Rubrica antichi mestieri. Questa settimana il "Ligaballe"

06/07/2016 - 07:08

Quattordicesimo appuntamento con gli antichi mestieri. Questa volta è di turno il "Ligaballe".
Letteralmente legatore di sacchi.
Un mestiere durissimo che solo con il miglioramento della tecnologia ha potuto migliorare le condizioni di vita dei portuali, Aveva l’ incarico nel porto, durante lo scarico dei sacchi, che avveniva con grossi ganci  che li arpionavano e li depositavano dalla nave sulle banchine.

Le merci sfuse  erano costituite da spezie provenienti dall’oriente e altre merci come le balle di cotone.

Era un lavoro di squadra essendo assai pericoloso soprattutto per il peso delle merci imballate, spesso molti portuali erano vittime di incidenti e quindi il lavoro di squadra era volto ad evitare il più possibile queste sciagure

IL PROGETTO

La rubrica Antichi Mestieri Genovesi sul sito istituzionale ogni mercoledì svela i segreti di figure di lavoratori ormai estinte.

Un progetto dell'Ufficio Comunicazione ICT, in collaborazione con la Redazione Web, che vuole ricordare il passato della città che è stato glorioso anche per ciò che artigiani imprenditori, con coraggio e intraprendenza, creavano in buie botteghe o all'aperto in stretti carruggi, e rispolverare tecniche e attività di alcune decine di lavori dimenticati come l'arrotino, il primo artigiano presentato.

Mestieri e usi, abitudini e linguaggi, rituali e rumori scomparsi, prima dal nostro quotidiano e ormai anche dal ricordo collettivo.Genova è stata, nei secoli, fucina di grandi personaggi: marinai e esploratori, artigiani e balestrieri, e artisti noti e celebrati in Europa e nel mondo.

La realtà contemporanea e l'economia 2.0 ha cancellato dal mercato del lavoro molte tipiche figure professionali, oggi definite vintage, ma solo fino a pochi decenni fa il lavoro era soprattutto fatica fisica e sfruttamento dell’ingegno.

La rubrica si avvale della collaborazione, per i testi, di Claudio Pittaluga, cultore di storia genovese, che ha messo a disposizione le sue ricerche anche in un programma di incontri nelle scuole primarie cittadine e, per le immagini, di Gino Carosini, illustratore di fumetti e favole per bambini e bambine.

La sezione dedicata presenta anche utili link esterni per chi volesse conoscere la storia della città attraverso i secoli o approfondire la conoscenza della lingua zeneize.

Testo Alternativo
Ultimo aggiornamento: 06/07/2016
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