Rubrica antichi mestieri. Questa settimana il "Maxin"

13/07/2016 - 08:17

Quindicesimo appuntamento con la rubrica del mercoledì dedicata agli antichi mestieri.

Questa volta tocca al Maxin. A una prima lettura questo nome non direbbe nulla se non pensando al diminutivo del nome Tommaso (Tomaso > Tomaxin >Maxin - pronuncia Mascin) e non facilmente assimilabile a qualsiasi lavoro.

In effetti era il soprannome che i genovesidavano all'accalappiacani il tutto dovuto al fatto che il primo lavoratore a cui fu assegnato questo lavoro da parte del Comune di Genova si chiamava appunto Tommaso!

Era un lavoro mal visto dalla popolazione essendo una pratica brutale quella di catturare i cani vaganti cui era destinata una cattiva sorte.

Da qui la fantasia del genovese doc che per addolcire "la pillola" dell'odioso lavoro gli dava un termine meno duro "O maxim", appunto.


IL PROGETTO

La rubrica Antichi Mestieri Genovesi sul sito istituzionale ogni mercoledì svela i segreti di figure di lavoratori ormai estinte.

Un progetto dell'Ufficio Comunicazione ICT, in collaborazione con la Redazione Web, che vuole ricordare il passato della città che è stato glorioso anche per ciò che artigiani imprenditori, con coraggio e intraprendenza, creavano in buie botteghe o all'aperto in stretti carruggi, e rispolverare tecniche e attività di alcune decine di lavori dimenticati come l'arrotino, il primo artigiano presentato.

Mestieri e usi, abitudini e linguaggi, rituali e rumori scomparsi, prima dal nostro quotidiano e ormai anche dal ricordo collettivo.Genova è stata, nei secoli, fucina di grandi personaggi: marinai e esploratori, artigiani e balestrieri, e artisti noti e celebrati in Europa e nel mondo.

La realtà contemporanea e l'economia 2.0 ha cancellato dal mercato del lavoro molte tipiche figure professionali, oggi definite vintage, ma solo fino a pochi decenni fa il lavoro era soprattutto fatica fisica e sfruttamento dell’ingegno.

La rubrica si avvale della collaborazione, per i testi, di Claudio Pittaluga, cultore di storia genovese, che ha messo a disposizione le sue ricerche anche in un programma di incontri nelle scuole primarie cittadine e, per le immagini, di Gino Carosini, illustratore di fumetti e favole per bambini e bambine.

La sezione dedicata presenta anche utili link esterni per chi volesse conoscere la storia della città attraverso i secoli o approfondire la conoscenza della lingua zeneize.

Testo Alternativo
Ultimo aggiornamento: 20/07/2016
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