Il ministro Profumo presenta i bandi
“Smart Cities, Smart Communities”

Le opportunità per sviluppare progetti finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca: l’ottica si allarga dalla città intelligente alla comunità intelligente. Le sei regole per far ripartire l’innovazione nel paese al convegno promosso da Regione Liguria

foto R.Cecconi
Il bando del Miur “Smart cities and communities and social innovation”, riservato al Nord Italia, scade il 5 novembre; per questo il ministro Profumo ha intrapreso un viaggio attraverso tutte le regioni italiane per presentare obiettivi, criteri e strategia di fondo del bando e dell’azione di governo sul fronte dell’innovazione; stamani, per accoglierlo a Genova, Regione Liguria ha organizzato un convegno alla presenza del Presidente Burlando e dell’Assessore Rossetti, oltre che del Sindaco di Genova Marco Doria, del Vicepresidente dell’associazione Genova Smart City Paolo Pissarello e del Presidente di Confindustria Giovanni Calvini.

Le linee sono state presentate da Emanuele Fidora, Direttore Generale per il coordinamento e lo sviluppo della Ricerca del Miur: a bando 655 milioni di euro per finanziare progetti su 16 diversi ambiti (dalla salute all’invecchiamento, dall’energia ai trasporti, dalla scuola alla sicurezza, dalle tecnologie del mare al patrimonio culturale), che abbiano una dimensione fra i 12 e i 22 milioni di euro. Progetti medio grandi, quindi, e la prospettiva di finanziarne circa due per ambito. Progetti che prevedono un forte partenariato pubblico - privato, creando dei raggruppamenti che coinvolgano sempre le amministrazioni locali, per rispondere a bisogni reali del territorio in termini di qualità della vita e dei servizi. Il ministero si impegna a dare riscontro in tempi molto brevi: già prima di Natale dovrebbero essere noti i progetti finanziati.

Il ministro pensa a progetti che intercettino la domanda di servizi dei cittadini, che sappiano mettere a sistema le competenze dell’ente locale, del mondo della ricerca e di quello dell’impresa; che non si fermino al “bel prototipo” cioè alla capacità di immaginare soluzioni brillanti ed innovative che poi rimangono sulla carta; ma che sappiano generare prodotti che si possano sviluppare sul piano industriale, offrendo risposte reali al territorio che le ha concepite ed andando a costituire una sorta di banca delle idee intelligenti (il ministro ha fatto riferimento a un noto store di vendita di applicazioni per smartphone) che poi anche altri territori possano riutilizzare.

Da questo punto di vista Genova e la Liguria stanno già dando buona prova di sè: l’associazione Smart City, ha ricordato il vicepresidente Pissarello, continua a crescere, arrivando a 72 aderenti, per la gran parte imprese, e sta mettendo a sistema una nuova capacità di dialogo fra soggetti diversi; il sindaco Doria ha sottolineato come fra i nuovi soggetti dell’Associazione stiano entrando in scena anche competenze nel settore sociale, in grado di rispondere all’attenzione verso le comunità intelligenti del bando Miur; e come siano state poste le basi di una fruttuosa collaborazione con Milano e Torino.
Dal canto suo, Regione Liguria ha fortemente investito sulla innovazione e sul supporto alle nuove start up. Fra le azioni più recenti presentate dal presidente Burlando, l’apertura di un bando per l’insediamento di imprese fra Cornigliano ela Val Bormida per attività che possano collocarsi nell’indotto di Siemens, Ericsson (mentre Regione continua lavorare per risolvere la vicenda degli esuberi) e Toshiba, orientata a collocare qui una parte importante di attività; solo l’ultima di una serie di operazioni per cui Regione investe nel settore fra i 200 e i 300 milioni in sei anni. Il presidente Burlando ha anche fatto riferimento a prossimi sviluppi positivi per la vicenda Erzelli.

Il ministro Profumo si è soffermato a lungo sulla scarsa capacità italiana di approfittare dei finanziamenti europei, mentre ci avviciniamo al nuovo settennato 2014 – 2020 di finanziamenti per la ricerca e i fondi strutturali; per questi ultimi saranno a disposizione 24 miliardi di euro, ma non più pre-allocati, per cui la competizione fra i diversi paesi sarà particolarmente accesa.
I bandi predisposti dal ministero vogliono essere una palestra per le amministrazioni e le realtà di ricerca e di impresa italiane, che secondo il ministro dovrebbero imparare ad adeguarsi a sei principi: valorizzare le capacità personali e di impegno; trovare le forme di coinvolgimento di nuove forze e nuove idee, mescolando competenze e saperi e uscendo dalla logica del semplice trasferimento dai più anziani ai più giovani; entrare in un’ottica di trasparenza, lasciando accesso ai propri dati in maniera totalmente aperta; imparare a rispettare rigidamente i tempi e le scadenze; semplificare le procedure e i passaggi formali; assumere una rigorosa logica di valutazione dei risultati, sulla base della quale in maniera trasparente ed indipendente riconoscere premialità e penalità.
8 ottobre 2012
Ultimo aggiornamento: 08/10/2012
Comune di Genova  - Palazzo Tursi  -  Via Garibaldi 9  -  16124 Genova  | Numero Unico: 010.1010
Pec: comunegenova@postemailcertificata.it - C.F. / P. Iva 00856930102 
Questo sito è ottimizzato per Firefox, Chrome, Safari e versioni di Internet Explorer successive alla 8