Commissione welfare: la casa
il problema più urgente 

Si è discusso di fondi per i servizi sociali e di emergenza abitazione. Bruxelles taglia gli aiuti al Banco Alimentare. Dopo la pausa estiva due tavoli su senza tetto e povertà

aciclico.com
Seconda commissione welfare dall’inizio del mandato di Marco Doria questa mattina a Palazzo Tursi. Nella Sala Rossa si è tornati a parlare di categorie deboli, anche alla luce dei tagli ai trasferimenti agli Enti locali. Dopo la questione dei senza dimora della settimana scorsa, oggi si è discusso della rilevazione del bisogno e dell’assegnazione di aiuti in denaro agli assistiti dai distretti sociali e dell’emergenza casa. Ne parliamo con Cristina Lodi, neo presidente della commissione welfare: «La situazione è emersa in tutta la sua drammaticità.

Oggi ci sono 37,5 milioni per l’assistenza di migliaia di utenti, quando lo scorso anno in una situazione meno grave, se ne sono spesi 42, a loro volta insufficienti per reggere il sistema dei servizi e dare risposte alla povertà». Una situazione emergenziale che il cosiddetto Terzo settore ha denunciato con forza, soprattutto la Comunità di Sant’Egidio, presso le cui mense vanno a sfamarsi quotidianamente 250 persone contro le 130 dello scorso anno, per un totale di annuo di 70 mila pasti.

«Le associazioni che sono intervenute in commissione, e che accolgono i senza dimora nelle loro strutture, in aggiunta a quelli ospitati dal Comune – ha proseguito Lodi – Massoero 2000, San Marcellino, Odissea e Auxilium, ci hanno fornito gli elementi per stimare il numero degli homeless a 350 persone, al quale va aggiunta la cifra di 250 individui che non cercano riparo e trovano una collocazione nelle stazioni  nelle piazze».

Oltre ai classici barboni, negli ultimi anni è emersa una seconda tipologia di homeless: i padri separati che perdono il bene dell’abitazione e non hanno possibilità di collocazione. Il problema della casa è emerso come prioritario nel lungo elenco di problemi a cui dare una soluzione. «Subito dopo la pausa estiva – prosegue il presidente della commissione welfare – convocheremo una riunione in Sala Rossa sulle case popolari con le associazioni Caritas, San Vincenzo, Auxilim, Banco Alimentare e Antiusura».

Nel corso del dibattito è emerso che la questione della casa assorbe da sola l’80% dell’attività dei volontari, perché i poveri non riescono più a pagare neppure l’affitto calmierato delle case del Comune, che li sfratta per morosità. La commissione ha quindi deciso di formare, dopo la pausa estiva, due tavoli. Il primo sui senza dimora, il secondo sulla povertà, in entrambi verrà messo in rete il patrimonio di conoscenza dell’Amministrazione  del Terzo settore.

Un impegno immediato è stato invece assunto dall’Amministrazione contro Bruxelles, i cui funzionari sembra abbiano tagliato i fondi per il Banco Alimentare: «Che si troverebbe – ha concluso Lodi - “gambizzata” da questo taglio». La prossima riunione della commissione welfare si occuperà, insieme all’urbanistica, mercoledì 25 luglio, dell’ex ospedale di Quarto e di salute pubblica.
genova, 16 luglio 2012
Ultimo aggiornamento: 16/07/2012
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