Genova celebra la Liberazione
Tremila in corteo in città

Orazione ufficiale del sindaco Marta Vincenzi. Corone nei luoghi simbolo della Resistenza e apertura delle celle della Casa dello Studente e di Villa Migone, dove i tedeschi firmarono l'atto di resa al Cln. Commozione per l'intervento di Raimondo Ricci

Una lunga giornata di celebrazioni per ricordare la lotta che 67 anni fa portò alla sconfitta dell’esercito tedesco, e la Liberazione della città. Genova, città medaglia d’oro per la Resistenza si stringe attorno ai suoi partigiani, i cui nomi sono scolpiti nelle targhe sparse per la città, nei luoghi dove quella lotta è stata combattuta.

Il primo appuntamento è stata la deposizioni di corone l monumento Formazioni Partigiane, in viale Brigate Partigiane, a cui ha fatto seguito corteo e deposizione di corone nel cimitero di Staglieno, al campo Israelitico, ai monumenti dedicati agli internati e  ai deportati nei lager nazisti, al campo Trento e Trieste. Sempre presso il cimitero monumentale si è svolta la Santa Messa in suffragio nel campo Caduti Partigiani.

Alle 10.30, dopo l’esecuzione di brani musicali a cura della Filarmonica Sestrese, in viale Caviglia, è partito il corteo diretto al Sacrario dei Caduti Partigiani di Ponte Monumentale, a cui hanno partecipato circa 3 mila persone: tante la bandiere e i colori, su tutti il Gonfalone del Comune di Genova e gli stendardi ANPI e delle diverse brigate combattenti.

Un lungo applauso ha accompagnato la deposizione delle corone in via XX settembre, a cui ha fatto seguito la lettura della motivazione della medaglia d’oro al valor militare e dell’atto di resa; la folla, commossa, ha seguito attentamente la cerimonia.

Dopo la successiva deposizione di una corona in Largo Pertini, il corteo si è diretto in piazza Matteotti, per le orazioni ufficiali. Dopo il saluto del presidente della Provincia di Genova, del presidente della giunta regionale, del presidente Ilsrec (l'Istituto Ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea), il sindaco di Genova, Marta Vincenzi ha preso la parola ricordando il valore di questa festa, il significato intenso della lotta di Liberazione, la peculiarità della vittoria genovese: «67 anni fa, in un’Europa soggiogata dalle violenze della guerra, Genova ha saputo alzare la testa, riconquistando da sola la Libertà. Oggi non possiamo permetterci di perdere questo patrimonio e questi valori, che sono fondativi della nostra democrazia».

Il primo cittadino, per l’importante occasione, ha indossato nuovamente la fascia tricolore, tolta simbolicamente qualche mese fa, in segno di protesta verso i tagli del governo.

Durante la giornata, notevole l’afflusso di visitatori presso le celle della Gestapo della Casa dello Studente di corso Gastaldi: da qui passarono molti partigiani, subendo torture anche mortali, consacrando questo luogo con le loro sofferenze.

Le celebrazioni si sono concluse alle 17.00, con la commemorazione presso Villa Migone a San Fruttuoso, dove il 25 aprile 1945 fu firmato l’atto di resa delle truppe germaniche.
Genova, 25 aprile 2012
Ultimo aggiornamento: 19/07/2012
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