidito: «Non è un problema di disinteresse – vuole sottolineare la Vincenzi – ma bisogna riconoscere che spesso la politica ha preso in giro i cittadini non legando dei risultati tangibili alle iniziative popolari. Bisogna cambiare alcuni meccanismi, aggiornandoli ai tempi in cui siamo, senza dividere le generazioni, ma unendole».

La petizione del Comune di Genova in questi giorni è stata affiancata anche dall’iniziativa della Regione Liguria, con la proposta di legge inerente le norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico, per colmare, viste le competenze dell’ente in ambito di sanità, alcune lacune dell’impianto legislativo.

Dopo la giornata di oggi, la raccolta firme seguirà una pausa dovuta al calendario elettorale, per poi riprendere e continuare per tutto il mese di maggio
Genova, 27 aprile 2012
Ultimo aggiornamento: 03/05/2012
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