Cablaggio Genova e Torino
I due sindaci aprono ai privati

Documento di Marta Vincenzi e Piero Fassino per favorire lo sviluppo sostenibile ed estendere la realizzazione di servizi tecnologici a favore dei cittadini. Premessa indispensabile, l'esistenza di un'infrastruttura a banda ultra larga in fibra ottica

Fassino e Vincenzi - fonte www.pierofassinosindaco.it
Dare ai cittadini l'opportunità di utilizzare le nuove tecnologie, sotto forma di servizi tangibili, partendo dal presupposto che le città devono essere dotate da un'infrastruttura a banda ultra larga in fibra ottica. Marta Vincenzi e Piero Fassino hanno firmato un documento in cui fissano principi e obiettivi dei Comuni di Genova e Torino per trasformare e migliorare i rapporti – in tema di Città Digitale e sviluppo sostenibile nella prospettiva di Smart Cities – tra Pubblica amministrazione, cittadini e imprese. Il tutto in coerenza con gli obiettivi posti dall'Agenda Digitale Europea.

«In Italia purtroppo – si legge nel documento - gli investimenti a livello nazionale sono praticamente inesistenti: da qui la volontà delle Città di Genova e Torino di esercitare un ruolo di supplenza, anche in virtù della significatività delle infrastrutture già presenti sui loro territori - pur nella diversità delle situazioni di partenza - e di un consolidato presidio del sottosuolo.

Obiettivo strategico deve essere la cablatura capillare in fibra ottica del territorio dei due Comuni, attraverso la realizzazione di una rete unica di nuova generazione, basata su principi di economicità e non discriminazione verso qualsiasi fornitore di servizi ICT, garantendo a tutti gli erogatori di servizi un accesso alle risorse della rete che sia orientato ai costi, in un ambito che sfrutti tutte le infrastrutture di TLC già presenti sul territorio e le valorizzi in termini di ricadute positive sul contesto socio-economico locale.

Nell’ottica di una fruttuosa collaborazione fra pubblico e privato, le Amministrazioni di Genova e Torino vedono con favore l’ingresso di soggetti privati nelle Società che detengono le infrastrutture.
Tale ingresso è necessario per apportare i capitali occorrenti all’investimento, il cui ritorno economico e sociale ci si attende venga realizzato nel medio periodo.

I due Comuni vogliono avere un ruolo guida nel processo che porterà alla realizzazione delle Smart Cities, come facilitatori per la realizzazione delle infrastrutture, ma anche come utilizzatori ed erogatori di servizi, con l’obiettivo di promuovere localmente sviluppo economico e consapevolezza digitale».

Attualmente la rete in fibra ottica che si stende a Genova è gestita dalla società Sasternet di Torino (85% Iride e 15% Aster, quest'ultima interamente controllata dal Comune). Dell'opportunità della presenza Iren - il cui core business non è certo la fibra ottica ma acqua e gas, e a livello di gruppo anche di energia elettrica, teleriscaldamento e servizi ambientali – nel settore nel capoluogo ligure si parla da tempo, con incontri e ipotesi di sganciamento. L'accordo con Torino va nella direzione di individuare degli investitori privati che, attraverso un progetto condiviso, aiutino a sviluppare il servizio della città digitale potenziando e completando una rete che consenta di raggiungere gli obiettivi.

di G.S.
Genova, 6 ottobre 2011
Ultimo aggiornamento: 07/10/2011
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