Educazione un obbiettivo laico e religioso
Vincenzi e Bagnasco per i giovani

«La sfida educativa ha un compito preciso dare fiducia» dichiara il cardinal Angelo Bagnasco. La dimensione religiosa insieme alle Istituzioni laiche insieme per un compito difficile ma obbligatorio: aiutare gli adolescenti nel cammino della vita

L'arcivescovo Angelo Bagnasco e il sindaco Marta Vincenzi
«L’educazione è un obbiettivo laico e religioso». Così il sindaco Marta Vincenzi accoglie nel salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi i cittadini fedeli e non per parlare e ascoltare le parole del cardinale Angelo Bagnasco.

“La società educante”, così si chiama l’incontro organizzato da don Fully - al secolo Franco Doragrossa - altro non è stato se non un’ora di dialogo per trasmettere pace e serenità a tutti i ragazzi e a tutti coloro che dell’insegnamento ne fanno una ragione di vita.

La speranza di un futuro migliore è comune alle due istituzioni, ma portare avanti un progetto condiviso è ancora meglio.

«Riflettere sui temi educativi fa parte della realtà civile ed ecclesiastica ed è quindi una responsabilità che ricade su tutta la società» dichiara don Fully. Si aggiungono le parole di Bagnasco che risuonano e toccano da vicino i temi degli adolescenti: ottimismo e fiducia sono le chiavi di un lungo discorso dedicato alla crescita e al cammino per diventare grandi.

Insieme a lui si muove il Comune, una delle tante agenzie educative, che per i giovani si impegna su diversi fronti: «Abbiamo appena inaugurato il Palazzo Verde - ha raccontato il sindaco - che ospiterà dei laboratori permanenti dove è possibile crescere attraverso delle modalità di educazione differente, non più solo convenzionali, ma anche tecnologiche».

Ma Genova non è sola, sono diversi gli enti che prendono a cuore gli adolescenti e il loro percorso di crescita: tra queste si fa strada il “Movimento Ragazzi” guidato da don Fully, un’attivista dei giovani e per i giovani. Il Movimento, che ha sede presso il santuario di Nostra Signora di Loreto, nel quartiere di Oregina, ospita tutti i ragazzi che chiedono aiuto.

Educare è possibile e non è solo una speranza, questo perché la richiesta parte dai più piccoli: «Sono i ragazzi stessi che chiedono educazione e noi rispondiamo» ha sottolineato Bagnasco. 
Genova, 20 ottobre 2011
Ultimo aggiornamento: 21/10/2011
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