"Il sangue degli Einstein italiani"

28/05/2015 - 21:41

Tra i 695 fascicoli occultati nell'"armadio della vergogna", scoperto nel 1994  nei fondi della procura generale militare in Roma, riguardanti le stragi tedesche nell' Italia del 1943-45, ce n'è uno a cui Camillo Arcuri ha dedicato un libro, presentato oggi pomeriggio, 28 maggio, nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, dall'autore e dal sindaco di Genova Marco Doria. Sono intervenuti Luca Borzani, Enrico Beltrametti e Piero Dello Strologo. A condurre il dibattito Filippo Paganini.

Racconta il colpevole silenzio sulla morte di Robert Einstein, e sull'eccidio della sua famiglia, colpita dalla vendetta trasversale dei nazi-fascisti. Sette donne colpite a morte: la moglie, le due figlie di Robert, tutte di “razza ariana”, altre quattro parenti che vivevano con loro. Perchè Robert era il cugino italiano di Albert, il  genio della fisica che, dagli Stati Uniti dove era approdato, aveva dichiarato la sua personale guerra a Hitler e aveva firmato, nel 1939, una lettera appello al presidente americano Roosevelt per sviluppare gli studi sull’energia nucleare.

La strage, a lungo dimenticata e per la quale non si sono mai cercati i colpevoli, si consuma sulle colline di Rignano sull’Arno, a opera delle truppe naziste in fuga. Dopo settant'anni un libro spiega come e perchè attraverso un racconto ricco di sorprendenti e poco noti retroscena.

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Ultimo aggiornamento: 29/05/2015
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