Il sindaco a "Quarto pianeta", rassegna e dibattiti nell'ex ospedale psichiatrico

Interrogativi e riflessioni sul concetto di bene comune a partire dall'esperienza di "cittadinanza attiva" che ha consentito di modificare le destinazioni d'uso nell'area dell'ex ospedale psichiatrico di Quarto e, intanto, ha evitato il trasferimento dei servizi sanitari. Le hanno poste stamattina a Marco Doria gli organizzatori dell'incontro "Quarto pianeta" proprio all'interno dei padiglioni per i quali - dopo l'accordo di programma tra Comune, Regione e Arte - il Coordinamento per Quarto sta elaborando proposte progettuali e "vigilando" sulle scelte delle istituzioni.
Secondo il sindaco, la vicenda di Quarto dimostra che, per una cittadinanza attiva, il "sogno" di cambiare le cose deve sempre coniugarsi al realismo dei comportamenti, senza mai rinunciare né alla "utopia" né allo stare con i piedi per terra. Inoltre, i risultati si ottengono stabilendo una reale interlocuzione con le istituzioni locali, escludendo contrapposizioni pregiudiziali e spingendole così a soluzioni migliori. Doria, che ha esortato a non abbandonare la partecipazione attiva del Coordinamento e dei cittadini, si è soffermato sulle opportunità di riuso degli spazi vuoti nella città, aree ex industriali o grandi edifici, come appunto l'ex opp di Quarto o la ex caserma Gavoglio.
Per una corretta pianificazione non si devono trascurare né l'esigenza di tenere in equilibrio i conti con le risorse a disposizione, né il ruolo di una cittadinanza attiva per la difesa e l'uso dei beni comuni né la capacità di orientare l'intervento del mercato.