All’Abbondanza inaugurato Palazzo Verde
Ecco la nuova cittadella della sostenibilità

In via del Molo apre le porte il nuovo centro di educazione al rispetto dell’ambiente. Al piano terra la sede del Museo della Stampa. Il Sindaco annuncia una serie di e-book sui beni comuni: il primo sarà dedicato all’Acqua

Sensibilizzare i cittadini, soprattutto delle generazioni più giovani, sui temi cruciali del risparmio energetico attraverso un’innovazione sostenibile. Questa la mission del nuovo centro di informazione ed educazione sull’ambiente inaugurato questa mattina ai Magazzini dell’Abbondanza in quello che verrà ribattezzato Palazzo Verde. Una vera e propria cittadella del riuso e del riciclo, a pochi passi dalla Città dei Bambini, dal Museo Luzzati e dall’Acquario, in una sorta di nuova via della didattica. A segnare il cammino verso questo nuovo punto di riferimento per la città Smart è l’imponente (8 metri per 4) “Rumentosauro”, l’installazione collocata tra via del Molo e l’ingresso al Porto Antico e realizzata da Serge Van De Put allo scopo di stimolare una riflessione critica sulla quantità  di rifiuti che ognuno di noi produce abitualmente. «È il simbolo della necessità di cambiare rotta - ha detto l’assessore al Verde pubblico, Giuseppina Montanari -. Dobbiamo ripartire dall’inizio del ciclo dei rifiuti, intervenendo non solo sullo smaltimento ma sulla riduzione, sul riuso e sulla raccolta differenziata». A fare da eco le parole dell’assessore alla Città Sostenibile, Carlo Senesi: «La struttura è sintomatica del fatto che siamo riusciti a superare le guerre di religioni che fino a pochi anni fa dovevamo affrontare tra chi avrebbe voluto bruciare tutti i rifiuti in un’unica discarica e chi voleva differenziare qualsiasi cosa. Non faremo vedere solo i progresso con negli ultimi cinque anni abbiamo fatto, ma il museo diventerà un punto fondamentale per la formazione attraverso una sperimentazione concreta».

TRE PERCORSI - A partire da gennaio 2012 verranno ospitati laboratori per gruppi, scuole e famiglie e saranno organizzati corsi di riciclo creativo. Nel frattempo,  al piano superiore del palazzo, si potrà osservare un’esposizione dedicata ad oggetti di uso quotidiano che possono essere realizzati utilizzando diverse tipologie di rifiuti riciclati. «Non è un museo tradizionale – spiega l’assessore alla cultura Andrea Ranieri – nel senso che a Palazzo Verde c’è anche creatività artistica: la cultura del riuso non è altro che il nuovo modo di fare arte contemporanea a Genova».
Il centro è articolato in tre percorsi che consentono, attraverso supporti multimediali interattivi, di approfondire questioni fondamentali e di estrema utilità come la riduzione, il riciclo e il riuso dei rifiuti. Il primo percorso è dedicato all’energia e al relativo consumo che accompagna il ciclo produttivo del rifiuto fino al suo smaltimento. Secondo tema è quello del rifiuto vero e proprio, con una rassegna delle diverse tipologie di spazzatura, i loro impatti ambientali e le loro possibilità di riutilizzo. Infine, al piano inferiore, il percorso dedicato alla comunicazione grazie allo spostamento dell’Archivio Museo della Stampa, prima ospitato a Quarto.

MUSEO DELLA STAMPA - Nomen omen di questa sezione è Francesco Pirella che racconta come dietro alla sua “Raccolta gutenberghiana” non vi sia la solita idea di museo - vetrina ma «la volontà di dar vita a un’officina sperimentale di cultura e formazione, in cui la salvaguardia della memoria storica della tradizione tipografica viene declinata con le problematiche tecniche e culturali della comunicazione digitale». Tra le chicche del Museo della Stampa, oltre a migliaia di caratteri a piombo, torchi e matrici di varie epoche, spicca il Manifesto dell’Antilibro firmato il 15 ottobre 1995 ad Acquasanta da Drofles, Sanguineti, Persico e lo stesso Pirella: una proposta di post-editoria ecologica nella direzione di una sostanziale riduzione delle scorie di carta.
Ed è proprio nei nuovi locali del museo della stampa che il sindaco annuncia verrà presentata prossimamente una serie di e-book didattici e gratuiti, voluti dal Comune per sottolineare l’importanza della salvaguardia dei beni comuni: il primo volume non poteva che essere dedicato alla storia dell’acqua a Genova.

GENOVA SOSTENIBILE - Palazzo Verde, dunque, sarà il fulcro di una nuova rete che girerà attorno ai concetti di energia e rifiuto, utilizzati come chiavi di lettura della storia e del futuro produttivo, ovviamente in ottica sostenibile. «Oggi - ha detto il sindaco Marta Vincenzi - suggelliamo l’ampliamento di un’area (Porto Antico, ndr) che con il Museo Luzzati, l’Acquario e la Città dei bambini si dedica alla formazione delle nuove generazioni, all’educazione al cambiamento, all’uso intelligente delle risorse ». Una città che porta avanti il suo brand di “Urban Lab”: «Questi nuovi locali - ha proseguito il primo cittadino - avranno, infatti, la funzione di un laboratorio importantissimo per il futuro della città. Genova deve recuperare il suo potenziale industriale che nel passato non è riuscito a decollare, e deve farlo partendo proprio da qui, con una proposta innovativo per lo sviluppo di tutto il Paese».

All’interno del Palazzo avrà anche sede il LabTer – Green Point, centro di educazione ambientale del Comune di Genova che svolge attività di informazione, educazione e didattica rivolte a studenti, docenti, enti, associazioni e, in generale, alla cittadinanza.

Con questa struttura, inoltre, il Comune di Genova aderisce al progetto europeo “Elih-Med” che affronta il problema dell’efficienza energetica attraverso un partenariato di sette Paesi (Italia, Francia, Spagna, Grecia, Slovenia, Cipro e Malta). «Questo museo - ha detto il vicesindaco Paolo Pissarello - è la perfetta sintesi dei concetti di energia rinnovabile e innovazione sostenibile. Sarà un luogo di disseminazione per aumentare l’attenzione dei genovesi sulla tutela dell’ambiente e sul risparmio energetico».

L’auspicio, per usare le parole del professor Federico Valerio, è quello di poter «passare dal ‘Rumentosauro’ a un ‘Recilator Genuensis Sapiens’ per sottolineare che come Genova sia una città molto sensibile alle tematiche della differenziazione dei rifiuti, al loro riutilizzo e al risparmio energetico».
Genova, 19 ottobre 2011
Ultimo aggiornamento: 30/12/2011
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