Commissione Affari Istituzionali:
regolamento sui controlli interni

Legittimità, regolarità contabile e poi ancora efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa. Questo il quadro della proposta di delibera di Giunta al Consiglio che è stata discussa questo pomeriggio in Sala Rossa dai consiglieri della prima commissione Affari Istituzionali e che domani approderà in aula per il sì definitivo del Consiglio

Testo Alternativo
Sono ben sei, per gli enti locali, le tipologie di controlli interni delineati dalla disciplina normativa: regolarità amministrativa, equilibri finanziari, società partecipate, controlli di gestione, strategici e di qualità. "La finalità dei controlli - ha detto l'assessore al Personale Isabella Lanzone - è quello di rendere quanto più possibile verificabile, trasparente e misurabile l'attività del Comune".

Due i campi principali: il primo mette al centro correttezza e legittimità dell'azione amministrativa, il secondo il sistema di verifica dell'efficienza e dell'efficacia. Nel corso della commissione Affari Istituzionali, presieduta dalla consigliera Vittoria Emilia Musso, si è parlato di questo secondo filone, strategico per la realizzazione delle linee di mandato del sindaco.  Al momento del suo insediamento, il primo cittadino presenta un programma politico che si traduce in un grappolo di obiettivi che i dirigenti si impegnano a raggiungere secondo quanto declinato dalla relazione programmatica dell'ente. 

Su scala annuale, invece, lo strumento è il Peg, piano esecutivo di gestione, con gli obiettivi più concreti in cui si esplica l'azione della Giunta.  L'adeguatezza degli strumenti usati fa parte del controllo di tipo strategico, che valuta i "target" assegnati ai dirigenti alla luce del disegno di pianificazione triennale. Spetta alla Giunta valutare sino a che punto questi strumenti siano adeguati e congrui alle finalità che l'amministrazione si è posta. 

Un altro tipo di controllo è quello che ha a che fare con la gestione, da tempo attivo all'interno del Comune, e che prevede la valutazione di congruità degli obbiettivi annuali assegnati ai dirigenti. Alla fine dell'anno si misurano, tramite degli indicatori, le attività fatte attraverso il metro del Peg, che interpreta in chiave pratica la congruità tra risultati raggiunti e obiettivi fissati. 

Il terzo tipo di controllo, che esisteva di fatto, ma non era supportato da un regolamento, è il controllo sulla qualità dei servizi, che valuta attraverso interviste e indagini, il grado di gradimento dei  cittadini e delle associazioni. "E' una funzione strategica - ha concluso l'assessore al personale - per orientare sempre di più l'attività di tutti i dipendenti del Comune, ed i loro comportamenti organizzativi, ad una visione di soddisfazione nei confronti dei cittadini".
genova, 28 gennaio 2013
Ultimo aggiornamento: 28/01/2013
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