Doria: «Il programma elettorale
è impegno preciso di tutti»

Il sindaco e il suo vice, durante la conferenza stampa di presentazione della delibera sul Terzo Valico, hanno risposto alla numerose domande dei giornalisti sulla tenuta politica della maggioranza di governo in Sala Rossa

Testo Alternativo
Durante la conferenza stampa di stamattina, e a margine di questa, numerose sono state le domande dei giornalisti rivolte al sindaco, Marco Doria, e al suo vice, Stefano Bernini sul tema caldo della tenuta politica della maggioranza in Consiglio Comunale sul “Terzo Valico”: la mozione, infatti, depositata dal capogruppo della federazione della Sinistra Antonio Bruno, e corredata dalle firme dei 5 grillini presenti in consiglio, da quelle di due rappresentanti del Sel e sottoscritta anche da due consiglieri della lista Doria ha fatto discutere parecchio sulla coerenza e sulla coesione politica degli eletti in Sala Rossa.

Il sindaco ha voluto sottolineare come, in questo momento l’amministrazione si stia preoccupando  di compiere gli atti politico-amministrativi di sua competenza. Uno di questi atti è stato l’approvazione della delibera che riguarda questa opera. Questo: «Impegna me come sindaco – ha dichiarato Doria - la giunta e a mio giudizio anche la maggioranza: è un documento programmatico che abbiamo sottoposto al giudizio agli elettori genovesi, in cui si pone il Terzo Valico come un’opera da farsi, senza se e senza ma. Politicamente siamo assolutamente coerenti con questo documento, su cui sarà coerente anche la maggioranza. Sarà coerente, dovrà essere coerente, e se non lo sarà, vedremo come muoverci».

Questo momento così delicato  e serio per la città, e non solo «Impone atteggiamenti seri e consapevoli da parte di chi amministra e governa. Lo ripeto a me stesso ogni giorno – continua il sindaco - e non mi stancherò di ripeterlo a tutti. Richiede assoluta responsabilità e coerenza con quello che si è detto. Uno dice delle cose in campagna elettorale e quando si trova a governare è coerente con le cose che ha affermato, che non erano mistificabili».

«Nel programma elettorale non c’era contrapposizione tra grandi e piccole opere – ha concluso il primo cittadino - Non accetto la contrapposizione; non c’era nel programma, non c’è oggi. Non mi interessa anche prefigurare gli scenari politici futuri adesso, io so quello che devo fare. So quali impegni ci siamo assunti sottoponendoli al giudizio degli elettori, che hanno votato questa amministrazione sulla base di un programma preciso. Altri elettori non condividevano e hanno fatto altre scelte. Guardo alle responsabilità che sento mie  e su questo mi muovo. Proprio per la percezione della serietà del momento non vedo altra scelta possibile. I cittadini pretendono coerenza tra quello che si dice e quello che si fa».

Anche Stefano Bernini  si è espresso su questi temi, sottolineando l’importanza di un dialogo allargato con le varie componenti territoriali della città: «Sono convinto che il Comune si debba impegnare con i Municipi per fare un lavoro sicuramente faticoso ma indispensabile di condivisione con gli abitanti dei percorsi interessati dai lavori, per diminuire al massimo gli effetti impattanti durante le lavorazioni e per restituire il massimo al territorio. La galleria – ha evidenziato il vicesindaco - la chiesero quando si decise la strada alternativa di Scarpino: i cittadini si espressero in questo senso perché quest’opera toglie i mezzi pesanti dalle strade urbane. Appena si è sviluppato il discorso del terzo valico, abbiamo inserito la galleria come opera necessaria e importante che porta un vantaggio ad una fetta della città».

I giornalisti presenti domandano anche l’esito dell’incontro di questa mattina tra i consiglieri della Lista Doria e il sindaco, che, interpellato, chiosa ricordando che, in qualità di amministratore: «Dialogo con tutti i consiglieri di maggioranza. Ho già sollevato con i consiglieri della lista i temi che ho esposto questa mattina, cioè che esiste un programma di maggioranza, del candidato sindaco, che ritengo impegnativo per tutti coloro che si sono candidati».

In chiusura di conferenza stampa Marco Doria dichiara di essere: «Consapevole del fatto che la maggioranza è qualcosa di articolato Non è possibile governare una città come Genova con una maggioranza monolitica. Il programma è complesso, contiene punti diversi em anche considerando l’elevato astensionismo, mi hanno votato 127 mila al primo turno, più di 111 mila al secondo. Questi voti rappresentano un’ampia eterogeneità della società civile e delle forze politiche: gli elettori che hanno votato questo programma, devono trovare un denominatore comune e una coesione da parte di tutta l’amministrazione».
Genova, 14 giugno 2012
Ultimo aggiornamento: 14/06/2012
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