A Tursi l’ambasciatore della Mongolia

31/03/2016 - 17:41

Giovedì 31 marzo il vice sindaco Stefano Bernini ha ricevuto, nell’ufficio di rappresentanza del Sindaco a Palazzo Tursi, Shijeekhuu Odonbaatar, ambasciatore della Mongolia in Italia. Il diplomatico, nell'ambito della normale attività di promozione e organizzazione di scambi culturali ed economici, è in visita a Genova, dove resterà fino al 2 aprile, per incontrare soggetti istituzionali e operatori economici interessati ad allacciare rapporti con il suo paese.

All’incontro ha partecipato l’assessore allo sviluppo economico Emanuele Piazza.

Nel corso dell’incontro, l’ambasciatore Odonbaatar ha mostrato di conoscere la storia della nostra città, "sede di eventi importanti per la storia europea, una città che conosciamo per lo splendido sviluppo che ha avuto a partire dal XII secolo" e ha rimarcato che i primi europei ad arrivare in Mongolia furono italiani.

In questi ultimi anni i rapporti tra i due paesi hanno avuto un ulteriore impulso. È del dicembre 2015 la decisione di aprire in  Mongolia una Ambasciata italiana, che sarà a breve inaugurata dal Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.  Quest’anno sono attese sia la visita del Presidente del Consiglio Matteo Renzi sia quella, in aprile, del presidente del Senato Pietro Grasso.

L’obiettivo del Paese, ha spiegato il diplomatico, è estendere  queste buone relazioni istituzionali all’ambito economico e, in particolare, in settori tecnologici ad alto valore aggiunto per cui Genova e la Liguria rappresentano delle eccellenze.

La crescita a due cifre registrata dal Pil della Mongolia negli  ultimi anni è principalmente legata all’industria estrattiva, ma il Paese, ha spiegato Odonbaatar, non vuole vivere solo di risorse naturali ma mira a investimenti in settori tecnologici che tengano conto del rispetto per l'ambiente.

Il diplomatico ha rivolto un invito agli imprenditori liguri a conoscere il suo paese, ricordando che i prodotti Mongoli sono esenti da dazi a seguito di un recente accordo tra Mongolia e Unione Europea e che sono già 50 le joint venture italo-mongole.

Non sono mancate, nel corso dell’incontro, le sollecitazioni a scambi di carattere culturale: dopo l’esibizione, nel gennaio scorso,  della Compagnia  accademica di danza nazionale di Mongolia al teatro Carlo Felice, è allo studio la possibilità, per i solisti dell’Orchestra nazionale della Mongolia, di venire a formarsi presso il nostro teatro.

Il vicesindaco Stefano Bernini, nel ricordare che Genova è cresciuta sul commercio e sulle relazioni, soprattutto con l’oriente, e che la Mongolia suscita grande interesse per la sua posizione confinante con i due grandi mercati di Russia e Cina e baricentrica tra Giappone e sud est asiatico, ha espresso l’interesse dell’amministrazione per scambi di carattere culturale e soprattutto turistico, che potrebbero trovare un punto di incontro, ad esempio, nella realizzazione di mostre d’arte ed iniziative comuni.  

L’incontro è terminato con un tradizionale scambio di doni: gli assessori Bernini e Piazza hanno offerto all’ambasciatore un volume sulla storia e l’arte di Genova, che Odonbaatar ha mostrato di conoscere ed apprezzare soprattutto per l’età medioevale; l'ambasciatore ha donato alla città di Genova una riproduzione in argento della tradizionale viella a testa di cavallo - Morin Khuur in lingua mongola – lo strumento musicale a corda che era parte integrante dei rituali e delle attività quotidiane dei nomadi mongoli, dal 2008 nella selezione Unesco dei  "capolavori del patrimonio orale e immateriale dell'umanità".

l'ambasciatore e il vice sindaco nel momento dello scambio dei doni
Ultimo aggiornamento: 01/04/2016
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