Giunta: si esamina il bilancio
«Inevitabile la manovra sull'Imu»

Nessuna decisione è stata ancora presa. L'assessore alle Finanze Francesco Miceli spiega la situazione. I mancati trasferimenti dello Stato generano minori risorse per 45 milioni. Bernini: anche il governo faccia la sua parte. Il sindaco in visita ufficiale in Curia e in Regione

Miceli in giunta, foto gianfranco sansalone
«Una manovra sull'Imu, considerato che tutto il gettito dell'aliquota base va allo Stato e tutte le risorse nuove per il Comune possono arrivare soltanto da una manovra di aumento delle aliquote base, risulta inevitabile  purtroppo». Alla fine della seconda riunione della nuova giunta Doria, l'assessore alle Finanze e al Bilancio Francesco Miceli - che ha approfondito l'illustrazione dello strumento finanziario ai suoi colleghi, e soprattutto la parte riguardante l'Imposta municipale unica, la nuova tassa sulla casa, introdotta con la riforma del federalismo fiscale, che ha sostituito l'Ici - spiega la situazione ma precisa che nessuna decisione è ancora presa. E ci tiene a insistere su un concetto: i Comuni riscuotono l'Imu per conto dello Stato, al quale versano l'aliquota base e possono tenere per i propri bilanci solo eventuali aliquote aggiuntive  (che non possono superare i massimi stabiliti dalla legge).

La dimensione della manovra?
«E' tutta da definire – risponde Miceli - come le aliquote. Ci sono varie proposte, che sono al vaglio del sindaco e della giunta. Ne adotteremo una nel momento in cui redigeremo il bilancio. Con un vantaggio rispetto a due mesi fa, quando la regola generale diceva che bisognava definire l'aliquota  prima dell'approvazione del bilancio senza alcuna possibilità di modificarla nel corso dell’anno; la norma definitivamente approvata sull'Imu consente ai Comuni la possibilità di modificarle entro settembre, in relazione ai più puntuali calcoli sul gettito complessivo che potranno farsi dopo il primo acconto di giugno. Uno dei nodi è che, come è noto, le stime del ministero divergono da quelle dei Comuni...»

Ma la base dei dati è sempre quella, cioè l'immobile...
«Vero, ma la normativa Imu, che per alcuni aspetti riprende quella dell'Ici, per altri è molto diversa, per cui è difficile fare delle stime in questa fase. A settembre, invece, conoscendo il
gettito dell'acconto sarà possibile conoscere con maggior precisione il gettito Imu di Genova.
Un'opportunità importante, che a marzo non c'era perché è stata decisa successivamente. Lo Stato
addirittura ha la possibilità di modificare le aliquote base fino al 10 settembre».

Assessore Miceli come sono i conti del Comune?
«Noi abbiamo il problema di garantire i servizi essenziali ai cittadini ma ci troviamo un bilancio con “minori risorse” tra i 43 e i 45 milioni di euro, che derivano dai tagli ai Comuni decisi dalla Finanziaria 2010 e dalla manovra Salva-Italia di Monti».

Sono quelli che bisogna recuperare con l'aumento dell'aliquota Imu?
«Non solo. Attraverso una serie di azioni: risparmi, altre entrate... gli strumenti sono diversi e saranno decisi dalla giunta».

I prossimi passaggi?
«Ne parleremo ancora in giunta, poi dopo la riunione di insediamento del Consiglio comunale del
5 giugno comincerà l’iter procedimentale ed i passaggi consiliari che ci porteranno ad approvare il
bilancio entro il 30 Giugno».

Sulla prossima giunta, convocata per lunedì, si è trattenuto brevemente con i giornalisti il vice sindaco Stefano Bernini.  «Ci incontreremo con i presidenti dei Municipi – ha detto – sia per accelerare il percorso decisionale sia per coinvolgere chi, sul territorio, eroga o controlla l'erogazione dei servizi. Per quanto riguarda la situazione – ha aggiunto -  non è difficile solo a Genova, ma in tutti i Comuni italiani. Torino, Milano non stanno vivendo momenti  diversi... L'Anci si sta già muovendo e anche i Comuni devono fare una forte pressione sul governo. Ad esempio perché  l'Imu venga modificata in modo da non imporci di fare da esattori e di appesantire la tassazione. Noi abbiamo preso tutti l'impegno di lavorare per ridurre anche i costi dell'amministrazione comunale, ma altrettanto bisogna che venga fatto da parte dello Stato; bisogna che vengano ridotte le spese dei Ministeri con trasferimento di parte delle risorse ai Comuni, che sono i soggetti che erogano servizi fondamentali che non possono essere ridotti più di tanto. Penso ai servizi sociali, o al trasporto pubblico che non saranno mai a pareggio, ma avranno sempre bisogno di un contributo dalla comunità».

Il sindaco Marco Doria ha partecipato solo in parte alla giunta. Stamattina ha incontrato in Curia, in visita istituzionale, il cardinale Angelo Bagnasco e poi, in tarda mattinata anche i presidenti del consiglio regionale Rosario Monteleone e della giunta ligure Claudio Burlando presso le loro sedi.
Genova, 1 giugno 2012
Ultimo aggiornamento: 01/06/2012
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