Iniziato “l’ultimo miglio” per il passaggio dei Forti e delle Mura dallo Stato al Comune

23/07/2015 - 18:23

Commissioni promozione della città e bilancio riunite a Palazzo Tursi questa mattina, 23 luglio, per discutere il Sistema delle Mura seicentesche e delle Fortificazioni, in vista del loro trasferimento definitivo dallo Stato al Comune. Un passaggio che dipende da uno specifico iter procedurale e dalla fattibilità del programma di valorizzazione che l’Amministrazione sarà in grado di presentate all’Agenzia del Demanio.

Il progetto è stato illustrato dagli assessori proponenti: Emanuele Piazza, allo sviluppo economico ed alla valorizzazione e gestione del patrimonio comunale non abitativo, e Italo Porcile, all’ambiente, acquedotto storico e progetto forti.
Nella prima fase il programma di valorizzazione riguarderà i forti Belvedere, Crocetta, Tenaglie, Begato, Sperone, Puin e Torre Granara.

“Oggi – ha detto l’assessore Piazza – con il via libera della commissione, si perfeziona ulteriormente l’accordo di valorizzazione dei forti, tra comune, agenzia del demanio e il ministero per i beni culturali, in attesa di una approvazione definitiva da parte del Consiglio.  Il passaggio degli stessi dal patrimonio dello Stato a quello del Comune, un cammino lungo 25 anni, infialerà l’ultimo miglio. Il Piano ha due fasi. La prima di restituzione dei manufatti alla città, con interventi di messa in sicurezza e manutenzione, la seconda con la partecipazione dei privati per funzioni di attività per turisti e imprese”.

L’assegnazione a operatori privati dei Forti è uno strumento di partenariato pubblico-privato, gli imprenditori, cioè, avranno il diritto, per un tempo determinato non superiore ai 50 anni, di utilizzare gli immobili a fini economici, a fronte della loro riqualificazione, riconversione funzionale e manutenzione ordinaria e straordinaria.

Il Settore Progetti speciali, della Direzione patrimonio, demanio e Impiantistica sportiva, ha poi illustrato il piano di valorizzazione con l’ausilio di slide. 

“Va riconosciuto – ha detto l’assessore Porcile – lo sforzo che la macchina comunale ha compiuto in questi ultimi anni. Un lavoro che non c’era e che ora va inserito in un percorso amministrativo. Il principale ostacolo al definitivo recupero delle fortificazioni, che ci accingiamo a rimuovere, ma non era affatto scontato che ci riuscissimo, è quello della piena disponibilità dei beni, per un loro recupero, riutilizzo e sviluppo culturale”.

Sono intervenuti i consiglieri: Nicolella (LD), Anzalone (GM), Villa (PD), De Pietro (M5S), Pastorino (SEL) e Putti (M5S). La commissione è guidata dal consigliere Leonardo Chessa (SEL).

Forti di Genova
Ultimo aggiornamento: 09/10/2015
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