Rubrica antichi mestieri. Questa settimana il "Gai"

22/06/2016 - 07:13

Dodicesimo appuntamento con la rubrica del mercoledì dedicata agli antichi mestieri di Genova.

Questa settimana timbra il cartellino il "Gai", senza dubbio uno dei lavori più misteriosi, almeno nell'etimologia di questa rubrica. Non si conosce l'origine di questa parola, una delle tante inventate dai fantasiosi avi e senz'altro riconducibile a un qualche termine straniero, forse inglese.

La figura di questa lavoratore è ormai obsoleta, sostituita dalla tecnologia: l'attività consisteva nel controllare l'ingresso e l'uscita e l'entrata delle merci in porto e soprattutto verificare che le merci fossero caricate e/o scaricate in modo corretto.

Era un lavoro di responsabilità e ben retribuito affidato ad operai ormai in età avanzata di grande esperienza.

IL PROGETTO

La rubrica Antichi Mestieri Genovesi sul sito istituzionale ogni mercoledì svela i segreti di figure di lavoratori ormai estinte.

Un progetto dell'Ufficio Comunicazione ICT, in collaborazione con la Redazione Web, che vuole ricordare il passato della città che è stato glorioso anche per ciò che artigiani imprenditori, con coraggio e intraprendenza, creavano in buie botteghe o all'aperto in stretti carruggi, e rispolverare tecniche e attività di alcune decine di lavori dimenticati come l'arrotino, il primo artigiano presentato.

Mestieri e usi, abitudini e linguaggi, rituali e rumori scomparsi, prima dal nostro quotidiano e ormai anche dal ricordo collettivo.Genova è stata, nei secoli, fucina di grandi personaggi: marinai e esploratori, artigiani e balestrieri, e artisti noti e celebrati in Europa e nel mondo.

La realtà contemporanea e l'economia 2.0 ha cancellato dal mercato del lavoro molte tipiche figure professionali, oggi definite vintage, ma solo fino a pochi decenni fa il lavoro era soprattutto fatica fisica e sfruttamento dell’ingegno.

La rubrica si avvale della collaborazione, per i testi, di Claudio Pittaluga, cultore di storia genovese, che ha messo a disposizione le sue ricerche anche in un programma di incontri nelle scuole primarie cittadine e, per le immagini, di Gino Carosini, illustratore di fumetti e favole per bambini e bambine.

La sezione dedicata presenta anche utili link esterni per chi volesse conoscere la storia della città attraverso i secoli o approfondire la conoscenza della lingua zeneize.

Testo Alternativo
Ultimo aggiornamento: 29/06/2016
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